Siamo a Pasqua e la famiglia diventa un luogo importante in cui rifugiarsi, voglio esaminarne i ruoli specialmente quello del papà.
Io ho avuto un solo papà, ai figli moderni ne possono capitare anche 2 o 3.
I papà di adesso sono diversi da quelli di una volta, intanto quelli moderni giocano a tennis, sanno sciare, vanno in mountain bike, di mestiere fanno l’interior designer, fingono di sapere come investire il loro patrimonio.
I papà di una volta giocavano a briscola, quasi tutti lavoravano in barca o in Azienda, dove andavano con la bicicletta, e se per caso si bucava una ruota la aggiustavano loro;
di soldi non ne avevano, così non sbagliavano investimenti, la domenica si mangiavano la pasta cucinata dalla mamma e la nonna si lamentava sotto voce dicendo che la sua era più buona.
Fare il papà non è facile, ci si sente strani, in imbarazzo.
E poi i figli fanno domande difficili. È più facile fare lo zio e il nonno.
E' è più facile fare l’amico che fare il papà!
I papà moderni e quelli di una volta sono molto diversi tra di loro, ma in una cosa si assomigliano: nel non voler togliere spazio al ruolo delle madri, consapevoli che certe cose, quali sostituzione di pannolini, preparazioni di pappe, tattiche e procedure per arginare le colichette, siano meglio svolte dalle mamme; loro, i papà, si mettono umilmente da parte.
Quando nasce un figlio, in genere, per i primi anni di vita il papà non si fa molto vedere, non è molto coinvolto nel processo di crescita e di educazione dei pargoli; nei primi due anni di vita o forse anche tre, i papà si dedicano al loro lavoro dalle 7 del mattino fino alle 21-21,30.
Quando rientrano vanno a dormire fino alle 6,58 del giorno dopo.
Alcuni padri vedono il loro figlio per la prima volta quando lo portano a scuola il primo giorno delle elementari.
Io ho avuto un papà di una volta, di quelli antichi.
I papà moderni ti portano in vacanza due settimane in montagna e due settimane in barca, perché ai bambini bisogna fargli fare un po’ di mare e un po’ di montagna.
I papà moderni devono lavorare 12-14 ore al giorno per 11 mesi l’anno perché devono pagare le vacanze al mare e le tute anti-assideramento usate in montagna.
Il mio papà la vacanza, quando la faceva, la usava per "bianchisà" la casa, riparare le "gelosie" e giocare a carte in Ausonia; la nonna diceva che il nonno era più bravo del papà a giocare a briscola.
Quando i papà moderni accompagnano i figli alla partita di calcio del sabato pomeriggio, riescono a litigare con l’arbitro, con l’allenatore e con i papà della squadra avversaria; i sabati che il figlio perde litigano anche con il magazziniere, con il posteggiatore, con il figlio stesso e con la moglie e la nonna poi a casa.
I papà moderni quando un figlio torna da scuola con un 4, denunciano il professore per mobbing.
I papà di una volta, se tornavi a casa con una nota da firmare, "tu te ciapivi do stiafe vissin"
Quando oggi poi un figlio moderno compie 16 anni, i loro papà li accompagnano in discoteca alle 23 e li vanno a prendere alle 4 del mattino con il Suv.
I papà di una volta piuttosto che mandarti in discoteca si mettevano a studiare con te i verbi irregolari e il genitivo sassone.
Se i figli domandano se bisogna sempre dire la verità, i papà moderni rispondono: dipende...
Papà, ma tu voti a destra o a sinistra? Dipende...
Papà, ma a te piacciono le donne vero? Dipende...
Dalla prima elementare alle terza media si fa di tutto per assomigliare e imitare il papà, dai 15 anni ai 22 non lo puoi vedere, fino ai 36 ti è abbastanza indifferente, verso i 40 ti fa incazzare da morire perché nel frattempo lui ha superato i settanta e se in gioventù aveva il suo bel carattere adesso è ostinato come tutti gli anziani, dai 42 in avanti riesci a capire quanto sforzo abbia fatto a mandare avanti la famiglia e ne provi una tenerezza struggente.
Ho cercato tutta la vita di non assomigliare a mio papà e ora invece mi accorgo di essere uguale.
Ironico come sempre vero in alcuni punti e in altri divertente ma fortunatamente i papà di adesso (quelli che conosco io ) cambiano il pupo, lo portano fuori col passeggino e sanno dare il biberon.
RispondiEliminaCome dare un buon padre a tuo figlio?Semplice, il lavoro va fatto prima ...scegliendo un gran bravo marito!
Ora ci sono padri che danno la tachipirina ai figli influenzati mentre la madre è al lavoro.
Le vacanze si fanno quando si riesce.
Tutto è molto relativo...dipende sempre dal campione che prendi in esame.
Vedo padri di adesso condividere con i propri figli momenti e situazioni che i padri di una volta non avrebbero mai e poi mai condiviso ...bloccati com'erano negli stretti confini del proprio ruolo...perchè diciamoci la verità, andare a "batte carte " era meglio che cambiare un pannolino!
PER QUANTO MI RIGUARDA PADRI DI ADESSO VOTO 10 ...PADRI ANNI 70 VOTO 5/6 .
Se i padri di una volta fossero stati presenti in famiglia come quelli di adesso l'enoteca sarebbe andata deserta !
CIAO ARIANNA
Giusto Arianna, tutto è relativo diceva Einstein, il tuo quadro che parte da una solida premessa, imbroccà un buon marito, completa il mio e così via per altri e altri ancora.
RispondiEliminaCiao, bel commento.
ogni volta che leggo i suoi scritti mi si riempie il cuore, grazie
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