31 maggio, 2012

Ospiti illustri-Napoleone

Il nostro cronista, teatrante ed fine affabulatore Giovanni Marchesan dei "Stiata" ci ha relazionato che:


tra gli ospiti illustri che hanno un tempo frequentato Grado, pare ci sia stato anche Napoleone che, dopo la firma del trattato di Campoformido, ha fatto un giro delle sue nuove proprietà, ma  veniamo al racconto di Giovanni Marchesan "Stiata" che  narra l'esperienza dell'Imperatore a Grado:


Cò al ze vignuo a catane, dopo ve zarnao cò boreto de ronbo, Napoleon l'ha domandao de fa do passi per digerì, cussì i lo ha portao a veghe al mar.

 Ma ze stagia la nostra Laguna a inpressionalo. 


-Merveilleux! - plus bela de quela de Venise..
in parte al veva un che ciacoleva comò un libro stanpao e al conteva de la storia de la Laguna e Napoleon:        -..Interessant tres interessant..
fin che al libro stanpao no al ze rivao a le proprietà del sabion, bon medicamento contro i doluri de ossi.


Napoleon, senpre tento a stì discursi l'ha dito:
 -Sabia salee contro le reuma?, io ho mano che me diol e no me lassa lavorà co la spada..- 


nissun veva coragio de dili che al tratamento de quel giorno, geremo in dicembre, nol podeva  bastà, ma fato sta che i ha ciamao al Capo bagnin de stabilimento de la Mugia, gera la a l' epoca la spiagia, e i mete al brasso soto sabion per un vinti minuti.


Finio, lavao co acqua de mar colda i pareva za de sta megio!


L'ha spetao che la sova guarnigion la se sistemessa e via elo!


Adieu! - l'ha dito. 
Mai più visto!


L'anno era il 1797 il 13 dicembre, una giornata fredda e rigida cussì comò fredda e rigida ze sempre restagia la man de Napoleon, chè nissun veva vuo coragio de dili che bisogneva spetà luglio per fa la sabiatura. 


Per quel col  se veghe ne le foto ufficiali al ze sempre co la man dentro al capoto, 


le sabiature fora stagion le fa mal!
Duto questo no ze storia certa!

30 maggio, 2012

Nuove tecnologie per la produzione di vongole veraci



Le nuove tecnologie per la produzione di vongole al centro del convegno conclusivo della ricerca finanziata dalla L.R. 26:
condotto dalla Almar Soc. Coop. Agricola arl con il supporto tecologico di DerMap srl.

La Cooperativa Almar, assieme a DerMap srl, partner tecnico-scientifico del progetto  ha organizzato il convegno conclusivo per:
  giovedì 31 maggio, dalle 17,30
presso la Sala Consigliare del Comune di Marano Lagunare in via Sinodo, 1.


Illustrare, ai produttori di vongole del territorio, alle istituzioni e alle cooperative e consorzi del settore, alcune nuove tecnologie, già testate, che possono essere utilizzate per ottenere una maggiore efficienza e qualità della produzione e, di conseguenza, una maggiore competitività sui mercati di riferimento

L’iniziativa, denominata CRTL + capa, mira a organizzare le attività di venericoltura che si stanno attuando e sviluppando nella Laguna di Marano e Grado mediante la ricerca e l’applicazione di soluzioni innovative attraverso l’implementazione di un set di strumenti atti a migliorare e ottimizzare la semina e la raccolta delle vongole
Le tecnologie impiegate coinvolgono i settori della comunicazione multimodale, della misurazione satellitare e delle soluzioni GIS (Sistema informativo geografico).

I risultati, già ottenuti, che verranno presentati nel corso del convegno, saranno consultabili anche sul web, mediante un apposito sito attualmente in costruzione, con l’obiettivo di attivare logiche trasparenti e condivise nel settore.

L’incontro si aprirà con gli interventi introduttivi di Mario Cepile, Sindaco di Marano Lagunare, Romeo Cuzzit, della Direzione centrale risorse rurali, agroalimentari e forestali della Regione Fvg, Jean Marc Rossetto, presidente di Almar e Daniele Gulic, presidente di DerMap srl. I lavori proseguiranno con le relazioni tecniche di Aurelio Zentilin di Almar e di Daniele Gulic per quanto concerne le problematiche e le soluzioni tecnologiche innovative a disposizione della moderna venericoltura applicata nel Modello Marano ed oggetto della sperimentazione.


29 maggio, 2012

Futuro?

Ci sono momenti che scopri che hai più passato che futuro e tutto ti cade sulle spalle con fragore.


Oggi per varie ragioni è uno di quei momenti.

Il blog di Liber@: Il Piano Regolatore è illegale !!

Il blog di Liber@: Il Piano Regolatore è illegale !!: Uno alla volta, i nodi arrivano al pettine! Dopo il TAR ci si mette anche la Procura della Repubblica di Gorizia. Manca ancora la Cassaz...

28 maggio, 2012

Il blog di Liber@: Amministrazione Maricchio: un "Castelletto" di car...

Il blog di Liber@: Amministrazione Maricchio: un "Castelletto" di car...: Tre giorni fa Gradospia ci informava che i proprietari del “ Castelletto ” avevano vinto un ricorso al TAR contro il Comune di Grado. N...

Similitudini



Ho sentito dire in tv da Elsa Fornero che i dipendenti pubblici potrebbero non essere più intoccabili, incredibile una cosa del genere nessun politico mai aveva avuto il coraggio di dirla, eppure, nonostante queste che sono buone notizie, questo Ministro mi fa  ricordare  una figura assai più perturbante della mia carriera scolastica alle medie: l’assistente sanitaria.

Non me la sono mai dimenticata. Era sulla cinquantina, piccola e dalla faccia dura e rugosa come quella della Cosa dei “Fantastici 4″. 
Capelli corti e neri e rossetto sempre sbavato sugli incisivi radi. Sempre in camice bianco che più bianco non si può. Poveretta, magari in privato era una pasta di donna che coccolava i nipotini a forza di pane e nutella, ma mi terrorizzava.

Poteva arrivare in classe in qualunque momento della mattinata e non si faceva annunciare, faceva irruzione. 
Spalancava la porta con la stessa grazia che avrebbero usato i Carabinieri, gracchiando:
“Visita medicaaa!” 

Da quel momento poteva capitarti la grattata al sangue per la  tubercolina oppure una di quelle schermografie, fatte nel cortile della scuola con l’unità mobile, che andavano così di moda negli anni ’60, fregandosene bellamente delle conseguenze delle radiazioni su di noi piccoli angeli. 

Mi viene da ridere a pensare che oggi, dal dentista, per una lastrina ad un molare escono tutti dalla stanza e tu rimani lì con dieci chili di piombo a grembiulone addosso che ti ricopre dal collo ai piedi. 
Allora si andava più per le spicce. Due, tre proiezioni ciascuno, e avanti il prossimo. E’ strano che noi di quei anni non siamo fosforescenti al buio.

Il potere dell’assistente sanitaria sulla tua salute era quasi assoluto e, ovviamente, tutto ciò che ti faceva: punture, lastre e visite, comprese le sgridate e gli scappellotti (allora usava, mica c’erano i genitori di oggi), perché a volte, in quanto bambino, ti capitava di piangere, era per il tuo bene. 
Ti faceva male ma era necessario e non si doveva discutere. 
Come la riforma della Fornero.

Ormai lo schema sembra essere: Governo annuncia nuova imposta impopolare su qualcosa -> Lamentele e bestemmie generalizzate -> Governo allora ritira l’imposta impopolare e aumenta le accise sulla benzina -> Lamentele e bestemmie generalizzate.

27 maggio, 2012

Che pesci pigliate



Io che ci vivo, avverto le tensioni che fanno tremare tutti i protagonisti del mondo della pesca.

Preoccupazione crescente per l'aumento vertiginoso dei costi di gestione, diminuzione verticale del prodotto in mare, prezzi che, pur avendo picchi astronomici per le specie rare (in quanto rare incidono ben poco sul fatturato totale), per le specie comuni sono a terra e soprattutto dipendono da pochissime imprese di commercializzazione.

A parlare di tutto ci vuole un libro e ricerche approfondite anche se nulla cambia nell'attualità, io voglio soffermarmi su un aspetto che in qualche modo ha contribuito a una cattiva educazione del cliente finale il consumatore.

Un decennio fa per comprare il pesce il massimo era farsi un giro sul molo del mercato ittico (vale per tutta la penisola) e fidarsi della pluriennale esperienza del pescatore per comprare e farsi consigliare il modo migliore di cucinare il prodotto acquistato.

Poi d'un colpo la pubblicità battente s' inventa il pescatore  vestito di un completo blu con bottoni d'oro e a bordo di un veliero(?) attorniato da un a banda di ragazzini saltellanti come equipaggio, sempre sorridente - non gli capita mai una giornata storta -, e convince il pubblico televisivo, sempre più frettoloso, che mangiar bene sia sempre una questione di prezzo e non di valori altri, mangiamo dunque un prodotto precotto e preconfezionato.

Il risultato è una diseducazione culturale, una analfabetismo culinario che straccia un pacco di certezze sul valore del cosa, dove, come e quando mangiare.

Un paese di cultura contadina e peschereccia da sempre, con 7500 km di coste dove ci siamo inventati di tutto, ridotto a pesci bistecca, bastoncini surgelati e tonno crudo.

Una malinconia struggente e un disastro economico per gli operatori del mare, perchè le specie disponibili in abbondanza nel nostro mare vengono considerate pesce povero e quindi trascurate dal grande pubblico.

Per favore tornate a frequentare le banchine dei porti e poriticcioli, parlate con i pescatori (non sono solo folklore ma alle volte sono grandi personaggi), comprate prodotti che non sono mai di scarto, come suggerito dalla pubblicità battente, ma buoni e di grande valore nutritivo, dateci una mano, insomma, a salvarci. 

26 maggio, 2012

Mini Suite e Mussati



Pessime previsioni per la presenza de "mussati" nella stagione calda, il maggio piovoso prelude a massicce presenze dei fastidiosi insetti.

Per tentare di attenuare la fastidiosità si cercherà di sviare l' attenzione degli utenti usando parole straniere nelle comunicazioni.

In Palù  si affittano le mini suite e i mussati di ordinanza si chiameranno "papillon".
L' internazionalizzazione del linguaggio è alle porte.



24 maggio, 2012

“Voci di Guerra in Tempo di Pace”


 Sarà l’avvocato Marino De Grassi, presidente GIT SpA- Grado assieme alla responsabile delle attività culturali Ajser 2000, Lucia Lalovich Toscano e i rappresentanti del Gruppo Ermada VF Aureliano Barnaba e Mauro Depetroni ad inaugurare domani 
(venerdì 25 maggio) alle 18.00         la Mostra :

“Voci di Guerra in Tempo di Pace” 

ospite nella sala mostre all' ingresso principale della spiaggia.

L’inaugurazione della mostra sarà preceduta dal saluto delle autorità e da una presentazione del progetto di riqualificazione dei siti della I Guerra Mondiale sul Carso triestino promossa dal Gruppo Culturale e Sportivo Ajser 2000 . 

 La mostra, che rimarrà aperta sino al 17 giugno, è promossa dal Gruppo  Culturale e Sportivo Ajser 2000 insieme al Gruppo Ermada è stata realizzata con il contributo della Regione Fvg , gode per l'esposizione di Grado del patrocinio di Provincia di Trieste, Provincia di Gorizia, Comune di Duino Aurisina e Comune di Grado nonchè della collaborazione con la Git di Grado.

 Oltre 15.000  i visitatori che nelle prime tre tappe (Castello di Duino ottobre 2011 gennaio 2012, Terracina novembre dicembre 2011, e Milano febbraio 2012) hanno potuto apprezzare tale mostra che anche online raccoglie un grande successo.

Nel ricordare il Centocinquantesimo dell’Unità d’Italia il pensiero scorre inevitabilmente ai fatti di guerra riferiti al primo conflitto mondiale. 


La mostra “Voci di Guerra in Tempo di Pace”si propone di far conoscere meglio questa pagina di storia, attraverso le vicende del particolare territorio del Friuli Venezia Giulia e dei suoi abitanti.  Sono esposte immagini dell’epoca strettamente legate a Duino-Aurisina: le fortificazioni sull’Ermada, i lavori di ripristino ad opera della Società Alpina delle Giulie, i luoghi di sepoltura dei soldati caduti sull’Ermada nella Provincia di Trieste.

 Inoltre saranno visibili reperti rinvenuti durante gli scavi sull’Ermada in parte riferiti alla vita quotidiana del soldato, come gavette e stoviglie, in parte strumenti di guerra come armi e bombe e attrezzature di protezione come gli elmetti.

I       "nostri"     a PORTOBUSO NEL 1914

23 maggio, 2012

Maranesi - I "Nantre"

Ho letto con piacere sul Piccolo uno shakerato della storia di due piccole comunità antagoniste:
quella gradese e quella maranese.

Mi va di aggiungere oltre ai vari motivi storici di lite tra i nostri due paesi un paio di cosette che contraddistinguono e caratterizzano le nostre due comunità per certi versi così simili.

Da sempre i veri motivi del contendere sono stati di origine economica.

La scelta di Marano di parteggiare per il Conte di Gradisca in una guerra con Venezia fu disastrosa, persero la guerra e i gradesi alleati di Venezia vincitori, la Laguna fu data in giurisdizione politico-economica a Grado e al suo Conte.
La comunità Maranese, povera forse più di quella gradese, fu così obbligata a versare pesanti dazi al Conte di Grado per poter esercitare la pesca in Laguna  (la causa delle Barancole parte da questo diritto, sempre contestato da Marano ma storicamente dimostrabile e infatti il nostro Comune la causa l' ha vinta).
Ritornando ai dazi, è ovvio che ci odiavano, già era difficile sopravvivere immaginarsi dover pagare per farlo.

Odio per questo ricambiato con fervore dai nostri vecchi perchè i maranesi non sono mai stati troppo rispettosi delle regole e siccome "de note ze scuro" la pesca di frodo in tutti i siti  è sempre stata un loro passatempo ben praticato anche in tempi recenti.

Per quanto riguarda la storia delle donne rapite, vorrei far notare la stranezza del fatto che sopravvissero in 17, tutti uomini e abbastanza in forma nonostante uscissero da una tremenda epidemia da affrontare una comunità non proprio amica come quella gradese (bha) leggende metropolitane che fanno humus ma con scarse basi di verità, vero è che in certe zone lagunari,  le nostre famiglie a differenza di quelle maranesi dimoravano in Laguna nei casoni e nelle Isole di S. Andrea e a Punta Lignano, che secondo Bruno Scaramuzza all' epoca era abitata da una grande famiglia dei Lugnan da cui la derivazione Lignan, frequentavano e vedevano più facilmente maranesi nei dintorni piuttosto che graisani molto più distanti e dalla frequentazione nasce tutto.

C' è da dire che su questa storia della donne a Marano ci marciano sopra, bon possiamo dire che i "ze mesi graisani".


Poi  quello che fa veramente differenza è il dialetto che pur avendo una comune base veneta ha cadenze e modi di dire completamente diversi.

Per capire le differenze vi racconto una cosa successa a me tanto tempo fa nei pressi di Anfora in  mezzo ad una fitta nebbia.

Stavamo tutti tesi in barca per sentire rumori che ci guidassero verso riva, ad un certo punto uno sciabordio di remi, uno dei nostri  si mette a gridare "cu se voltri" la risposta tra le brume- "semo nantre"- eravamo finiti vicino a Marano e tra dispersi uguali la differenza era tutta là:
  "semo nantre" no "semo noltri".

Grandi pescatori e lavoratori i maranesi, non temono il mare e la fatica.

22 maggio, 2012

La Banda: Saggio annuale






L’esistenza a Grado di un Gruppo bandistico risale al 1861 con finalità prevalentemente di intrattenimento musicale dei turisti nel periodo estivo.

All’inizio del ‘900 è attiva la Società Filarmonica Gradese con una Scuola di Musica che assicura alla città per più di mezzo secolo la presenza di una banda musicale.

Giunti al termine dell'anno scolastico, gli Allievi della Scuola di Musica promossa dall'Associazione "Banda Civica Città di Grado" si esibiranno per genitori ed amici in un:


 Saggio dell' attività svolta

sabato 26 maggio alle 17.30,
presso l'Aula Magna dell'Istituto Comprensivo "Marco Polo" di Grado.

L'anno appena trascorso ha visto una notevole affluenza di iscritti ai corsi promossi, sia per quanto concerne la teoria e propedeutica musicale che per i corsi di strumento musicale ad indirizzo bandistico, per un totale di circa 40 allievi, seguiti da cinque insegnanti diplomati nelle varie discipline. 

Senza dubbio il merito di tale successo spetta al Consiglio Direttivo dell'Associazione ed al maestro Nevio Lestuzzi, direttore della Scuola di Musica, che hanno saputo, in particolar modo negli ultimi quattro anni, rinnovare la gestione della Scuola anche con la collaborazione di giovani, ma ben preparati, docenti. 

"Il nostro obiettivo per l'anno prossimo è quello di incrementare ulteriormente gli iscritti affinchè venga sempre mantenuta la nostra tradizione bandistica, che conta 150 anni di storia, anche e soprattutto facendo entrare la Banda Civica all'interno degli istituti scolastici, sia con la promozione di corsi di propedeutica musicale per le classi della scuola primaria, che con veri e prorpi corsi strumentali per le classi della scuola secondaria di primo grado."

Gli insegnanti sono Maria Giulia Cignacco (teoria e solfeggio), Federica Cecotti (flauto traverso), Max Ravanello (ottoni) e Pietro Sponton (percussioni), coordinati dal maestro Nevio Lestuzzi (che insegna contemporaneamente clarinetto e sax), direttore anche del complesso bandistico.

Attualmente i corsi della Scuola di Musica della Banda Civica Città di Grado sono  gratuiti per ferma volontà del Consiglio Direttivo, che intende mantenere la civicità dell'istituzione bandistica riamanendo quanto più possibile aperta ed attenta nei confronti dei nostri concittadini. 



Ciò è stato possibile grazie ai contributi concessi finora dal Comune di Grado, dalla Provincia di Gorizia e dall'A.N.B.I.M.A., che genitori ed allievi si auspicano di veder rinnovati anche per l'anno prossimo.

La Banda Civica riassume la voglia di esprimere se stessi in musica, e civicità è davvero una bella parola, piena di significati.


21 maggio, 2012

Il blog di Liber@: E mò so cazzi vostri!!

Il blog di Liber@: E mò so cazzi vostri!!: L’altra notte la terra ha tremato, ma più di tanto non mi sono preoccupato perché il terremoto è come una pistolettata: se senti lo spar...

Post del Blogger - Aria Pura


Oggi la funzione di testimoniare e fornire aggiornamenti in tempo reale è stata assunta dalle reti sociali e dagli sms. 

Dopo tutto i post di un blog, quale che sia l’urgenza con cui vengono composti, richiedono un uso esteso del linguaggio e una qualche formattazione, i blog non possono sperare di competere con i social-network  quanto a sveltezza e tempestività. 

Né possono competere con Facebook e Twitter come forum di discussione. 
Inoltre i troll di Internet hanno parecchio contribuito a fare dello “spazio commenti” un lusso che solo i siti web economicamente più forti possono affrontare.

Però uno degli aspetti più divertenti del blogging è che non ha bisogno di intermediari.

È una forma di espressione che non richiede né ragione né ricompensa, né pubblico né causa e come tale è quanto di più puro e piacevole si possa immaginare.

Questa libertà mi consente di passare serenamente dagli argomenti più seri ed articolati a delle cagate galattiche con grande leggerezza, 

Ma non è solo questo: nulla nel tenere un blog è sorprendente quanto il puro piacere di farlo.

20 maggio, 2012

L'Erba Scoresera





C'è un' alga sul limitare degli scogli che,  oltre a divertire i bambini perchè premendola scoppietta, è di grande utilità dal punto di vista della medicina omeopatica, il suo nome in gradese è: 


Erba Scoresera, proprio per la caratterista di fare rumore premendo i suoi bozzi.

L'alga marina (Fucus vesiculosus) è un tipo di alga bruna che costituisce, insieme al genere 'Laminaria', la divisione 'Phaeophyta'.

Alga della famiglia delle Fucacee, è indicata come starter nelle diete dimagranti, nella cellulite, nella obesità, nella stitichezza, nell'ipotiroidismo, è una pianta depurativa e tonificante del metabolismo.

Il Fucus vesiculosus (detto anche Alga bruna o marina) è soprattutto noto ed utilizzato per il suo contenuto in iodio, sia libero sia organicamente legato a proteine.

il Fucus vesiculosus determina una significativa riduzione della glicemia (18%), che diventa ancora più evidente (50%) nel diabetico.
Si osserva anche una buona riduzione dei trigliceridi ematici.

Uno degli usi meno conosciuti dell' Erba Scoresera è l' utilizzo per il trasporto in ceste di molluschi pregiati, principalmente ostriche e tartufi di mare (dondoli) perchè permette la loro conservazione a lungo mantenendo un' alto grado di umidità del prodotto confezionato.

In Francia la sua raccolta è regolamentata da apposite leggi.

19 maggio, 2012

Punta Sdobba - Uno spreco ambientale

Il Messaggero Veneto fa tornare d' attualità una vicenda dolorosa per noi gradesi la gestione della Sdobba.
Ne avevo parlato a suo tempo qui ma ora vengono evidenziati i danni economici con cifre che fanno impressione:

"Quattro miliardi di ex lire. Quattro miliardi, due di denaro pubblico, due dei privati, finiti in fumo. Sono stati investiti nei primi anni Duemila all’estremità di una lingua di terra incantevole a un tiro di schioppo da Fossalon. Un luogo magico: il “Caneo”, situato all’interno del parco dell’Isonzo, circa 2.400 ettari che ospitano 300 specie di uccelli di cui 80 nidificanti. Quattro miliardi di ex lire per costruire un osservatorio-foresteria. Il progetto prevedeva «la realizzazione di opere di riqualificazione e valorizzazione ambientale di iniziativa privata per la costruzione di strutture connesse e necessarie alla fruizione e gestione naturalistica dell’area».
Detto e fatto: la struttura è sorta come un fungo a tempo di record con la benedizione della Regione Fvg che si è fatta un baffo del fortissimo, legittimo dissenso del Comune di Grado, guidato allora dal sindaco Roberto Marin, al suo primo mandato da sindaco, alla guida di una maggioranza di centro-destra tradita inesorabilmente dal fuoco amico della Giunta-Antonione. Oggi, quell’osservatorio-foresteria, su cui campeggia la scritta “Albergo-ristorante-bar” è un edificio fatiscente, una sorta di fortino abbandonato senza più nemmeno il tenente Drogo ad avvertire dell’arrivo di turisti. Era stato inaugurato nel 2003. Un paio di gestioni, pochi arrivi, nessun progetto vero. E la fine inevitabile nel 2007. Quattro miliardi in fumo per una struttura mai decollata e che oggi, pare, bussa a qualche privato cimentandosi in qualche improbabile asta."

Ma l' atteggiamento che sconcerta il giornalista e che noi abbiamo vissuto sulla nostra pelle è la pervicacia con cui la Regione vuole realizzare a tutti costi una riserva anche contro la legge che non consente di edificare in ambito protetto:

l’impresa Bidoli Diego, che nell’ottobre del 1999 presenta al Comune di Grado una richiesta di concessione edilizia, la costruzione cioè di «un fabbricato destinato all’accoglimento degli escursionisti e contenente locali di foresteria, un bar, un ristorante e un centro visitatori, il tutto volto al’educazione ambientale e alla fruizione naturale della riserva. Tale fabbricato – si legge in un pro-memoria dell’amministrazione comunale di Grado – sarà realizzato su palafitte, si svilupperà su due livelli fuori terra per una superficie di circa 560 mq e un volume di circa 3.250 mc.».
Ma il progetto è ancora più ambizioso. E parla – tra le altre cose – «di interventi di riqualificazione del territorio per il miglioramento della biodiversità». In Comune, a Grado, strabuzzano gli occhi. Ma come? Non possiamo toccare neppure un chiodo nel villaggio di Punta Sdobba senza ottenere le scomuniche e i “niet” della Soprintendenza – è il coro degli amministratori – e qui si pretende di costruire una struttura in una zona di competenza comunale che soggiace al vigente Prgc nel quale «è prevista la sola manutenzione ordinaria delle preesistenze». Insomma, un progetto difforme – tuona il Comune di Grado – alle prescrizioni comunali in un’area di vincolo ambientale con assoluto divieto all’edificazione.

Nonostante il diniego fermo del nostro Comune e contro la volontà della nostra gente che ha fatto una raccolta di firme contro questo assurdo progetto la Regione:

Il diniego del Comune è secco e viene motivato ai vertici della Regione Fvg. Per tutta risposta – ricorda l’ex sindaco Marin – riceviamo una diffida per danni eventuali provocati per la rinuncia al contributo Ue di cui la Regione è garante. E la Regione, che non ha potere di concessione edilizia, pesca dal cappello l’ineffabile soluzione per zittire il Comune, introducendo un articolo alla norma 42/1996 che autorizza interventi per opere di interesse generale anche nelle aree di vincolo ambientale». Chapeau...!


Ora che i cocci, come prevedibile, sono nostri, e non li volevamo, bisogna ringraziare del risultato la Regione, Lei si che sa come si aiuta a conservare l'ambiente!



18 maggio, 2012

Isola di Anfora

 L' Isola di Anfora, detta così per la quantità di frammenti di anfore romane trovate nei dintorni,  le navi da trasporto latine passavano da la per avviarsi su per il canale di Anfora Vecia verso Aquileia, sarà il punto di riferimento per la nuova iniziativa turistica:  L' Albergo Diffuso in Laguna.


Ma è l' Isola come ideale modello di vita che mi spinge a considerare che:



L' Isola è un piccolo mondo chiuso e circondato d’acqua. 

Per chi ama isolarsi è il suo subconscio a spingerlo per la vita insulare. 

L’isola come sogno e utopia diventa così un pensiero virtuale e quel piccolo universo col mare come confine arriva  a trasformarsi in un mondo quieto dove non  è difficile raccogliere differenze, storie, culture e dove sarà possibile trascorrere una tranquilla vacanza. 


Non è l’isola che non puoi raggiungere ma l’isola che sarebbe meglio raggiungere “fuori stagione” quando puoi vedere e godere appieno il riflesso del mare. 

Nell' Isola c'è il tempo per ogni cosa perchè ogni cosa vuole il suo tempo.

"seconda stella a destra, questo è il cammino
...poi dritto fino al mattino,
poi la strada la trovi da te,
porta all' Isola....che non c'è"

E.Bennato

17 maggio, 2012

Grado-Radiografia di una gran figa
















Preoccupato della stato di salute della mia Grado, ho fatto eseguire una radiografia alla modella del cartellone pubblicitario storico.



Anche in trasparenza resta sempre un gran figone.

16 maggio, 2012

Bella gente






Si ricomincia a vedere bella gente per Grado via.

15 maggio, 2012

Troppo vecchio per il rock and roll




Ormai sono anziano, è un dato di fatto.

Nonostante mi ostini a indossare felpe consunte al posto di folgoranti golfini col collo a V sopra improbabili camice a righe, ci sono diversi, inconfutabili segni che mi ricordano con solenne severità che ormai sono entrato a far parte degli anziani.

Alcuni di questi segni, sono:

Sempre più spesso, dopo abbuffate clamorose, degne d’un condannato a morte, passo nottate sudate e insonni a ruttare e a malvolere la madonna, che non ha saputo trattenermi dall’indugiare nei piaceri della gola.

A primavera, le prime canottiere e le prime minigonne mi provocano più o meno gli stessi effetti delle abbuffate di cui sopra.

 La musica ad alto volume mi dà fastidio, soprattutto se musica del cazzo… non come quella che sentivamo noi, ai nostri tempi.

 Col risultato che ascolto da anni sempre gli stessi gruppi, a rotazione.

 Sono diventato insofferente e intransigente. 

Se una cosa non mi piace, deve andare in culo. 

Ho concesso abbastanza tempo, energie ed attenzione a stupidaggini inutili.

 Ora che il tempo, le energie e l’attenzione cominciano a scarseggiare, pretendo di sfruttarle al meglio.

 Sono cinicamente disilluso. 

Questo non vuol dire che non credo più a niente, vuol dire che mal sopporto tante di quelle cose che solo qualche anno fa, al contrario, apprezzavo.

Too old to rock ‘n’ roll…  però lo so!

Se tu che leggi sei stato un giovane, alternativo e ribelle, insomma un figone, ma ora non lo sei più  clicca “mi piace”  ad un post come questo e così ti rimetti a posto  con la coscienza.

14 maggio, 2012

I nuovi virus per Mac













In questo post devo premettere che io uso da moltissimi anni computers Apple e che non ho mai, proprio mai, avuto problemi con virus, pur non avendo nessun antivirus ma in quest’ultimo periodo si è più volte parlato dei nuovi virus che stanno attaccando i sistemi OS X di Mac e, in particolare, il più “gettonato” è stato il malware BackDoor.Flashback.39.
Proprio oggi,  vari blog inerenti il “mondo Apple” hanno ripreso ad argomentare su tale virus e lo stanno facendo in maniera tale da allarmare i vari utenti e minacciando, altresì, la possibilità di futuri nuovi malware.
Tutte queste domande mi hanno fatto riflettere, il mondo Mac si sta allargando e i fornitori di antivirus ne cominciano a scorgere le dimensioni.
In conclusione sono certo che, a breve, esordiranno migliaia di virus per Mac e, contestualmente, i relativi antivirus.
Per risolvere definitivamente il problema facendo scomparire per sempre i virus e la loro creazione, dovremmo  secondo me seguire tutti quanti questo piccolo vademecum:
  • non installare mai e poi mai un antivirus, neanche gratuito! Ripeto… MAI!
  • non conservare dati estremamente sensibili su computer connessi alla rete e, nel caso siate costretti a farlo, proteggerli con password o altri “trucchi”;
  • avere sempre una copia di backup dei nostri dati su hard disk esterni;
  • essere pronti a dover riformattare la macchina da un momento all’altro.
Nel caso in cui dovreste prendere un virus, fareste prima a formattare il vostro computer con una nuova installazione originale di OS X invece di cercare di togliere il virus con i costosi e “pesanti” antivirus che, già di loro, “impallano” un sistema!


La formula di questo virus (da tradurre il linguaggio html) l' avevo raccolta in rete tanto tempo fa, ma il concetto è rimasto quello: 


Nuovo virus albanese: 

“In questa momenta voi avere ricevuto “virus albanese”
Siccome noi nela Albania no ha esperienza di softuer
e programmaziona, questo virus albanese funziona su principio
di fiducia e cooperazione.
Allora, noi prega voi adesso cancela tutti i file di vostro ar disc
e spedisce questo virus a tutti amici di vostra rubrica.
Grazia per fiducia e cooperazione.”
 

Ciao da Albania.

12 maggio, 2012

I bagnini de una volta




















Grado, con i suoi caffè e i locali da ballo offriva all'ospite il prosieguo della giornata in spiaggia creando centri di aggregazione culturale nei caffè all'aperto e balli serali e pomeridiani, fulcro della mondanità, sino alla fine degli anni ottanta.

Nella fase serale un ruolo fondamentale lo avevano i giovani bagnini dell' Azienda che la sera, ripuliti e rimessi a nuovo, forti della conoscenza del tedesco con grandi camminate per il viale cercavano prede diventando, inconsapevolmente, offerta turistica.

Quanti amori nati o infranti, quanti tradimenti consumati nelle romantiche notti gradesi, ognuno di noi a casa ha ricordi di famiglia di questo tipo.

Il Gran Cafè Riviera, Settimo Cielo, la Taverna Municipale, La Terrazza Astoria, e ancora l'Isola d'Oro il Sans-Souci.


Grandi Locali di pura vocazione turistica.

Poi le discoteche e il diverso gusto di godere il soggiorno cambiarono e tutto finì.

Nella foto un gruppo di giovani gradesi con in primo piano Nino Codraro il Principe delle notti , affermato Latin-Lover.