E' conosciuta la storia delle origini spirituali della solenne processione votiva della prima domenica di luglio che testimonia il voto di fede fatto dalla comunità gradese alla Madonna di Barbana sin dal 1237.
Ma per arrivare a questa grande manifestazione popolare la storia ha seguito percorsi tortuosi.
Poco conosciuta è la storia della valenza politica che per lunghissimi anni sotto l'egida del Leone di S. Marco ebbe questa festa tutta gradese.
Nell' approssimarsi al momento del Perdon, Venezia, per rafforzare l'idea del potere repubblicano, con grande sagacia politica istituì un periodo di tregua ove a tutti veniva ricordato che nessuno era superiore al popolo (questa segnatevela), i giorni di festa erano 3 e i quei tre giorni, che coincidevano con la Pentecoste, furono denominati la Pasqua Rosada.
Decadeva il potere del Conte di Grado che veniva sostituito da un Capitano nominato dal Consiglio e da un Contestabile nominato dall' Arengo (la comunità) tutte le questioni, fossero di odio o guerra, erano sospese in quei tre giorni per rispetto e fede.
Con questa azione Venezia ricopriva con il suo manto autorevole una festa religiosa sempre più seguita dal popolo e ne governava con attenzione gli sviluppi.
La festa coinvolgeva tutti i cittadini della Repubblica Veneta che partecipavano in grande pompa alla processione, erano in arrivo personalità di tutta le Repubblica Veneta a Grado, per questi tre giorni di incontri che fissavano alleanze, risolvevano questioni di lite e confermavano il potere di che c'era.
Successivamente questa occasione di religiosità popolare, che nascondeva però un'aspetto
prevalentemente politico e di rafforzamento democratico venne abbandonata con la decadenza della Repubblica e conglobata nella manifestazione della prima domenica di luglio.
Il video è del 1952 (alzate un po il volume per l'audio)
UPDATE
a completamento del post aggiungo il commento di Bruno Scaramuzza che da notizie ancor più precise dell' avvenimento:
Filmato bellissimo e commovente. In verità, però, la processione a Barbana della prima domenica di luglio è cosa recente (160/170 anni circa). Il voto sì, invece è antico (1237 o 1232, la data è sub judice come è ignota la pestilenza che colpì Grado) e veniva sciolto il 2 Luglio (Festa di Santa Elisabetta) da una piccola rappresentanza di gradesi (vedi la Storia di Barbana scritta dal padre francescano Vittorino Meneghin). Il vero “Perdòn” di Grado veniva effettuato nel giorno di Pentecoste (chiamata anche Pasqua rosada) e, come racconta Ennio, era una festa religiosa e civile che durava tre giorni. Il “Perdòn” decadde durante l’occupazione francese dell’isola e, passati sotto amministrazione austriaca, si cominciò andare in processione a Barbana il 2 luglio. Forse, la processione venne portata alla prima domenica di luglio dopo le pestilenze degli anni ‘30 del 1800 (vedi la lapide murata nel presbiterio della nostra chiesa madre).
emozionante come sempre
RispondiElimina@ Antonella, emozionante è la storia del nostro paesello che nonostante tutte le "ciacole" è sempre stato al centro e protagonista di questo angolo di mondo. Vedere e far conoscere le cose dal nostro punto di vista è sempre stato il mio obiettivo se riesco ad emozionare nel farlo mi fa felice.
RispondiEliminapeste:
RispondiElimina"...nel 1230 mena stragi nel Friuli e nel Cragno, per invadere poi le provincie dell'Istria nel 1234..."
"...nel 1238 inverno freddissimo, pel quale perirono alberi, viti e colture. Da ciò seguiva una grande carestia e mortalità negli animali."
dott.Bernardo Schiavuzzi (1888)