14 maggio, 2007

Malinconia


A me piace perdere il mio tempo residuo cazzeggiando, ma alle volte mi assalgono pensieri e posizioni antiche dovute ad un alienante idealismo di rigetto e tutto mi porta a pensieri che avevo nei miei ventanni ora digeriti e rigurgitati in:
Penso che esistano due sinistre, oggi. Hanno intenti simili, spesso. Ma una ha a cuore le sue ragioni, i suoi principi, i suoi valori, i suoi criteri di diversità dalla destra, e pensa che il loro mantenimento sia il suo primo obiettivo e senso. Comportarsi bene, fare cose di sinistra. È la sinistra “diversa”.
Poi c’è un’altra sinistra per cui invece conta innanzitutto la vittoria, anzi più ancora conta la sconfitta dell’avversario. A qualsiasi costo. À la guerre comme à la guerre, senza andare troppo per il sottile e facendosene un vanto. A costo persino di non distinguersi più dalla destra. A costo di diventare – svuotate le sue presunzioni di “diveristà antropologica” - una sinistra “uguale”.

Tutto questo mi fa un male bestia perchè non riesco a capire qual'è il bene o il male di tutto questo pensiero resta il fatto che ci sia, e mi limita nell' essere serio a considerare l' impegno altrui nella questione. Ca..o non ci credo nell'impegno politico degli altri se non credo nel mio impegno.

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