19 marzo, 2011
La gente continua a morire
Tu non ci pensi, ma quando la cosa accade e ti sfiora resti scioccato, quel che è successo con il povero Stefano mi ha toccato più di quel che pensavo, abbiamo parlato assieme di lavoro la sera prima, scherzando su Viva l'Italia o meno e poi l'indomani mattina...
E’ che la gente muore.
Anche di domenica.
Anche quando noi siamo al mare o stiamo bevendo un bicchiere con gli amici o stiamo comprando i regali per i bambini.
Per tanto tempo uno non se ne rende conto veramente, forse un nonno, uno zio lontano, la morte è un sentito dire, un racconto.
Poi arrivano dei periodi nei quali tutto diventa tangibile, dove passi i pomeriggi e le notti nelle sale di rianimazione fino a quando l’infermiera esce dicendo “chi volesse vederlo per l’ultima volta, lo faccia adesso – abbiamo chiamato il sacerdote”, dove ti arrivano gli sms “oggi, all’alba”, dove la macchina dei vigili urbani ti fa cambiare strada per far passare l' ultima volta la salma dell’uomo con il quale avevi mangiato e bevuto insieme.
E' così, e così andrà avanti, chissà se adesso la falce starà ferma per un po’ o se continuerà a tagliare, e quando, e quanto.
E’ che la gente muore, anche di domenica.
E’ la vita, ma che pena.....
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