23 gennaio, 2024

NUOVO ASSOCIAZIONE:


L’anima della laguna di Grado fra leggende, casoni e fiuri de tapo nella tesi di Elisa Boemo


di Elisa Boemo


La laguna di Grado: storia, natura, tradizione. Questo il titolo del mio progetto di tesi sviluppato negli scorsi mesi e presentato in sede di discussione martedì 6 luglio presso Palazzo Alvarez a Gorizia. Tre parole che sintetizzano il patrimonio di questa area interessante dal punto di vista geologico, naturalistico e culturale, e che puntano a mettere in rilievo le sue peculiarità, descritte per l’appunto nell’elaborato in questione: si affronta infatti il suo aspetto storico, la sua ricchezza di essenze arboree e arbustive, nonché le innumerevoli sfaccettature che la caratteristica tradizione locale presenta, come i tipici casoni, l’antica pratica della pesca o le leggende e i canti che parlano dell’Isola d’oro.


Da una raccolta di pieghevoli nasce così un testo per mezzo del quale si intende conciliare un ambito stimolante come quello turistico (affrontando il turismo nautico, per l’esattezza) con l’affascinante sfera scientifico-naturalistica; ad essi si aggiungono testi di natura poetico-letteraria ed edile. Il tutto viene tradotto in lingua tedesca (la lingua madre dei turisti che principalmente frequentano la cittadina lagunare soprattutto nel periodo estivo) per mettere in pratica le capacità traduttive apprese durante il percorso accademico (una laurea triennale in Scienze della Traduzione, seguita dalla specializzazione in Traduzione Specialistica e Multimediale) e, in seguito a un’ipotetica pubblicazione, portare i turisti stranieri che visitano Grado a non soffermarsi soltanto sul suo carattere turistico, ma anche sulla flora e sulla fauna che fanno di questo luogo un ambiente unico.


Il testo di partenza italiano si apre con Fango Nuo e Cruo – Piccolo Mondo Lagunare, redatto da Ennio Lugnan e tratto dal sito www.graisanidepalu.it; tale testo comprende alcune interessanti proposte di itinerari da compiersi in barca attraverso l’intera laguna di Grado. Vengono svelate così le tracce di storia custodite in luoghi nascosti, ma anche gli aspetti floristici e faunistici riscontrabili lungo i vari percorsi descritti. Segue Itinerario Verde, una piccola guida curata dall’Associazione Graisani de Palù, che ha lo scopo di illustrare, agli amanti della natura e non solo, le piante e gli arbusti presenti in laguna. L’ultima, breve sezione è invece dedicata alla struttura dei casoni, oltre all’importanza che gli stessi rivestono nella tradizione gradese. Il materiale del testo di partenza è ancora una volta una brochure fornita dalla stessa associazione locale.


La guida turistico-naturalistica in lingua tedesca che si è così venuta a formare presenta una grande quantità di foto, volutamente mantenute rispetto all’originale: tale decisione deriva essenzialmente dall’intenzione di riprodurre il carattere principalmente divulgativo del testo di partenza. È bene infatti rimarcare come questo elaborato possa essere indicato ad ogni tipo di target sociale: grazie al suo linguaggio semplice, esso consente di trasmettere in modo immediato ed efficace l’attrattiva della laguna di Grado; e le foto assumono indubbiamente un grande valore, data l’informazione contenuta in esse, preziosa per un pubblico indifferenziato.

Ma non solo. Il lavoro assemblato, tradotto e quindi analizzato può costituire uno strumento di promozione fino ad ora inedito. Fango Nuo e Cruo, a differenza di altre guide nautiche, non si limita a dare le indicazioni relative ai canali da percorrere o a descrivere le bellezze paesaggistiche, ma si sofferma su numerosi elementi culturali gradesi, fra i quali alcune poesie del poeta graisano tanto amato dalla popolazione locale Biagio Marin, leggende legate ai posti incontrati durante i percorsi e molte altre curiosità sulla laguna, ignote ai più. Ad integrare poi numerosi aspetti connessi alla flora lagunare, affrontati per l’appunto nell’ambito del testo turistico succitato, la guida Itinerario Verde seguita da un approfondimento relativo a uno dei simboli della laguna di Grado, il casone.

Il verde e le sfumature della tradizione gradese vanno così a comporre quella tavolozza di colori con i quali si è dato vita a questa opera finale, mirata a valorizzare la natura della laguna e la cultura locale e quindi a mettere in luce la vera essenza di quest’isola ricca di storia e di poesia.


di Elisa Boemo

lunedì 2 agosto 2010 

22 gennaio, 2024

NUOVO- SISTEMAZIONE ISOLE:


 risiamo, da un articolo defilato sul Piccolo (5.2.15) apprendo che :


"La Giunta  Regionale, su proposta dell'assessore alla Pianificazione  Territoriale Mariagrazia Santoro, ha approvato gli accordi operativi che verranno sottoscritti con le Università di Udine e di Trieste per realizzare lo studio   di  assetto  morfologico della  laguna  di Grado  e Marano, lo strumento che diventerà il riferimento per dare certezza e chiarezza in tutte le procedure, dalla navigazione ai dragaggi, passando per la pesca,  nell' ambito lagunare."


E bon siamo alla 20° volta che si propongono di studiare e razionalizzare gli interventi (che poi non si fanno eh!) in Laguna ma intanto il contante gira a son di studi e consulenze.

Giusto per promemoria consiglierei la lettura dello Studio pubblicato dalla stessa Regione giusto nel 2011, studio realizzato dall' OGS la più prestigiosa istituzione scientifica regionale, di cui allego il frontespizio..



Una cosa mi manca però, ma il Comune di Grado titolare catastale della Laguna escluse le vie d' acqua principali, ha diritto a parola o verremo, come al solito, informati a case fatte?

Io da cittadino aspetto con "tremansa e ossequio" le decisioni che verranno prese e intanto per dare un piccolo aiutino ai ricercatori pubblico questa lista di canali lagunari (laguna di Grado) che avrebbero bisogno di manutenzione:


Ponta de La Silisa 

Ara de l'Ordolagranda

Isola dei Luvi

Canal Biero

Fondao de le Oche

Marina de le Ghire

Promero.

Velme dei cani

Canal de l' Omomorto

Paluo de la Carogna

Fosso dei Frati

Isola dei Orbi

Vao dei Barelati.

..

La Cava de la Buora

Dosso del Fogon

Vao Desora

Ponta del Dron

Rio de l' Acqua granda

Fondao de la Moronda

Rio Gorgona, a le Cree.

Balo de la Toronda 

Canal de le Mee

Isola de le Elbe

Paluo del Bosco

Tapo della Fighera

Foldao de l' Olmo

Rio Volpera

Marina dei Manzi

Ara dei Sabionanti

Canal de Frà Simon

Balo de la Nassa

Fondao Nassion.


Tapo Rabante

Rio Bueo

Velma Persa

Arzine Luseo

Rio dei Gui

Le Mole

Gorgo

Averto

Morgo

Banco Dorio

Canal Levoso

A Le cave

In Baroso

Le Borae

Rio de l' Arastorta

Canal de la Traghita

Banco dei Tratauri

Ponta del Tremolo

Baro de le Rane

Ara del Bronbolo

Ponta de Barbacale.

Canal de la Crose

Ara del Mulin

Dossi de l'Oro

Balo del Campanil.


Canal de San Giovani

Barbana e San Zulian

Centenara e Vilanova

Ponta del Pian

Piere de San Gotardo

Anfora, Noghera

Le Domine, San Marco

San Vito, Panera

Puo.. Sant' Andrea e Montaron

San Grisogono, San Piero

San Zenon

risiamo, da un articolo defilato sul Piccolo (5.2.15) apprendo che :


"La Giunta  Regionale, su proposta dell'assessore alla Pianificazione  Territoriale Mariagrazia Santoro, ha approvato gli accordi operativi che verranno sottoscritti con le Università di Udine e di Trieste per realizzare lo studio   di  assetto  morfologico della  laguna  di Grado  e Marano, lo strumento che diventerà il riferimento per dare certezza e chiarezza in tutte le procedure, dalla navigazione ai dragaggi, passando per la pesca,  nell' ambito lagunare."


E bon siamo alla 20° volta che si propongono di studiare e razionalizzare gli interventi (che poi non si fanno eh!) in Laguna ma intanto il contante gira a son di studi e consulenze.

Giusto per promemoria consiglierei la lettura dello Studio pubblicato dalla stessa Regione giusto nel 2011, studio realizzato dall' OGS la più prestigiosa istituzione scientifica regionale, di cui allego il frontespizio..



Una cosa mi manca però, ma il Comune di Grado titolare catastale della Laguna escluse le vie d' acqua principali, ha diritto a parola o verremo, come al solito, informati a case fatte?

Io da cittadino aspetto con "tremansa e ossequio" le decisioni che verranno prese e intanto per dare un piccolo aiutino ai ricercatori pubblico questa lista di canali lagunari (laguna di Grado) che avrebbero bisogno di manutenzione:


Ponta de La Silisa 

Ara de l'Ordolagranda

Isola dei Luvi

Canal Biero

Fondao de le Oche

Marina de le Ghire

Promero.

Velme dei cani

Canal de l' Omomorto

Paluo de la Carogna

Fosso dei Frati

Isola dei Orbi

Vao dei Barelati.

..

La Cava de la Buora

Dosso del Fogon

Vao Desora

Ponta del Dron

Rio de l' Acqua granda

Fondao de la Moronda

Rio Gorgona, a le Cree.

Balo de la Toronda 

Canal de le Mee

Isola de le Elbe

Paluo del Bosco

Tapo della Fighera

Foldao de l' Olmo

Rio Volpera

Marina dei Manzi

Ara dei Sabionanti

Canal de Frà Simon

Balo de la Nassa

Fondao Nassion.


Tapo Rabante

Rio Bueo

Velma Persa

Arzine Luseo

Rio dei Gui

Le Mole

Gorgo

Averto

Morgo

Banco Dorio

Canal Levoso

A Le cave

In Baroso

Le Borae

Rio de l' Arastorta

Canal de la Traghita

Banco dei Tratauri

Ponta del Tremolo

Baro de le Rane

Ara del Bronbolo

Ponta de Barbacale.

Canal de la Crose

Ara del Mulin

Dossi de l'Oro

Balo del Campanil.


Canal de San Giovani

Barbana e San Zulian

Centenara e Vilanova

Ponta del Pian

Piere de San Gotardo

Anfora, Noghera

Le Domine, San Marco

San Vito, Panera

Puo.. Sant' Andrea e Montaron

San Grisogono, San Piero

San Zenon

nuovo- ISOLA GORGO:


 Grado o Acque Gradate  l'origine del nome dovrebbe essere questa,


"sembra che quelle Acque Gradate fossero dove è situata l' Isola e Città di Grado, lungi ben più di 8 miglia dalla città di Aquileia"   dice il Palladio.


ma oltre a Grado c'erano le Isole Gradate.


La Laguna è ancora sconosciuta a tanta gente vediamone un po di storia.

Delle antichissime Isole Gradate, esistono ancora le seguenti:


San Pietro d'Orio, una volta terra congiunta con l'Isola di Grado; gli storici hanno accertato che i romani vi eressero un tempio dedicato al Dio Beleno sulle cui rovine il Patriarca Elia costruì un tempio, distrutto da Popone, e rifatto dai Patriarchi Gradesi, dato poi in custodia ai monaci Benedettini: 

Il mare corrose il punto più stretto dell'isola aprendosi un passaggio che fu denominato Porto Piccino. 

Nel 1578 passò in giuspatronato ai Patriarchi di Venezia, la chiesa venne affidata ai Frati Francescani.

Una terribile inondazione nel 1779 rovinò la chiesa, danneggiando il campanile, ricostruito nel 1820 con il contributo della Borsa di Trieste perchè serviva da faro per le barche. Definitivamente abbattuto nel 1915 dagli italiani per non offrire bersaglio alle batterie costiere austriache.


San Giuliano, aveva in origine circa tre miglia quadrate di superficie, Il Patriarca Fortunato parla nelle sue cronache di un monastero che esisteva nel IX secolo, intorno l' isola vi sono numerosi resti di ville romane.


Santi Cosma e Damiano o Isola di Gorgo, si è ingrandita con le secche, le tracce dell'antica strada romana che univa Aquileia con Grado l'attraversano, numerosi resti umani e oggetti antichi sono stati ritrovati.


Barbana, conosciuta ormai in tutto il mondo per il suo Santuario dedicato alla Madonna, si presume sia stato un antico lazzareto e rifugio per viaggiatori,


Isola dei Busiari, in mezzo alla laguna nei pressi della foce del Natissa


Isola dei Luvi, nei pressi del Belvedere


Monton, nei pressi dell' imboccatura della Natissa, in antico lasciata a fieno


Volpera, nei pressi di Belvedere ora con un campeggio


Zemole, antico e prospero possesso dei Patriarchi, con grandi ritrovamenti di monete ed oggetti antichi negli anni passati.


Villanova, nei pressi di Isola Gorgo. Ritrovamenti di ossa antiche di grandi dimensioni fanno presupporre ad antichi insediamenti celti. 


Così quando navigate per la Laguna guardatevi intorno e pensate al passato.