29 marzo, 2010
Festival della Canzone Gradese - Risultati finali
A Completamento della giornata del Festival ecco i risultati definitivi della rassegna canora "Graisana".
E’ Raimondo Corbatto il reuccio del festival gradese
“’L collesionista” ha ottenuto 391 voti aggiudicandosi la 44ª edizione della manifestazione canora. Al secondo posto Stefano Meneghel
“’L collesionista” parole e musica di Andrea Marchesan, cantata da Raimondo Corbatto è la canzone vincitrice del 44º Festival della canzone gradese: con 391 voti, ha superato – anche se solo di 10 preferenze – la seconda classificata “Un più un fa tre” (parole di Alessio Gratton, musica di Marzio Corbatto), cantata Stefano Meneghel che ha ottenuto 381 voti.
Corbatto, fascia nera in testa, “chiodo” di pelle ha cantato con voce davvero particolare l’amore di un uomo per una donna in una situazione difficile, un amore inseguito, per cui sarebbe disposto a pagare qualsiasi cosa. Ancora amore anche nella seconda classificata, ma un amore più sereno che si completa con la nascita di un figlio.
Al terzo posto, con 356 voti, è arrivata “Primavera” parole di Paolo Lauto e Sebastiano Corbatto, musica di Sebastiano Corbatto, cantata da Sebastiano Corbatto ed Eleonora Franzin.
Anzi in verità solo da quest’ultima, visto che “Seba” a causa di un malore non ha potuto salire su palco: ma la potente, calda, intonatissima voce di Eleonora ha saputo incantare gli spettatori che le hanno assegnato la medaglia di bronzo.
Bella l’edizione 2010 del festival gradese, organizzato come ormai da oltre 15 anni da “Quelli del festival” del Circolo jazz di Grado ( un paluso al maestro Ferruccio Tognon, al presidente Giorgio Pastoricchio, alla direzione artistica di Leonardo Tognon e all’esercito di volontari Quellidel festival, indispensabili per la buona riuscita delal manifestazione) , con il sostegno della Regione, provincia, Comune e della Rai.
In una coreografia basata sui toni del fucsia e del nero (così come le luccicanti canotte delle ragazze di sala), con un trionfo di composizioni floreali a bordo palco, il sempre imperturbabile e professionale Leonardo Tognon, assieme alle belle “mamòle” Maila Pastoricchio (per lei un ritorno dopo l’esperienza di un paio d’anni or sono) e Martina Camuffo (già semifinalista di Miss Italia dell’edizione 2009) ha navigato tra canzoni e ricordi, non dimenticandosi di ringraziare più volte chi ha reso e rende possibile la realizzazione del festival.
Come ha evidenziato monsignor Armando Zorzin, quello del 2010 è stato un festival di giovani. «Tanti ne ho visto sul palco e in sala. Fa piacere, però li invito a trovarsi più spesso, anche senza festival per prendere in mano il timone della nostra grado» ha detto.
Il sindaco Silvano Olivotto ha voluto ringraziare gli organizzatori del Festival «evento sempre più grande, non solo come organizzazione ma anche come contenuti, Qui dentro si respirano sentimenti e amore». Un saluto è stato portato dal consigliere regionale, già sindaco dell’Isola del Sole, Roberto Marin, mentre il presidente della provincia, Enrico Gherghetta ha voluto fare un regalo a tutta Grado, mostrando la foto della prima tabella bilingue italiano-gradese “Provincia di Gorizia” collocata al confine tra Aquileia (Udine) e Grado (Gorizia). Ciò è stato reso possibile dalla recente legge di tutela delle parlate veneto-giuliane approvata dalla Regione. «Con la legge si riconosce il dialetto gradese come entità reale, ma siete voi con manifestazioni come queste a tenere vivo il dialetto» ha precisato il consigliere regionale, presidente della VI Commissione, Piero Camber.
Oltre alle tre canzoni premiate dal pubblico, sono stati assegnanti anche altri premi ormai tradizionali. Anche quest’anno la gara canora è stata seguita su Internet dai gradesi residenti all’estero, che hanno assegnato il riconoscimento speciale, Premio Grado International a “Legno dolse” parole di Andrea e Luciano Cigona, musica di Paolo Cicogna, cantata da Andrea Cicogna. Il premio “Giacomo Zuberti”, assegnato dal presidente della cooperativa pescatori di Grado al miglior testo legato al tema del mare, della laguna della pesca è andato a “Gravo xè gaNbiao” parole e musica di Gianni Camuffo, cantata Chiara Camuffo e Federico Facchinetti, mentre il premio qualità intitolato ad “Aldo Regolin” del Circolo Jazz Grado è stato vinto non da una canzone ma da tutti i ragazzi che hanno lavorato in sala e all’organizzazione.
Una menzione speciale per il valore del testo in dialetto è stata assegnata a “Parole” musica di Andrea Barzellato, parole di Andrea Felluga, cantata da Andrea Felluga, Fabio Fabris, Michele Lugnan, Mattia Marchesan, mentre il presidente della Git, Marino De Grassi ha ricordato Onorio Di Sette, «uomo di cultura e atleta, fondatore del circolo culturale Ippolito Nievo».
pe'curiusitae personale se podarave save comò che se à classificao dute le oltre.Quanti punti le à ciapao le mie do preferie??"La gno cansone" e"la nostra etae"
RispondiEliminaThor
Se me ricordo ben, al regolamento prevede una classifica alla pari dopo le prime tre.
RispondiEliminaMa giremo la domanda ai arganizaturi del Festival che de solito i lese ste quatro righe e spetemo risposte.
Ciao
Grassie al paròn de casa pe' la granda ospitalitae. Dute le cansòn le vien calssificae quarte dopo le prime tre premiae al Festival. Devo diì che le gera bele(belitissime) dute quante e grassie a quanti col cuor il vol ben al Festival...comò che xè scrito ntel libreto.. "Xè le robe vere e quel non vere..quele vere regala emossiòn le oltre NO." Spero che l'emossiòn che vemo vissuo durante la serata la sia stagia trasmessa anche fora GRASSIE de cuor a cu che creè
RispondiEliminaLa gno canson la xe belisima. La e' in testa de quando che l'e' sintia quela sera.
RispondiEliminaXa me manca al tovo viso, la to' vose al tovo suriso...
massa bela!
Peccato però, che nessuno abbia fischito quell' uomo che ha fatto sparire 28 milioni di euro. Grado è anche questa.
RispondiEliminaFISCHIATO ( scusate )
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