la rievocazione storica dell' avvicendamento delle truppe francesi con i nuovi occupanti di Grado gli austriaci.
La vicenda si svolse nel gennaio 1814 gli ausburgici innalzarono la bandiera che per oltre un secolo sventolò su Grado.
Commemorazione Storica
Insostenibile leggerezza dell' essere povero!
Un de piassa- Cuore di poeta
6 pera de nissioi grandi
6 pera de piculi (col monograma rosso)
12 sugamani
6 canevasse
4 tovagie (una granda per 12 no deve mancà, le oltre quadrate e picole per 8) tovagioi e portatovagioi col monograma rosso a punto crose
6 pera de mudande felpae
6 pera de mudande coi corduni, de tela, ricamae a fiuri
12 pera de mudande co la gamba longa col monograma
6 magie sensa maneghe
6 busti de lana o coton
6 cotoluni lavorai col gazo
coverturi e sfelsade
terlisie de i cussini e intimele
colse e scarpe
e un matiné...
Ieri...sposi
El FaroGera una volta, in meso del palù,un faro vecio duto carolao;la dosana lo veva colegao,ma ben o mal el steva incora su.
Ma che bei timpi quili in zoventùcò i lo veva piantao la sul canal,vestio de rosso comò un gardenalcol sielo vasto e alto a tu per tu.
Che festa alora cussì drito e novoper sfida messo a ninbi e fortunali;duto 'l mondo riflesso in t'i fondali,duto quel mondo belo 'l gera sovo.
Vigniva a gara i ciapi de corcalisu la so testa a coronalo in bianco;elo, da re, el steva drito e francoin meso al svolo dei bei vassali.
E 'l sol, che festa! e l'aqua, quanti basi!che notade cò l'aqua verdulina!basi la sera, basi la mantina:e quela---.
Po, co la gera stanca, 'l palo rossospecieva drento de ela la so fiamae comosso al penseva: si la me ama...e gera sogni in quel so cavo grosso.
Cussi sognando 'l se desmenteghevadei nuoli colorai e de le stelee no 'l vegheva più passà le vele,perso in t'el baucà de la so freva.
E 'na vogia i vigniva tormentosade colegasse su quel' aqua queta;ma l'aqua la diseva: speta, speta,colorandosse duta de un bel rosa.
Colegasse su ela e puo 'ndà vialontan, per sempre, fra i so brassi moli,comò che 'ndeva via pel sielo i nuoli,cò la luse festosa in conpania!
Senpre più zoso, senpre più sbandao,senpre più stanco, senpre più sbiadio,el vecio faro un dì ze 'ndao con Dio,perchè l'amor lo veva consumao.
Al Faro
I Camini del Castrum
Pericle - Discorso agli Ateniesi, 461 a.C.Qui ad Atene noi facciamo così.Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia.
Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza.Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.
Qui ad Atene noi facciamo così.La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l’uno dell’altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo.Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.
Qui ad Atene noi facciamo così.Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa.E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso.
Qui ad Atene noi facciamo così.Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benchè in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia.Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore.Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell’ Ellade e che ogni ateniese cresce sviluppando in sé una felice versatilità, la fiducia in se stesso, la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.
Qui a Grado noi non facciamo così.
Pericle a Grado
Sbrissa 'l Bisato si ferma
Vigilio DeGrassi
Le Reclame a Grado
Grado a Campanile Sera, 1961
Rieccomi