08 aprile, 2008
Menego Picolo "Domenico Marchesini"
Completo la poesia de Menego Picolo, sottolineando un particolare: Usa Ze non Xe per essere di Biagio Marin, questa licenza poetica è entrata nell'uso comune dopo la pubblicazione dei libri nel nostro grande poeta ma il purista Marchesini non ha abbandonato la forma arcaica e corretta del dialetto. Oltre a ciò si delinea un quadro bellissimo della pesca lagunare che inizia dopo S.Marco il 25 aprile:
Pescauri de Palù
E co 'l veh timor de Dio
Pe so grazia del Signor
Duti a Grado 'i ne sta drio
E i pesseri 'i ne ha inte 'l cuor.
Cane,nasse e coguluzzi,
Nostri impresti per seragia
E tante arte de so magia
Per canal, qua va in lavor!
Da l'Isdoba in sin a Buso
No ze miga una voga!
E...dute aque che a toh suso
Fa i gui, cievuli e l' Orà;
Se, ze campi che i fa a nasseh
Bori vivi a volontae,
Duti in nostra 'redotae
Da Sa-Marco, ben se sa!
Che' i ne diga,sacagnani!
Ma ze questo un bon mistier;
Per vantase de graisani
Vol le tessere e 'l vier.
E a cason qua steno paghi
Sia de ponto sia de fele,
Cu in braghesse cu in gonele,
Suore, frà, marì e muger.
Noltri deno i Quarti in Ciesa
E agra sia a cu che no vo;
Senza radighi, a la peza,
"Gravo Nostro"! a dih se pol.
Dal vadagno, i nostri veci
Sempre i gera int'un conteo,
No i tolva su un caneo
Seza pesse per pagiol.
Sì, 'i spartiva i marculini
Co balansa e co vin bon,
E le femene, in manini
Le marceva, e co razon.
Si! Sa-Marco benedeto
Per dahi grazia ai pescauri
Fato 'l ne ha comandauri
De 'Palù, nostro paron
Questa e' la fonte vera del "graisan", sia nell'espressione che nel contenuto... il faro da seguire ed a cui ispirarsi.
RispondiEliminaIl migliore !
Mah, me seguo la storia e l'evoluzione della parlata mi porta a considerare Marin e le sue modifiche come strada maestra, prima di lui c'è ben poco. Purtroppo anche dopo di lui c'è il vuoto.
RispondiEliminaCiao
Leggendo poesie graesane vecchie, e confrontandole con queste di oggi, si vede l'evoluzione del dialetto.Quanti sono oggi che scrivono le poesie in questo modo?
RispondiEliminapiano, piano imparo quando e dove usare la s, la x, o la z.
Ciao a voi due .
Thor
Menego Picolo e' "uno dei nostri", del popolino, della gente semplice e di umili mestieri... il contenuto delle sue poesie e delle sue piccole storie e' sempre uno spaccato della vita e degli umori dei graisani: a me piace molto.
RispondiEliminaMarin e' un po troppo "aristocratico" (vedi lo scontro con Mario Pigo)e non parla tanto della gente comune, preferisce decantare la natura e l'ambiente di Grado : restie - sabion - dossi - corcai - nambuoli - scusse- etc.
Siccome la parlata segue sempre l'evoluzione del paese, dopo di loror bisogna andar a trovare un Piero Canaro, un Tore Degrassi, fino ad arrivare a G. Marchesan "Stiata'....
Ciao