14 novembre, 2012

Maya, non maya?

Dopo averci strapazzato le pelotas con millanta libri sulla prossima fine del mondo del 21 dicembre 2012 vaticinizzata dai calendari Maya, sotto la spinta di case editrici ormai alla fame e senza idee, un gruppo di ricercatori dell' Università di Boston un team di archeologi,  ha portato alla luce il più antico calendario Maya mai ritrovato finora, risalente a 1200 anni fa

La nuova scoperta 'anticipa' di quattro secoli gli almanacchi ritenuti la principale fonte delle previsioni su un'annunciata e prossima fine del mondo e conferma le teorie di una parte degli esperti, secondo i quali anche se il calendario Maya si fosse concluso col 2012, l'antico popolo centroamericano avrebbe ricominciato il conteggio dei giorni in un nuovo almanacco. 


Capito, avrebbero fatto come facciamo oggi, avrebbero ricaricato il calendario e via con un nuovo conteggio.


A noi questo calendario può forse sembrare scomodo, ma sarebbe sbagliato giudicare una cultura così lontana con i nostri criteri.

Per i Maya la precisione e la regolarità non erano valori, mentre tenevano in grande considerazione l’imprecisione e il fare le cose a cazzo. 

Certo che questi team di ricerca pur di aver ragione, fanno la punta al battacchio dei passeri mescolando storia, superstizione e fantasie.


Comunque siete liberi di prendere appuntamenti e di fare qualche ulteriore debituccio per il prossimo futuro.

Il calendario di Xultun si estende per oltre 7.000 anni, superando di gran lunga il 21 dicembre 2012, la data della presunta fine del mondo.

Sapevatelo.

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