10 gennaio, 2012

La Magnifica Comunità di Grado-Quale Futuro?


Ricevo e Pubblico volentieri dalla Magnifica Comunità di Grado:


Comitato per l’Amministrazione Separata degli Usi Civici di Grado
“Magnifica Comunità di Grado”

(Registrato Agenzia Entrate – Ufficio di Monfalcone, al n .ro 1013 dd. 29.04.2008)


Lettera aperta al Direttore del Quotidiano “ IL PICCOLO “
TRIESTE


Preg.mo Direttore,

il 1° c.m., abbiamo inviato via Internet alla Vs. Redazione di Monfalcone l'allegata lettera aperta al Sindaco di Grado.
E' stata censurata come del resto la quasi totalità dei nostri precedenti comunicati stampa.
E con essi qualcosa di più di un semplice punto di vista critico in merito alla colossale lottizzazione immobiliare del Parco delle Rose, spiaggia e retrospiaggia, travestita da “ Nuovo Polo Termale “.

A nostro avviso, uno slogan immobiliare taroccato da new economy per liquidare alla svelta il diritto di Uso Civico ed un turismo eco-sostenibile, che da più di un secolo funziona egregiamente.
Inoltre, a giudizio non solo nostro, per coprire una sorta di cambiale in bianco sottoscritta dal Consiglio comunale al gran completo senza alcun contraddittorio per cedere a zero euro l'intero comparto balneare, avente un valore capitale di parecchie centinaia di milioni di euro.
Nessuno dentro e fuori il Consiglio comunale, da destra, centro o sinistra, ha pensato di indire un referendum per interpellare una buona volta i cittadini, cioè i legittimi proprietari per immemorabile diritto di Uso Civico.
A difesa dei quali la “Magnifica Comunità di Grado” sta a proprie spese in giudizio contro la Regione ed il Comune.
E questa, se permette, non sarà forse una notizia da prima pagina, ma nemmeno da cestinare considerato che con la crisi è anche finita l'era di trattare i “Graisani” come sudditi con il cappello in mano.

Questi sono i fatti richiamati nella lettera su cui ci preme attirare la Sua attenzione.
Le argomentazioni contrarie sparate ad alzo zero rispettivamente dall'ex Sindaco Olivotto, dal Commissario prefettizio Blarasin e dall'attuale Sindaco Maricchio, non hanno mai colpito il bersaglio.
Sono solo fotocopie dei diktat regionali, a loro volta, fondati su futuribili quanto immaginarie stagioni da “ Mille ed un Notte ” da 12 mesi su 12 cui nessun “suddito “ ha mai prestato fede.
Anche i principali partiti di opposizione in Consiglio comunale trovano giustamente spazio in cronaca, spesso a caratteri cubitali ed a più colonne.
Peccato non abbiano ancora scoperto il controvalore economico ed ambientale delle proprietà collettive di Uso Civico nell'ambito del territorio comunale di Grado.
Speriamo che c'è la facciano prima della naturale scadenza o della fine anticipata dell'Amministrazione Maricchio.
Richiamiamo intanto la Sua attenzione sulla libertà di informazione che ci viene appunto negata.
O al massimo elargita, non più di una volta all'anno, sulla rubrica “Lettere “.

E ciò in quanto la “Magnifica Comunità di Grado” è probabilmente colpevole di aver fornito ai “sudditi” una difesa giudiziaria e dimostrato come la strombazzata lottizzazione immobiliare in argomento, non costituisca affatto un fattore di modernizzazione e di crescita economica.
Rinnoviamo perciò con spirito collaborativo quanto abbiamo già fatto presente anni fa per ribadire come la censura, rischi di coprire l'omicidio perfetto degli oltre 177.000 mq. emblematicamente rappresentati dal Parco delle Rose.
Un omicidio o quantomeno un tentato omicidio di cui si rischia appunto di non sapere mai nulla perchè inesistente in quanto non pubblicato dai media e pertanto non ha fatto notizia.
Ma può una notizia, come la nostra impugnativa di 2° grado innanzi alla Corte di Appello di Roma - Sezione Speciale Usi Civici -, essere veramente censurata ?
Il tutto nell'era di Internet che, se pubblicata anche da un solo giornale, può raggiungere decine di blog e siti web ?
Senza contare che il ruolo della Vs. Redazione di Monfalcone, non dovrebbe essere quello di censurare le notizie scomode per i poteri forti o supposti tali perchè sono semplicemente vere.
Tanto più che in passato alcuni fondatori della “ Magnifica Comunità di Grado “, hanno sostenuto con la Vs. Redazione vittoriose battaglie ambientali a partire dalla salvaguardia del Banco d'Orio, anch'esso gravato da Uso Civico.
Cordialmente.

Grado, 10 gennaio 2012
Il Consiglio Direttivo





4 commenti:

  1. GradoSpia è solidale con la Magnifica Comunità per l'assordante silenzio che continua a regnare in Cronaca di Grado de Il Piccolo. Boreto & Sardele è il massimo che, ormai, ci si può aspettare dai referenti, pagati, della (dis)informazione locale.
    Mala tempora currunt.

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  2. Anonimo8:26 PM

    Voi criticoni dovete sempre sminuire ...

    L'à scrito anche dei presepi ...

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  3. Alessandro10:30 PM

    Scrivere piuttosto al Fatto Quotidiano? Se l'informazione locale non funziona forse quella nazionale . . .
    Alessandro

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  4. Buongiorno/ciao a tutte/i voi..sono milanese di nascita ma, grazie a mio papà Arrio, ho conosciuto Grado da piccolo e in adoloscenza. Ma conosco tante cose che mi sono state raccontate negli anni, di quando mio papà giocava insieme ai suoi mille cugini e di tutti gli zie e le zie che vivevano in questa meravigliosa isola. Sono tantissimi anni che non torno a Grado ma forse, in fondo, qualche gene gradese ce l'ho pure io nel sangue.
    Leggere le notizie del blog mi portano alla realtà italiana..purtroppo anche in un'isola in mezzo alla laguna friulana succedono le medesime cose che succedono sulla terraferma..mi piace essere realista e non sopporto le varie scusanti di chi ci governa e nemmeno mi soffermo sul fatto di essere governati bene o meno bene; quello che mi infastidisce è accorgermi che forse non esiste più in nessun angolo d'Italia (anche il più remoto) la serenità di parlare e giudicare anche animatamente per poi terminare la discussione a tavola o in un bar in totale amicizia...invece no!!! non è più possibile perchè si è amici o si discute solo per convenienza..non esiste il rispetto per le altrui opinioni..Grado l'ho sempre pensata e la ricordo tutt'oggi come un gruppo di Persone amiche di tutti (anche di chi non è gradese)..ricordo la cordialità di un lontano parente di mio padre proprietario di un albergo il quale, appena saputo il mio cognome, mi trovò una stanza nel suo albergo il giorno di Ferragosto nonostante mi fossi presentato senza prenotare e la cosa più curiosa che io entrai in quell'albergo senza sapere chi fosse il proprietario..." chi sei? il figlio di Arrio di Milano?..torna tra 10 minuti che ti sistemo senza problemi"
    Un giorno tornerò a Grado anche perchè mi piacerebbe farla conoscere a mia moglie e a mio figlio.
    Forse c'entra poco con l'articolo ma è stato un modo per ricordare questa magnifica isoletta..

    Luca Scaramuzza

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