20 ottobre, 2013

La Tabula Peutingeriana

Fin dall'antichità l'uomo ha sentito l'esigenza di tracciare percorsi sul territorio. 

A questa necessità, per ragioni militari e commerciali, Roma rispose compilando mappe del genere degli "itinerari", guide funzionali in forma espositiva o grafica contenenti elenchi di località e relative distanze su determinati percorsi.

La Tavola Peutingeriana è una carta che rappresenta il mondo conosciuto nell'età antica: vi manca l'estremo Occidente; tutto il resto fino alle foci del Gange è disegnato sopra una striscia di pergamena lunga m 6.83 e larga m 0.34. 
Il disegno risulta pertanto alquanto deformato, essendo la linea nord-sud ridotta rispetto a quella ovest-est.
 La carta vuol essere un sommario delle grandi strade dell'Impero romano, e delle stazioni situate lungo di esse come delle distanze che le separavano.
Le città sono segnate da piccole case o torri; quelle piú importanti da mura torrite. Roma, Costantinopoli e Antiochia sono distinte da un circolo che porta nel mezzo una figura la quale per Roma è incoronata.
La Tavola Peutingeriana ricevette il suo nome dal suo antico proprietario Konrad Peutinger di Augsburg, il quale l'aveva ricevuta dall'umanista Konrad Celtes di Vienna nel 1507.
Si ritiene che la Tavola Peutingeriana sia copia di altra piú antica.

Gli studiosi sono dell'avviso che l'originale sia da collocarsi nell'età imperiale: alcuni ne situano la composizione nel IV secolo d.C., altri nel III d.C., altri ancora nel II dopo Cristo. 
Sembra di notevole significato per stabilire la cronologia dell'opera il fatto che sulla Tavola Peutingeriana sono indicati egualmente templi pagani e cristiani. 
Le fonti usate dall'autore sono state, secondo certuni, la carta preparata ai tempi di Augusto da gli Itinerari imperiali; secondo altri le rappresentazioni greche del mondo antico.

La Tabula Peutingeriana appartiene al genere degli itineraria picta e rappresenta il più importante monumento cartografico dell'antichità. 

Scoperta alla fine del XV secolo la carta attualmente è conservata presso la Biblioteca Nazionale di Vienna. 

Realizzata per scopi pratici, la Tabula conteneva una grande quantità di informazioni utili a chi viaggiava: circa 100.000 km di strade tracciate, 3.000 indicazioni di luoghi, disegni relativi alla morfologia del territorio e alla popolazione, oltre a numerose raffigurazioni allegoriche.

Nell'immagine la parte che ci riguarda: la rappresentazione del segmento con l'Istria e Aquileia. 

Interessante notare che nè Grado nè Venezia compaiono in questa carta ma vi sono Concordia e Altino a conferma della datazione dell' originale.

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