Al Circolo PD di Grado cominciano a dire qualcosa di sinistra.
Anche se, ad occhio, finiranno per rappresentare solo quelli che stanno in mezzo.
Si ripescano dall’armadio le vecchie parole, per tornare a scaldare i cuori, perché quando si è a corto di identità e i voti scarseggiano bisogna almeno far sventolare le belle bandiere.
Ma dire qualcosa di sinistra non significa galvanizzare le tifoserie, è un trucco consolatorio che si impara da piccoli ma non funziona più.
Non significa rispolverare la nostalgia del passato: né quello remoto, né quello recente.
Serve dire e proporre qualcosa di nuovo.
Di sinistra, appunto.
Quindi, se si vuole tentare di riconquistare un minimo di credibilità si deve fare autocritica.
Pubblica, severa e totale, senza se e senza ma, e con tanto di autoflagellazione.
Ed è questo che vagamente tenta di fare la nuova segreteria del circolo gradese del PD, con un comunicato stampa, dove butta a mare finalmente chi finora l'ha rappresentato nel consiglio d' Amministrazione del "Barellai".
Sentite qua:
Il PD si dichiara apertamente schierato, e lo diciamo una volta per tutte, fra chi intende scardinare il principio dell’omertà del clan, il vincolo di silenzio reciproco di chi conosce le colpe individuali stabilendone così il destino comune di ricattabilità perpetua; lo scopo è così di uscire dal clima degli imbarazzanti silenzi di eloquenza assordante, di coloro che hanno ricoperto incarichi di responsabilità nel Consiglio di Amministrazione della Fondazione, orientandone le scelte e determinandone le strategie gestionali senza tenere nella dovuta considerazione il controllo finanziario dei flussi di cassa, il tutto in un quadro di incosciente e non professionale autoreferenzialità.
Si schiera finalmente con i dipendenti della struttura che rischiano il posto di lavoro, con i malati, gli assistiti, tentando di riprendere, ed era ora, il suo compito di rappresentanza popolare.
Io saluto con grande trepidazione e con un po di scetticismo, questa trasformazione sperando sia definitiva e si possa tornare a credere in comuni progetti politici e non in manfrine tra amiconi all'ombra del potere, con la ormai stancante presenza di cumuli di disonestà e prevaricazioni, ormai di uso comune, condite da impreparazione ai compiti cui si è preposti con l'aggiunta di un rampantismo fuori luogo e che non prevede dubbi o confronti con l'elettorato.
Voglio crederci, ho bisogno di crederci.
Anch'io ho bisogno di crederci, anche se preferisco che i comunicati dicano papale papale ciò che si vuol sostenere e cioè che nel PD ormai Oriti non ha più diritto di cittadinanza (visto il comportamento dell'individuo nella vicenda Ospizio Marino) e non tirar fuori "il clima degli imbarazzanti silenzi di eloquenza assordante" .... neanche il miglior Corinti avrebbe saputo fare di meglio (ma almeno lui è più arguto).
RispondiEliminaPoi mi sono ricordato che della segreteria del PD fanno parte Gordini (Git?), Dovier (ex vice sindaco?), Marocco (anche lui ex vice sindaco?), Sedoschi (ex assessore e consigliere Git?), Oriti (ex .... ???) e tanti altri giovani.
Come avrai notato, il mio scetticismo è sottolineato nell'immagine dal logo:
RispondiEliminapiù forti noi, più forti noi.
Ciò non toglie che voglio credere che abbiano voglia di rimettersi in gioco, rispolverando l'orgoglio di pensare in maniera diversa, in un mondo uniformato e pasturato in batteria come i polli.
Sono sicuro che questo nuovo direttivo ha al suo interno persone che possono far ripartire un'idea di gestione comune delle risorse rispettando il prossimo, i passaggi successivi saranno altri, importante e sapere che la strada da percorrere sia conosciuta, il mio plauso è per il primo passo.
Ciao Ennio
Credo che la posizione espressa sarebbe credibile solamente dopo una completa autocritica sulla linea tenuta dal partito e dai suoi rappresentanti, con relativa richiesta di scuse agli elettori. Senza questi presupposti, quel comunicato è aria fritta!
RispondiEliminaCiao Paolo.
Come vedi, caro gratacasa, noi di sinistra amiamo la trasparenza, la coerenza, la legalità, l'etica, ... non ci lasciamo incantare da parole scritte che sembrano diverse ma che rimangono aride ... forse siamo poco intelligenti a confronto con il "nuovo corso del PD" ...
RispondiEliminase si sta fermi si sbaglia se se si cerca di cambiare si sbaglia ugualmente.Alle ultime elezioni in lista con D&R c'erano anche i giovani, ma alla fine sono stati eletti i soliti Oriti, Marocco e Gaddi. Di chi la colpa , degli eletti o degli elettori ?
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