02 giugno, 2016

La Magnifica Comunità di Grado- Comunicato


Questo comunicato mi mancava e l' aspettavo, è arrivato all' ultimo e lo pubblico.
Avverto che ho tagliato parti del comunicato per semplici motivi di spazi di lettura, non ho stravolto ne cambiato nulla delle parole scritte da Giovanni Matiussi, semplicemente ho ridotto quello che era un sermone a dimensioni umane.


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Comitato per l’Amministrazione Separata degli Usi Civici di Grado
“Magnifica Comunità di Grado”
   (Registrato Agenzia Entrate – Ufficio di Monfalcone, al n.ro 1013 dd. 29.04.2008)

Uso Civico:  patrimonio dei Graisani o bancomat  delle  Giunte  di  turno ?

Il  5 giugno, la maggioranza dei “Graisani” potrebbe finirla di farsi male da sola. 
Non rivotando, come ha votato, per i nanetti di ogni colore politico o senza colore politico. 
Credendo di votare per il proprio portafoglio mentre ha votato per il cemento. 
A nulla rilevando le velleità dell’ex Commissario prefettizio di correre come candidato Sindaco. Mentre ”l’Isola del Sole”  rischia il fondo della classifica balneare su entrambe le sponde dell’Adriatico. Avendo bisogno di tutto. Meno che di un ex Commissario, al timone. Ancorchè prefettizio. Ed ancorchè con le più sante intenzioni di cui, pare, sia lastricata l’autostrada per l’Inferno. Tra l’altro, non vediamo come potrebbe impedire ai nanetti di giocarsi le elezioni del 5 Giugno 2016 con i soliti due mazzi da poker. Uno per giustificare l’ingiustificabile. Vale a dire la trasformazione del tessuto urbano in carne da porco sino all’ultimo metro quadrato e ad oltre 42 m. di altezza. L’altro per fare altrettanto, se non peggio, fuori dal perimetro urbano in nome di un “nuovo modo di governare”: classico bidone elettorale per “Corcali” con la “fregola” di qualche piano in più. Bancomat a parte, ci sono dei pazzi che credono di essere Napoleone. Sono relativamente innocui. Altri pazzi considerano le proprietà collettive di Uso Civico carta straccia. Sono la manovalanza elettorale dei nanetti. A spese dell’ambiente, paesaggio, beni comuni, risparmio del suolo, vivibilità, immagine, occupazione. In altre parole, la modernità. Bellezze! Difatti, da quando manca un’opposizione a 360° in Consiglio comunale, la politica locale (si dice per ridere) è una politica di cemento. Pilotata dall’esterno in tutte le forme possibili sino alla lottizzazione immobiliare della Spiaggia e del Parco delle Rose: preteso capolavoro rinascimentale spacciato, con soldi pubblici, per “Polo Termale”. Bloccato, tra il fuggi-fuggi e/o l’ostilità dei supposti partiti, da due magnifici testardi della “Magnifica Comunità di Grado” pur soccombendo dopo 5 anni di battaglie legali in due successivi gradi giurisdizionali, di cui si dirà.
Dunque una NON politica. O appunto una politica da “Corcali”. Per una cementificazione illimitata. Rifiutata anche nel Burundi. I primi a rendersi conto della sua insostenibilità sono stati i palazzinari a fronte delle Terze Case invendute rimaste sul groppone. Il “Polo Termale” è dunque il tentativo di urbanizzare la Spiaggia  ed il Parco delle Rose, aree di altissima qualità ambientale. Perchè fanno gola al mercato. Non per allungare la “stagion”. Bellezze!  Dietro, non ci sono i soliti palazzinari, bensì la regia di lobby indipendenti da qualsiasi potere politico locale che anzi controllano dall’esterno. Magari con soldi pubblici. L’unico ostacolo è l’Uso Civico. Un osso duro per qualunque variante al piano regolatore. Qualora difeso fino in fondo dalla “Comunità”. Non per niente escluso dai programmi elettorali di tutte, o quasi tutte, le formazioni politiche con la scusa che non porta voti. In verità, perché blocca il cemento. E’ la politica con la testa sotto il “sabion” mentre un patrimonio da centinaia di milioni di €uro, giace abbandonato. Con quali garanzie ? Chiedetelo al P.D. - Partito Democratico - tanto democratico da saltare anche le Primarie.  Oltrechè  portavoce del “Polo Termale”. Mentre la tornata elettorale del 5 Giugno non appare priva di aspetti inquietanti. Intanto perchè la MAFIA, sempre molto attenta ai grossi affari immobiliari, non è poi tanto lontana. Bellezze!  Se è vero che nel FVG sono stati  sequestrati 47 beni immobili a presunti mafiosi. (Il Piccolo dd. 21/3/2016). E se è vero, come è vero, che Spiaggia e Parco delle Rose sono stati difesi soltanto dalla “Magnifica Comunità di Grado” con il solerte boicotaggio di certa stampa sempre che possa chiamarsi stampa.  
Il tutto, come si torna a ribadire, aggravato dalla mancanza di un’opposizione a 360°, cioè allargata all’Uso Civico. Una perdita di tempo scandalosa, addirittura carta per carta. Si sentenziava. Tacendo che aveva impedito di fare carne da porco del “picolo  nio”.
 E tacendo che avevano invece fatto carne da porco dell’Ospizio Marino. Ovviamente senza scandalose perdite di tempo essendo tutti in maggioranza come in Corea del Nord. Così, Bellezze, sono volati 28 milioni di €uro. Ovvero 56 miliardi delle vecchie Lire.

Spetta a “LIBERA” ed alla coalizione che la sostiene portarla politicamente avanti in queste elezioni essendosi già battuta contro le espansioni edilizie gratuite. In particolare contro l’iniquità di cementificare Val Cavarera e la pretesa di subordinare i beni ambientali alla logica del profitto immediato pena querele milionarie. In queste elezioni, non si è parlato dell’Uso Civico su cui manca qualsiasi informazione per impedire ai “Graisani” di riconoscersi in ciò che hanno in Comune.  La direttiva  europea  Bolkestein 2006/123/CE, prevede la fine della  proroga delle concessioni demaniali con il rischio che arenili, specchi d’acqua, approdi, cabine, bar, ristoranti etc. vengano dichiarati fuori legge. Con la possibilità a qualunque cittadino europeo di partecipare alla gara per l’assegnazione delle concessioni demaniali. 
Questi esiti travolgenti saranno fermati dal Diritto di Uso Civico giuridicamente prevalente, in loco, rispetto alla Direttiva Europea. 
Ovviamente senza il permesso dei nanetti.
                                                          IL  SEGRETARIO

                                                     (Giovanni  Mattiussi)
31 maggio 2016

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