15 novembre, 2009
I Crociati
Nuova moderna crociata in difesa della croce sulle pareti degli edifici pubblici.
Povera croce, usata e ridotta a megafono per una chiamata alle armi contro i barbari (nessuno ricorda che la causa promossa alla Corte Europea è stata firmata da una famiglia italo/finlandese), barbari nemici dei cristiani e presto individuati (per agitare la muleta davanti al naso delle masse) negli immigrati non integrati.
Si invocano le radici cattoliche ma oggi, quando si parla di radici, non è per unire, ma per separare.
Le radici cristiane tanto invocate da tutti a tutela della nostra tradizione impediscono di vedere in altri il volto di quel (povero) Cristo davanti alle cui immagini piamente ci s'inchina.
Poveri cristi sono i licenziati cui nessuno bada, derisi con la corona di spine dell'indifferenza e, addirittura, dell'inesistenza; di loro non si parla, anzi, la crisi sarebbe addirittura finita: la loro vita, quindi, non è una croce.
Gente che aspetta gli stipendi da mesi... come se fossero fatti d'aria".
"Fatti d'aria", un'immagine forte proprio per il suo evocare l'inconsistenza; eppure l'aria è presente, l'aria fluttua, cova, scalcia, strepita, grida.
L'aria può esplodere e, realmente, distruggere tutto.
Poveri cristi sono i precari della scuola che, giunti stracciati alla soglia dei cinquant'anni, mai potranno sperare in un posto fisso.
Poveri cristi sono i giovani e i senza diritti, la nostra società esalta astrattamente la gioventù (esiste anche un Ministero apposito) ma annichilisce i giovani; spezzandone i sogni, decurtando loro le future pensioni, costringendoli a navigare a vista nel mare fangoso d'una quotidianità avvilente, consci che nulla potrà cambiare, che la parola futuro è loro preclusa.
Povera crista è quella democrazia in agonia, picconata dalle leggi ad personam e da aggressioni.
Aggressioni alla collettività di cui la cronaca dovrebbe essere piena.
Ma ben altri, invece, sono gli argomenti gridati quotidianamente dai media.
Parola d'ordine, la mancanza di parola.
Poveri cristi sono i milioni di morti per fame, un record negativo mai toccato da settant'anni a questa parte.
Si sostiene che la speranza può arrivare dalle donne.
Ma le donne sono le povere criste per eccellenza. una donna non è nemmeno degna di rappresentarlo, il crocifisso; per la sua stessa natura, peccaminosa e imperfetta, ne è esclusa.
La croce non si appende alla parete la si porta o la si aiuta a portare con animo cristiano.
Oni omo che bate a la nostra porta pre domanda' pan ze' Cristo.
RispondiEliminaLo dize 'l vanzelo, ma cu lo leze: ze' un libro superao.
Bravo Enio a ricordalo.
Bravo Enio,proprio bele parole, pò l'ultima riga la zè massa giusta.
RispondiEliminaTeti
Sono le azioni che fanno un credente, non un crocefisso appeso alla parete..
RispondiEliminaciao thor
bravo, condivido in pieno i tuoi pensieri
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