22 aprile, 2016

Il Candidato "Coso"


Questa incredibile e per certi versi sospetta discesa in campo politico locale del nostro valente Commissario, se  possibile, sta creando una confusione ancor più accentuata nel già confuso mondo del PD, stracciando prospettive, creando angoli e sfaccettature politici inconsueti e imprenscindibili.

Tutto  lecito naturalmente ma "cui prodest"?

Tutto fa pensare che i vertici regionali vogliano essere sicuri di vincere le amministrative a Grado per poter controllare così tutto il tessuto politico- economico con l' accoppiata Comune-Git, perchè una cosa del genere deve per forza essere appoggiata in alto loco,  ma resta pur sempre una  Cosa:
e si sa che:

Sempre coso mi fu quest'ermo coso,
e questa cosa, che da tanta cosa
dell'ultimo coso il coso cosa,
 e il cosar m'è dolce in questo coso.

Io dico che fanno i conti senza l' oste Graisan, e ci dobbiamo far sentire da Coso votando con decenza i nostri candidati con sberleffo al "foresto".

Quando il giullare si fa re la magia svanisce.
 Le stesse parole che dalla bocca del giullare
hanno il suono triste e allegro dello
sberleffo e del pernacchio, nella
bocca del re assumono quello perentorio
e arrogante dell’autorità .  D.Fo





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