06 marzo, 2009

Associazione Grado Nostra-Piasseta de la Patriarchia


Nel novembre scorso il direttivo dell’ Associazione Grado Nostra ha elaborato una proposta toponomastica inviata contestualmente al Comune.
Non essendo mai apparsa in cronaca va precisato che la proposta è di intitolare “Piasséta de la Patriarchía (451/727 - 1451)” l’area quadrangolare davanti alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie, nei tempi arcaici luogo di assemblee e riti della grande istituzione metropolita nella sede di Grado. Lo scopo evidente è di impedire che sparisca definitivamente dalla memoria storica il lemma gradese che denomina il Patriarcato, di evidenziare pubblicamente il periodo in cui esistette il Patriarcato di Grado e di costituire un motivo di interesse per il turismo culturale avente Grado come soggetto.
Pur non essendo pervenuto alcun riscontro, neppure la comunicazione circa il responsabile del procedimento, Grado Nostra non ha tuttavia ritenuto far ricorso a solleciti, né verbali né scritti, essendo dell’avviso di rispettare i compiti e le responsabilità di ciascuno.
In questi giorni è però avvenuto un fatto del tutto inusuale. Ufficiosamente è infatti pervenuta a Grado Nostra un’informazione verbale (non richiesta) che il Comune stava cercando di rispondere alla lettera.
Da questo non ci vuole molto per capire che evidentemente il Comune sta cercando una motivazione (che non trova poiché non c’è) per rispondere: NO.
Ma da ciò si capisce anche che la pratica non è stata istruita e presentata con la debita relazione alla Giunta Comunale per la decisione: altrimenti ci sarebbe un verbale di determinazione cui fare facilmente riferimento se si ritiene di dare una risposta.

Stante la situazione Grado Nostra con un impegno organizzativo, piccolo ma non irrilevante in quanto il sodalizio non chiede né gode di contributi pubblici, ha provveduto ad inviare copia autentica della proposta a ogni consigliere comunale e a ogni assessore, ritenendo in questo modo di avere espletato fino in fondo il proprio atto promozionale suggerito dal bene comune.

Augusto C. Marocco
Presidente di Grado Nostra

2 commenti:

  1. Anonimo8:05 PM

    "...No esiste un piu' sordo de un che no' vòl sintì..."

    "...Grado e' mio e lo gestisco io..."

    "...e quì comando io, e questa e' casa mia, e ogni dì voglio sapere chi viene e chi và...'

    ciao Mamuli !

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  2. Anonimo8:33 PM

    Grado nostra avrebbe potuto proporre anche la rimozione della colonna, clamoroso falso storico, ma soprattutto l'eliminazione dei nomi di persone vive e vegete sulla croce patriarchina. Unico caso nel mondo civilizzato di monumento dedicato a personaggi viventi.

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