25 novembre, 2013

Sospetti

Mi dispiace delle cose che si leggono sul giornale locale, mi dispiace per tanti motivi ma soprattutto perchè ne usciamo tutti con le ossa rotte.
Tutti noi siamo messi alla berlina, ma come si fa a stare zitti.
Il Sindaco è il nostro rappresentante, deve per forza essere al di sopra di ogni sospetto, di contraltare l' esercizio democratico obbliga la minoranza al controllo ed è giusto esercitarlo in maniera, magari occhiuta, corretta ma stringente.

Questo il tratto della dichiarazione di Libera che mi ha e dovrebbe impressionare tutti:

ci troviamo di fronte a diverse
prospettive dalle quali guardare
alla politica. Se per lei controllare
chi usa il denaro pubblico è
un “attacco personale”, vuol dire
che considera “personale”,
cioè cosa vostra, il denaro pubblico
e la cosa pubblica».

A questa tremenda ipotesi sono state opposte dichiarazioni di maniera e di appartenenza politica ma non fatti e giustificazioni inoppugnabili come doveroso trattandosi di cosa pubblica.
Non ci sono in ballo  grosse cifre, c'è in ballo un diverso modo di concepire la gestione della cosa pubblica.

Pericle in un suo famoso discorso diceva:
La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l’uno dell’altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo.
Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.

Io spero che la questione venga  chiarita in fretta e senza ulteriori e dannosi passaggi per la carta stampata, in fondo il nostro Agorà è pur sempre il Consiglio Comunale.





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