13 marzo, 2012
La Pesca - Sacaleva
La rete "l'arte" è la componente essenziale della pesca.
In essa si concentrano secoli di tradizione e osservazioni di stuoli di pescatori, che apportando migliorie continue hanno creato uno strumento semplice, essenziale, efficace.
La "sacaleva" è uno strumento evoluto nel tempo e arrivato dall' Istria con i profughi istriani, ha attecchito con rapidità nel tessuto peschereccio gradese cambiando per un ventennio il sistema di pesca del pesce azzurro dandogli un grande impulso.
Un tempo erano tante le imbarcazioni dedicate alla pesca delle sardelle:
Ortensia dei Bisateli, Gardenia dei Spaguni, Rosamary dei Bonaldo, Val Paier dei Borsatti, Sempre Avanti di Curiola, Attendolo dei Pagiuni, Tiziano dei Degrassi, Rapido dei Degrassi, Usodimare e Impavido dei Demitri, Verbena dei Peloti, Maria Cristina dei Sabini, Eufemia dei Malusà, Dionea di Brunetti e tanti altri.
Al pomeriggio, verso l'imbrunire, uscivano dal porto in fila indiana e a sera le loro lampare illuminavano il mare a giorno dando l'impressione, a chi passeggiava sulla diga, di vedere un vero e proprio paese galleggiante in mezzo al mare.
All'alba il rientro con il Mercato Ittico sempre aperto, alle 5 iniziava l'asta.
A essere servite per prime sempre e in ogni caso le pessere che, chi con la corriera, chi con il triciclo cominciavano la loro giornata di vendita.
Mariana, Bernardina, Stefania Trotola, Nina Ciate, Ristea, Tosca, Maria Pastoricia questi i nomi di alcune di loro che vivevano in simbiosi con i pescatori e il loro prodotto.
nelle foto un "caiccio" all'imbrunire al largo di Trieste e l'Ortensia de Piero "Picolo" Raugna co gno zio Toni Pasta
Grandi femene LE PESSERE!
RispondiEliminaco' beli impavido e usodimare...
RispondiEliminapenso che non me li dimenticherò fin che campo...
Grande femene LE PASSERE
RispondiElimina