19 luglio, 2014

Comunicato stampa






Ricevo dagli amici del Comitato 

COMUNICATO STAMPA DEL COMITATO 
“QUELLI CHE….AMANO GRADO

Leggendo l’articolo apparso sul “IL PICCOLO” di data 13.7 c.m. siamo rimasti letteralmente allibiti dalle dichiarazioni del segretario del PD gradese sig.ra Giorgione.:
                             - “ A Grado serve una cabina di regia!”

Il comitato già un anno e mezzo, fa vista l’inerzia e la rassegnazione dilagante del nostro Paese, si è fatto promotore di un Progetto per il rilancio turistico della nostra Isola, sin da subito, proposto all’Amministrazione in carica, alle forze politiche locali, alla GIT,  alle categorie imprenditoriali gradesi, nessuna esclusa, alle varie Cooperative, Consorzi, Associazioni di Volontariato, scomodando persino il nostro Monsignore. Esso prevede un tavolo di lavoro (sia esso il TOP, una cabina di regia, un Comitato scientifico, va bene anche un tavolino da bar) dove analizzare, tutti assieme, la situazione economica – turistica gradese, individuare gli strumenti occorrenti per fermarne la caduta e dotarsi FINALMENTE di  “UN METODO DI LAVORO” ,condiviso e vincolante per tutti, a cui demandare qualsiasi attività di rilancio  della nostra economia. Senza di ciò qualsiasi iniziativa, anche encomiabile, è destinata al fallimento. Ecco, quindi, che spot come quelli proposti dalla sig.ra Giorgione, dalla sig.na Medeot, congiuntamente al Presidente della Provincia sig. Gherghetta (leggi Convegno Grado a 360°), al co-marketing del Consorzio Grado Turismo e della GIT sono non solo controproducenti, nell’immediato, per il tessuto commerciale gradese ma dannosi, oltre per l’immagine che viene proposta del nostro Paese, anche per lo sperpero delle poche risorse finanziarie disponibili dilapidate in spot inutili  e di nessun risultato economico concreto. Unico dato certo i soldi dei nostri clienti che se ne vanno verso altri lidi! 
La necessità di sanare un bilancio non può comportare un danno ulteriore all'azienda Grado mettendo in svendita il suo tessuto produttivo o la necessità di far cassa non autorizza a ripetere gli errori del passato perché bruciando il presente non può esserci futuro.
Dispiace constatare, sig.ra Giorgione e questo vale anche per la sig.na Medeot, come i vostri appelli e le trite e ritrite ovvietà arrivino sempre fuori tempo massimo e come, invece,  i nostri appelli al dialogo, al confronto, fatti anche a livello personale, siano rimasti inascoltati o, volutamente, boicottati dal suo partito. Da chi si propone di rappresentare Grado, la sua Comunità, i suoi problemi ci saremmo aspettati l’umiltà  di  ascoltare e, soprattutto, di sostenere convintamente, senza se e senza ma, quanto da noi proposto agli imprenditori, alla classe politica ed al suo partito in particolare, visto che è al governo di questa Regione
Sinora non ci risulta, infatti, che né Lei né il suo partito vi siate spesi in alcun modo per supportare il nostro progetto, anzi. Per amor del vero aggiungiamo che neanche l’attuale Amministrazione, ad eccezione del Sindaco, si è spesa per questo Progetto. A nulla, poi, sono servite le “punzecchiature” fatte sull’argomento all’Amministrazione in carica , in più di un Consiglio Comunale, dai rappresentanti di Liber@ e da Tirelli.
L’unica figura istituzionale a sostenere convintamente il ns. Progetto è Mons. Zorzin, il nostro Parroco che, guarda caso, proprio in occasione della festa dei Patroni di Grado ha esortato con forza la Comunità gradese a rilanciare quella che è la forza motrice di Grado: - il turismo balneare – curativo, unito ad un elemento imprescindibile:  la cultura, intesa, nel nostro caso, come tutela della nostra storia e della nostra identità.
Il richiamo, infine, fatto, nella stessa occasione, da Bonaldo, merita di essere considerato con attenzione; per troppo tempo, infatti, si è sottaciuto sulla “strisciante “ invasione dei negozi bengalesi. E’ un problema serio che non va sottovalutato. Monfalcone insegna! 


In conclusione a Grado tutto è concesso meno il fare l’unica cosa che porterebbe a risultati certi: “FARE SQUADRA!!!!” Chi si propone? Noi siamo qua, pronti a fare la nostra parte. 

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