14 luglio, 2007
Giovanni "Archimede"
Il parroco Mons. Zorzin ha ricordato in occasione dei santi Patroni la figura di Giovanni Marin detto Archimede o Giovanni delle vide. Giovanni era un personaggio incredibile per genialità e capacità pratica di mettere in atto tutte le idee che la sua mente vulcanica partoriva. Aveva anche un lato teatrale che lo portava a padroneggiare la scena ovunque si trovasse. Mi piace ricordare un episodio che ho vissuto con lui in occasione di una gita in Laguna dei bambini del nostro asilo. Arrivati in motonave nell'Isola dei Orbi, di proprietà di Giovanni, ci accolse sull'imbarcadero con un grande cappello e una benda nera. Sbarcati i bambini, tutti timorosi, Giovanni con voce tonante diede il benvenuto a tutti. Ci sedemmo a tavola per consumare la colazione e Giovanni raccontò la storia dell' Isola e del perchè venisse così chiamata. Ad un certo punto un bambino più vivace degli altri si avvicinò ad un grande timone di nave posato sulla parete del casone e chiese cosa servisse, al chè Giovanni prontamente gli impose di allontanarsi perchè quello era il timone dell' Isola e serviva per tenerla in rotta. Dopodichè si avvicinò al timone e con voce grossa disse a tutti "tignive duri sulla banca che devo 'ndrisà l'isola". Tutti i bimbi si tennero sul bordo del tavolo e si piegarono dal lato che Giovanni mostrò loro per seguire la curva dell'Isola. Questo era Giovanni Archimede un uomo di popolo e a disposizione di tutti, spero che in Paradiso metta a posto tutte le tubazioni che perdono trovandole con il "vatecatometro" come faceva a Grado per il nostro monsignore. Ciao Archimede.
Decisamente una grande persona. Non vorrei, però, che qualcuno si illudesse che basti chiamarsi Marin per essere dei "grandi". Biagio e Giovanni erano "grandi" a prescindere dal cognome.
RispondiElimina