11 novembre, 2009

I nomi delle Vie


Capita a volte di trovarsi in viuzze poco praticate e ti scappa lo sguardo sul loro nome,
è successo per caso, Via Gramaticopulo.

La stranezza della dedica ad un personaggio con un cognome poco comune a Grado e apparentemente avulso alla storia paesana che conosco mi ha incuriosito e spinto a cercarne l'origine.

Sorpreso scopro una parte di storia locale quasi dimenticata della 1^ guerra mondiale:

Gli aviatori a Grado, la loro gioventù e l'inesauribile fiducia i se stessi, la simpatia, il loro farsi voler bene dalla popolazione civile così provata dalla guerra e disorientata dai cambiamenti di fronte, il loro ardimento (già volare con quei catorci di legno e tela era ardimentoso) insomma il meglio della gioventù italiana continuamente in missione di guerra.

La via Gramaticopulo, una viuzza nei pressi del Castelletto è stata dedicata ad uno di questi aviatori ardimentosi.

Ernesto Gramaticopulo di Capodistria, volontario dell'Esercito Italiano con base a Grado fu abbattuto nel giugno del 1916 nel cielo della sua città Capodistria, dalla difesa contraerea.

Il suo sacrificio è stato ricordato con la dedica di questa via vicino al suo mare.

4 commenti:

  1. Anonimo10:04 PM

    Va bene oggi 11-11 ore 11 1918, ricordarsi la fine della grande guerra.

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  2. Anonimo9:50 PM

    L'eroe è ricordato anche con una lapide posta sulla facciata
    dell'albergo Alla Città di Trieste
    (almeno lo era).

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  3. Anonimo7:46 PM

    Mamuli, perchè lo ciamè "eroe"? In uno dei bombardamenti de Trieste, el veva giutào a massàr zente e fiolussi. Inoltre, el veva tradìo el sovo imperatòr perchè prima el gera soldào austriaco. Pace all'anima sòva e anca bravo, perchè el ristieva in prima persona, ma no "eroe". Che po' diseme voltri, cu xe che veva costruìo la ferovia del Belvedèr, le ville Bianchi, la spiaggia e duto el resto? I 'taliani o i austriachi? E savè che ancora nei ani '60, a Gravo gera zente che nela cabina eletoràl i scriveva "merda, W l'Austria?" Domandeghe ai noni, se no xe vèro! :-)

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  4. Credo che il fatto sia successo il 23 giugno 1917, e non 1916 (o, almeno, in rete ho trovato indicazioni discordanti... sarebbe da verificare!)

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