30 luglio, 2010
Alessandro Felluga
Con piacere ho rivisto un'opera di Alessandro Felluga.
Ha ripreso a scrivere con il suo modo garbato, forbito e leggermente anacronistico.
Una scelta attenta delle parole, con un testo scorrevole e dedicato ad una Grado ormai scomparsa ma presente ancora nei nostri ricordi.
"Gli Dei Settembrini" è il titolo dell'opera che riprende le vicende già lette in "Mar Grando" con i personaggi di Bruto e Capitan Orsini.
Il tema gira attorno al desiderio di Bruto di far esplodere il Ponte Littorio (oggi Matteotti) la cui costruzione aveva stravolto la vita della sua famiglia che si occupava, con un vaporetto, del trasporto dei turisti da Belvedere a Grado.
Tranquillizziamo Bruto, la parte centrale del ponte verrà rimossa a breve per riparazioni dell'elemento girevole, così il sogno si avvererà senza nessun bisogno di violenza.
Complimenti allo scrittore Alessandro e mi auguro di rileggerlo a breve in altre opere ora che il fuoco ha ripreso ad ardere.
purtroppo il girevole i tornarà a metelo, speremo più tardi possibile.
RispondiEliminaMah, il nostro paese è il regno delle incompiute, cussà i nostri Dei Setembrini i podarave 'scoltane garghe volta!
RispondiEliminaGarghe malèvolo là dìto che quando i tirarà via al ponte, sarà per fà passà le maòne piene de fanghi de San Giorgio!
RispondiEliminaSperèmo che al se sbàgli!
E' leto al libro, belo e lo consiglio a duti. I ritrati dei personagi de contorno che i vien de la nostra storia i xe' vivi.
RispondiEliminaI sara' 'ncora in giro i nostri Dei?