28 giugno, 2009
Alphabetical Divide
Si parla spesso del digital divide italiano, ma non a sufficienza dell’alphabetical divide, cioè del fatto che il 65% della popolazione non possiede competenze alfabetiche sufficienti a comprendere un articolo di giornale o ad interpretare un diagramma. (fonte Censis 2006)
L’alphabetical divide spiega molto del digital divide, perché un computer è fatto per metà di una tastiera alfabetica, e perché Internet è un luogo a cui si accede digitando parole scritte .
Ovviamente la quota di popolazione funzionalmente analfabeta o semianalfabeta è raggiunta solo dai media “non alfabetici”, come la radio, il telefonino e la televisione, che nella maggioranza dei casi è l’unica fonte di informazione.
L’alphabetical divide permette forse di capire meglio perché certi scandali politici, che tutte le persone colte conoscono, non “pesano” elettoralmente.
Secondo specialisti internazionali, soltanto il 20 per cento della popolazione adulta italiana possiede gli strumenti minimi indispensabili di lettura, scrittura e calcolo necessari per orientarsi in una società contemporanea.
L'invito a investire nelle conoscenze non è mai stato raccolto né dai partiti politici né dalla mitica "gente".
Secondo alcuni economisti il ristagno produttivo italiano, che dura dagli anni novanta, è frutto dei bassi livelli di competenza.
Ma nessuno li ascolta e nessuno ascolta neanche quelli che vedono la povertà nazionale di conoscenze come un fatto negativo anzitutto per il funzionamento delle scuole e per la vita sociale e democratica.
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