13 novembre, 2010
La mota Safon e i "Graisani de Palù"
Recentemente in varie iniziative avviate a Grado è stato utilizzato come luogo d'incontro degli ospiti e di presentazione della parte più bella e romantica del nostro paese, la laguna, il casone dell'Associazione Graisani de Palù in mota Safon.
Curiosamente ogni qual volta la notizia è stata commentata sul nostro giornaletto locale, la mota Safon è stata presentata come il casone del Comune di Grado affidato all'Associazione.
Col piffero! il Comune non lo voleva il casone, adesso, a realizzazione ultimata, sono tutto sorrisi e complimenti, visto che la storia dell'ex casone Pasolini io la conosco bene perchè l'ho vissuta in prima persona per almeno quindici anni tanto vale scriverla per amor di verità.
La Mota Safon è stata assegnata, rientrando in comunità, all'Associazione nel 1988 dopo esser stata completatamente abbandonata e lasciata nel più completo degrado sia dall'assegnatario precedente sia dal Comune.
Presentato il progetto per la ricostruzione del casone (in foto le condizioni in cui versava) abbiamo avuto un'aspra controversia con l'Ufficio Tecnico di Grado che, nonostante avessimo tutti i pareri favorevoli compresi quelli regionali per la conservazione e il ripristino del territorio, si ostinava, soprattutto nella persona del suo ingegnere capo, a negarci il permesso di inizio lavori.
Per dare un' idea in quindici anni (tanto è durato l'iter) hanno costruito a Grado una quarantina di grattacieli rovinandone completamente la sky line, noi come Associazione con finalità culturali e non di palanche, siamo stati costretti a presentare quattro diversi progetti per ricostruire un casone di 9 metri per 6.
Abbiamo tenuto duro, per fortuna l'ultimo Sindaco si è preso la responsabilità personalmente di firmare il permesso di fabbrica contro il parere dell'Ufficio Tecnico, e abbiamo portato a termine, autofinaziandoci, la costruzione del casone che vedete finito durante una manifestazione
pubblica nella foto accanto.
E' giusto dire quindi che la Mota Safon se esiste, se si può usare per incontri pubblici, se si può godere il gusto e la bellezza della Laguna in un posto magico come l'orlo della Laguna Silisia, è merito della abnegazione, della tenacia e dei quattrini dei soci dell'Associazione "Graisani de Palù" non di chi, in questo caso gli uffici comunali, in maniera tretragona e stupida ha fatto di tutto perchè non lo si faccia.
Onor e merito a voltri che tignì 'ncora 'nà pelassa dura, ma anche a Marin che'l 'và messo 'nà bona pessa ('nà roba bona l'hà fata!!!!)
RispondiEliminaGRAISANI DE PALU’
Batelanti no ze più
casoneri senpre meno,
ma ze un ciapo de graizani
che in palù i hà messo un segno.
Dal so’ nio i ze svolai,
sul fondao de la silisa,
coi bateli ligai a lai,
scuminsiao i hà la sfida.
Un cason i à fato su
perché possa vive drento,
quela anema graizana
che la scampa via col tenpo.
I recordi hà ciapao fiao
e al paluo al se colora
co’ al cuor de sti graizani
co^ al sol ‘l và drio la ola.
‘Nte la mota de safon
int’un nanbuol i hà messo drento
duta quela tradision,
che la val più de un “talento”.
Ma ‘nà roba manca ‘ncora,
forsi quela più inportante,
mete in cavo ai fantulini
che’l paluo nol ze distante.
Ma ‘sti quatro omenussi,
i hà ‘nte l’anema un zogelo,
i andarà vogando incontra
per portali intel batelo.
‘Sti graizani de palù
‘ntel fondao i hà messo al cuor,
‘ntel casòn tanto lavor
e per Gravo al sovo amor.
Teti
No vemo più l'Ospisio Marino ma per fortuna vemo il cason dei graisani de palù. E i ha il coragio de lamentasse. Mah.............
RispondiElimina... me digo che la storia e le traversie de'l cason dei Graisani de Palu' la pol di' e insegna' tante robe ... quindi anche pe' l'Ospissio Marin (como' anche pe' oltre tante robe a Gravo) bisogna insiste e no' molà !
RispondiEliminaMeno ciacole politiche e piu' sostansa !!!
Volevo ciarì che col partito de Marin no hè ninte a che fà,ansi, solo che se un fa 'nà robe bona bisogna dilo, se dopo ne hà fate oltre dieze mal zè muni cu che lo hà votao.
RispondiEliminateti