04 marzo, 2010
La ricerca subacquea sul Mercure
Presentazione ieri sera della nuova campagna di scavi sul relitto del Mercure .
Si trattava di un brigantino da guerra costruito a Genova ma venduto all' armata francese con compiti di scorta, sorveglianza, collegamento o portadispacci, veloce con ampia velatura . Era dotato di un unico ponte ed era ornato di sculture a poppa e a prua. Lungo circa 32 m e largo circa 9 m, aveva un dislocamento di 400/450 tonnellate e poteva raggiungere la velocità di 9 nodi. Fu affondato nella notte tra 21 e il 22 febbraio 1812 al largo di Lignano in una zona nota come Battaglia di Grado combattuta tra un flotta italo-napoleonica, proveniente da Venezia, ed una della marina inglese. Nel corso dello scontro venne catturato il Rivoli, un vascello francese da 74 cannoni e affondato il Mercure, brick da sedici carronate, con funzioni di scorta, appartenente al Regno Italico. La sanguinosa sconfitta - che comportò la morte di circa 400 uomini - e la perdita delle navi fece così naufragare anche il tentativo di Napoleone di scacciare la flotta britannica dalle acque dell'Adriatico. Lo scavo è attualmente l'unico cantiere subacqueo su un relitto gestito da un ateneo italiano e aperto a studenti di archeologia. Esso quindi, oltre a finalità di ricerca e tutela, ha una grande valenza formativa.
Queste le note presentate dai rappresentanti dell' Università "Cà Foscari" di Venezia incaricati sin dall'inizio, nel 2001, di seguire le ricerche sul relitto.
Io credo sia, anche se non si è detto, l'inizio di una collaborazione tra Grado e Lignano nella gestione di tutti quei fattori, finanziati dalla Regione, che possano avere valenza turistica.
I reperti dei lavori precedenti sul Mercure sono stati esposti due volte a Lignano e mai a Grado, ma seguendo le nuove direttive dello sviluppo turistico regionale questa volta si è voluto dare, secondo me, una facciata di fraterna collaborazione tra due comuni turistici che sono in competizione da sempre, tanto per significare che la mosina da cui provengono i soldi per le promozioni di qualsiasi genere è la stessa.
Naturalmente del Museo del Mare, a parte un breve cenno imbarazzato sul cambiamento del responsabile della Sovraintendenza dei Beni Culturali che ha rallentato tutto, nessuna nuova.
Interessante la battaglia di Grado, mentre Grado continua a battagliare. Tanto che ci prendono per i fondelli. Mi riferisco alla chiusura dell'intervento circa la "ricerca subacquea sul Mercure"segnalando il tema: museo del mare. Per quanto mi riguarda dimostriamo di essere quello che siamo: vilipesi, come e da chi lo vedremo insieme. Ma come? un visibile telo segnalava (prudentemente tolto!) Work in progress, tradotto, lavori in corso all'esterno ha suscitato ilarità mentre all'interno del manufatto i lavori in corso erano una bugia che ci ha tratto in inganno, Sindaci compresi, ricordate il servizio di Striscia? Risultato: la volontà' c'è,da tempo immemorabile espressa, sono i soldi che mancano, sempre. Possiamo fregiarci di aver in bella vista sul golfo un incompiuta come le autostrade, gli stadi, gli ospedali ecc. del sud. Mi sto veramente appassionando per cui rinvio ad un prossimo intervento per una "Scossa Felix"sull'argomento. Se volete commentare e offrire assistenza ben felice di leggrle. Gratacasa che el dise?
RispondiEliminaMa che tu vol che digo Nevio, mi hanno fregato la scorsa settimana con due operai che sistemavano le gronde di scarico della terrazza (piena d'acqua) e con il deposito di materiali da costruzione in giardino.
RispondiEliminaLa voglia di vedere finita questa storia parte dalla rabbia di sapere che potrebbe funzionare come volano per una proposta turistica alternativa, ma poi leggere che il sovraintendente si è accorto adesso che il museo è a ridosso della diga e che in condizioni di alte maree eccezionali l'acqua invade il piano inferiore e pensano ora dopo 20 anni di prendere provvedimenti ti fa cadere le braccia, questi amministrano soldi pubblici come fossero soldi del monopoli.