01 dicembre, 2016

La Canonica Abbandonata
























Foto del vecchio giardino con antica fontana (sparita anche lei) e l' edificio della canonica

Lo    stile di Raffaele Lisco di porre con durezza i problemi non sempre mi trova d'accordo, rispetto i suoi punti di vista ma non mi piace il metodo di esposizione, comunque ad majora.

Oggi però ha pubblicato un post che condivido in toto e mi riprometto di approfondire.

La Canonica è veramente abbandonata ed è veramente la dimostrazione dell' inefficienza della struttura pubblica.
Spero che la nuova Amministrazione lo prenda come stimolo a fare meglio dei predecessori, sono là per questo motivo, è bene che lo ricordino.

Questo il post di Raffaele:

 Raffaele Lisco.
Non si può rimanere indifferenti di fronte all’ennesimo esempio d’immobilismo Istituzionale. L’immobile posto in pieno centro di Grado, ex Canonica, di proprietà del Comune, versa in condizioni inaccettabili da anni. Qualcuno pensa di risolvere il problema?
C’era una volta (e c’è ancora) la ex Canonica di Grado. La palazzina a due piani posta all’angolo tra piazza Biagio Marin e Campo Patriarca Elia, era il luogo dove Monsignor Fain (prima) e Zorzin (dopo), ricevevano i parrocchiani dell’isola. Immobile di proprietà della Curia.
A un certo punto, qualcuno s’inventa la possibilità di fare uno scambio d’immobili e propone di “regalare” il palazzo di via Gradenigo dove risiedeva la Fides Intrepida(proprietà del Comune), costruzione che conteneva nel suo retro il celeberrimo Cine Razzo, cinema all’aperto dove gli “anziani” come il sottoscritto, andavano da ragazzini ad amoreggiare (completamente indifferenti al tipo di proiezione proposta), con la sopradetta Canonica.
Immediatamente, la palazzina di via Gradenigo (diventata della Curia), passa sotto le cure di un restauro che la trasforma (in poco tempo) nel bell’immobile odierno, a parte l’eliminazione del cinema per far spazio a un pseudo cortile adibito a parcheggio privato
Al contrario, l’ex Canonica, passata sotto le “amorevoli” cure dell’amministrazionedell’epoca, invece di essere ricondizionata e trasformata in Museo, dopo una rapida “romanella” ristrutturante, passa nel completo dimenticatoio per TUTTE le amministrazioni Comunali che ne sono conseguite.
Due semplicissimi piani, nel cuore del Centro Storico di Grado, luogo d’intersezione tra la via che porta al Sagrato della Basilica e la piazza principale dell’isola, lasciati andare in maloraorrido biglietto da visita per chiunque venga in visita nella nostra località turistica. La dimostrazione palese di quanto si possa essere inutili una volta messi a “comandare”.
Basterebbero poche decine di migliaia di euro (pubblici), oppure, l’affidamento a un privato (…), per completare quella ristrutturazione iniziata mille mila anni fa e mai portata a termine da sindaci troppo impegnati a cercare di rimanere nella Storia locale(e ci sono riusciti…), per risolvere una discrasia elementare.
Questo (e non solo), avrei cercato di attuare, se – invece dei “diversi” – avessero vinto le elezioni la mia candidata tascabile e il suo “tutore” de TavagnàcOperazioni semplicisoluzioni di alto valore visivomigliorie facilmente bancabili e immediate. Naturalmente, a valle di questa denuncia, già pregusto la serie infinita di pietose “giustificazioni” che, attraverso il buon Fabris (ass. ai LL.PP. – ndr), il Coordinamento Civico adotterà come “risposta”. Di certo, uscirà qualche impedimento “europeo”, il solito, scontato e inascoltabile “…no se pòl…”.
Adesso c’è il FaraoneCapo Assoluto dei “diversi”Podestà dei Civici. Chissà se sarà capace di rendere fruibile l’ex Canonica, in tempi brevi, oppure dovremo aspettare che “…telefoni dove deve telefonare…” per poterci togliere dallo sguardo quel rifugio per pantegane che è oggi l’immobile che appartiene a tutta la Comunità.
Vorrei lanciare un appello ai gradesi, da questo Blog, con l’auspicio che le associazioni, gl’imprenditori, le categorie economiche e i semplici cittadini, si facciano sentiredall’amministrazione in carica, magari, distraendo fondi dalle sciocchezze già ascoltate durante la previsione di bilancio e destinando qualche euro alla completa ristrutturazione dell’ex Canonica.
Possiamo benissimo fare a meno (per il momento) di inutili tettoie per esistenti campi da bocce, non è una priorità lo sperperare decine di migliaia di euro per incomprensibiliPiani Antenne, ne, tantomenoSiti Internet per dummies,…Faraonici piani di sviluppoche, tanto, non vedranno MAI la luce.
Proviamo a migliorare quanto ci sfugge da sotto gli occhi, non solo i nostri ma quelli di tutto il mondo che passa davanti a quella porcheria edilizia denominata ex Canonica.
Sono le “piccole” cose che rendono grandi i sindaci.
Soprattutto quelli “scarsi”…

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