26 dicembre, 2014
Cognomi diversi a Grado
"nella foto alcuni dei primi Taliani a Grado"
Per dare un senso alla comparsa a Grado di cognomi non rigorosamente autoctoni bisogna andare indietro nel tempo e vedere un po il pregresso storico:
Nelle vecchie provincie austriache col nomignolo di Taliani si indicavano gli altri, quelli di oltre Isonzo.
A Grado -più conservatori - il confine con l' Italia era a Porto Buso, i Taliani erano e sono più genericamente gli altri (tutti i foresti), noi "graisani" siamo sempre qualcosa di diverso.
Nel 1915 spinti dall'evolversi dell'evento bellico giunsero a Grado un centinaio di marinai italiani provenienti dalle più disparate provincie, comandati dal Capitano Michelone.
Diversi di questi marinai, finita la guerra, si sposarono con ragazze gradesi dando vita a nuovi gruppi familiari con cognomi diversi da quelli usuali.
Altro effetto importante per Grado, con la loro presenza e permanenza sul territorio segnarono una linea di frattura tra il dualismo politico del tempo, contrassegnato sino ad allora dalla divisione Pro Austria e Pro Italia , delle famiglie abbienti gradesi che avevano governato il paese, portarono con la loro differente visione di vita e di cultura uno nuovo modo di intendere la partecipazione alla cosa pubblica che alla fine si rivelò per noi "poveriti" simile alla precedente, con l' esclusione decisionale e con continue "barufe" e cambiamenti di campo.
Iniziarono l' epopea del partitismo, tuttora in corso d' opera.
Ne seguirono molti altri e i figli di quei matrimoni sono ormai nonni e i loro nipoti residenti sull'Isola si sentono, giustamente, gradesi autentici ma non per questo, per i puri e duri, meno "Taliani".
Al Graisan ze un testa dura.
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