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La Spiaggia (notare la maiuscola) per noi gradesi è sempre stata un punto fermo del nostro orrizzonte, i suoi dirigenti sono sempre stati considerati grandi personaggi, probabilmente più dei Sindaci, perchè nell'economia stretta paesana la Spiaggia garantiva un lavoro per le donne e per gli uomini uno stipendio d'estate, periodo basso per la pesca.
Dietro la considerazione popolare c'era la convinzione di un'oculata amministrazione delle risorse sia finanziarie che umane, questo sino a quando il Comune aveva il controllo e la Regione interveniva in maniera bonaria sulle nomine degli amministratori.
Ora tutto è cambiato, di amministratori locali non c'è neppure l'ombra nominano per ragioni politiche l'uno o l'altro, esperienze del settore zero, idee sottozero.
Di rilancio parlare è utopico, per la gestione, arrivo all'oggi, si inventano un regime di spiaggia chiusa ma aperta rinunciando al biglietto d'ingresso, bella botta di genio, un' Azienda in chiara difficoltà economica (lo scorso anno ha perso 500.000 euro) rinuncia volontariamente ad entrate per circa lo stesso valore puntando al miglioramento della qualità dei servizi, che faranno pagare gli stessi soldi. Io penso che il ragionamento che hanno fatto questi amministratori sia del tipo: non faccio pagare l'ingresso viene più gente spende in servizi più di quello che incasserei con meno gente e il ticket d'ingresso.
Io voglio per un momento fare un'ipotesi: se la spiaggia fosse già sui suoi limiti di resa economica? Perchè il pubblico che la frequenta è alle corde e più di tanto non può spendere, che succede? Questa bella pensata da un colpo mortale ad un' Azienda sempre più collassata e gestita quasi con fastidio da una Regione sempre più lontana.
Ora il messaggio per la nostra nuova Amministrazione deve essere uno solo.
Fermateli
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Poveri noi e povera Spiaggia