16 marzo, 2011

Viva l'Itaglia


La commemorazione della nascita dell' Italia come nazione non coincide con la nostra piccola storia di Grado ma la voglia era tanta, ne abbiamo avuti di irredentisti, e la nostra appartenenza nei secoli con il mondo veneto ci ha accumunato con facilità ai "liberatori italiani".

A tale proposito il nostro Sebastiano Scaramuzza "irredentista" scriveva:
che i futuri 'nparerà da mé,
su la lengua de'i morti, quel che ze
la rajze del vivo graisan..,
che rajze?.. el istesse d'el roman

Il giorno fatidico per Grado è stato il 26 maggio 1915 quando un gruppo di ragazze gradesi, spinte dall'entusiasmo per l'arrivo improvviso di un gruppo di bersaglieri ciclisti giunti a Grado da Aquileia, si fece regalare da loro una bandiera italiana e la issarono sul nostro campanile accanto a San Michele.

Perchè questo gesto coraggioso lo compirono le ragazze, tutti gli uomini validi erano arruolati con l'imperial-regio esercito austriaco, circa 1200, e la nostra città era popolata solo da vecchi, ragazze e ragazzi.

La situazione di occupazione italiana (ufficialmente eravamo nemici) è stata vissuta con un'altalena di preoccupazioni, paure e speranze di ideali entusiastici e profonda rassegnazione per cose più grandi di quelle che si potevano sopportare ed affrontare, ma ciò non toglie che era vivo l'entusiasmo per il ricongiungimento con la nuova Nazione.

Che l' anniversario sia o no matematicamente esatto non toglie valore ai sentimenti di italianità che hanno animato i cuori gradesi.

Allora VIVA L' ITAGLIA (in gradese)

2 commenti:

  1. ...e desso i la manda a remengo 'sta Itaglia.

    ciao thor

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  2. Anonimo9:06 AM

    Die Bewohner Grados.
    Die Bevoelkerung Grados gehoert dem italienischen stamme an,...
    Cussì un todesco onesto 'l scriveva inté 'l 1913: i graizani i ze taliani de lingua e de cuor, anche se fedeli i ze a 'l Inperator.
    Viva 'l Itaglia.

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