08 febbraio, 2015

Babissi


A Grado, 'sto posto che non si può allargare in quanto strozzato tra ponti e mare, che si stende lungo lungo la spiaggia con l' indolenza di una bella donna che si offre al Dio Turista,  succedono cose che voi "foresti" non conoscete.

Vista la stagione fredda i pochi bar che noi "autoctoni" frequentiamo sono affollati e frequentati dal volgo della più disparata provenienza.
Il volume delle voci è puntato su "ciacola col motor in moto" e per quanto tu voglia star tranquillo a goderti lo spritz fuori stagione non lo puoi fare perchè "vus o non vus" ti coinvolgono in conversazioni che vorresti evitare sic et simpliciter.

Dunque sono seduto tranquillo e solitario in un bar "de piassa" e per vicini ho vari personaggi locali:
marito e moglie sui sessant’anni, madre e figlia settantenne l’una, cinquantenne abbondante l’altra, contornate da altri, una bionda che potrebbe essere la figlia o la nipote dei marito-e-moglie, una mora che potrebbe essere la vicina di casa/cugina/amica della figlia o della madre.

Discutono animatamente senza badare a me,  con la foga indolente delle conversazioni da bar che partono dal generale e arrivano al personale, ed il personale è invariabilmente qualcosa di strano e tragico capitato sempre ad un cugino/amico carissimo. 

Per una volta saltano la fase malattie devastanti-incidenti mortali:  e passano direttamente alle disposizioni testamentarie in un misto di graisan e lingua, segno di distinzione:

«Ciò – dice la madre – perché bisogna sta tinti!  Mia cugina, per esempio, che la gera la tersa mugèr de so’ marì, quando al ze morto l' ha vùo un saco de problemi per avè  i soldi!»

«Perché se  gera  figi de primo leto - chiarisce il marito della moglie - bisogna che li divida in parti uguali…»

«Eh?, ma no zé miga giusto, i doveva divide metà a ela e dopo metà che resta ai figi…»

«No, – interviene la vicina di casa, forse amica - se i gera in comunion dei beni, tu pol falo, si no, no!»

La moglie del marito approva la mozione: «Sì, ma poi bisogna anche veghe da quanti ani che i gera stai sposai co la prima muger…»

E via, si apre un lungo e approfondito dibattito su divorzi, convivenze more uxorio, equiparazione fra figli legittimi e nati fuori dal matrimonio, assi ereditari, in cui ognuno dei presenti ha da citare precedenti a memoria e giurisprudenza a caso neanche fossero avvocati di grido ed esperti matrimonialisti.

Tu ascolti e mediti, mediti su quanti danni abbiano fatto al paese, per esempio, i programmi come Forum!

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