19 agosto, 2014

Traffico estivo



L' altro ieri, domenica  per tanti, per me lavoro. 

Ore 18, traffico rallentato da una pacca di macchine, a lato la pista ciclabile. 

Un nonno in bicicletta con nipotina: una meraviglia di bambina con codini biondi e occhioni azzurri. 

Ho sorriso: guarda che momenti teneri ci sono ancora,in giro. 

Con l’auto, procedevo a passo d’uomo lungo la via che porta fuori paese. 

Sulla pista ciclabile a fianco, rivedo sopraggiungere velocemente nonno e nipotina. 

Ostia, come ci dava, il vecchietto. 

La colonna di auto si è mossa un po’ più velocemente. 

E’ stato proprio in quel momento che, senza guardare da nessuna parte, il nonno di punto in bianco e a pedalata fortissima ha abbandonato la ciclabile, buttandosi in mezzo alla strada dove stavo anche io. 

Ha tagliato la strada ad una Peugeot davanti a me. 

La Peugeot ha sterzato di colpo a sinistra, evitando per miracolo la bici nonchè una Punto che veniva in senso opposto. 

Io ho sterzato a destra, evitando Peugeot e Punto e anche un palo di delimitazione della strada. 

Quello dietro di me ha frenato alla diosanto, inchiodando a tre milllimetri da me, evitando Peuget, Punto, me e palo. 

Quello dietro ancora ha inchiodato ancor più forte e sterzato a destra, evitando Peugeot, Punto, me, palo e quello dietro di me. 
Per mero culo, nessuno s’è fatto male o ha subito danni. 

Siamo ripartiti, sbigottiti. 

Nel superare la bici del nonno, quella che stava alla guida della Peugeot ha rallentato, guardandolo. 

Il nonno ha fatto il gesto “cazzo vuoi?” e ha fatto segno di smammare. 

Quella della Peugeot gli ha suonato, ed ho suonato anche io. 

Ci siam beccati le bestemmie del nonno:- “andate a cagare, stronzi” -

, s’è udito benissimo,mentre rientrava nella ciclabile di punto in bianco, così come ne era uscito. 

La nipotina sgranava gli occhioni. 
Attonita. 

Avrei voluto il numero telefonico per chiamare i suoi genitori. 
Magari mi avrebbero mandato a fanculo anche loro,chissà. 

E' la "stagione" che bellezza!  

1 commento:

  1. Prima regola quando sono diventato padre: non fidarsi dei nonni. Ma non solo quelli dell'altra famiglia, anche dei propri! Puoi essere in forma e in gamba quanto vuoi, ma "te son vecio" e non sono figli tuoi. Bravo Ennio, un po' di imparzialità non guasta.

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