Queste le parole di Massi.
SAVIAL
La gno contrada gera Savial, son passao de là l' oltro geri
e 'l gno pensier el xe 'ndao indrio col tempo.
Apunto, veci ricordi. Una volta 'l gera la contrada più
popolagia de Gravo vecio, desso invesse la xe quasi
disabitagia: co' 'sti gno racunti vogio spiegave fati reali de
vita dei mamuli de Savial.
Géremo là duti co 'i mussi a picolon, sule scale del balaor
de l'amia Leta. Se gera intorno a l'ano 1940, géreno magri
magri, la buora fistieva a sento a l'ora, no veveno nianche' le
scarpe in pie, le braghe dute rote, ma co véveno un toco de
pan géreno duti cuntinti.
Oggi "Al Savial" certe volte si presenta così:
Le gno do scale aveva un seguito nelle bozze che massi teneva. Sparite. Ritrovarle e dar vita ad un diario postumo di massi a corroborare la proposta che tempo fa ho ventilato e che tramite il blog e la rete si potrebbe.
RispondiEliminasei stato anche troppo buono con la foto... sembra quasi che sia spazio libero
RispondiEliminaciao!
hai ragione Paolo, come si vede c'è una sola fila di tavolini, oggi ce n'erano tre file, e lo spazio di una bici per il passaggio delle persone.
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