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31 gennaio, 2017

Al Rito del "Toco"



Torno  al tempo del   "Quando le regole erano una cosa seria e non occorreva scriverle perché venissero rispettate".
Per me è importante fissare il ricordo di un tipo di pesca che tutte le famiglie lagunari praticavano ed era determinante per la povera economia dei Casoneri,


La Seragia.

In Laguna le zone di pesca dedicate alle Seragie erano moltissime visto, però, che la produttività dei luoghi  adatti era molto diversa,  ogni anno tali luoghi venivano assegnati con un sistema semplice ma ferreo al contempo perché le zone per le seragie erano di tutti e di nessuno. 

La tradizione vuole che ogni anno venissero assegnate col rito del toco. 
Una curiosità potevano partecipare solo i maschi alla gara del "toco" anche se non adulti.
Il palo di riconoscimento era detto "cana ingrissolagia" e indicava il capofamiglia vincente per il primo turno di calo della "seragia", diritto che durava un solo giorno poi via via a turno potevano calare gli altri secondo una scaletta stabilita il giorno del "toco".


I pescatori si riunivano in un casone, solitamente quel dei Biviacqua in mezzo al Fondao perché era centrale e le distanze erano più o meno pari per tutti (per capire meglio è  la mota occupata attualmente da Vitige Gaddiil sabato al levar del sole, il gioco lo dirigeva il più anziano. 

Tutti insieme, come nel gioco de la morra, esprimono con la mano i punti de la conta

Si cominciava a contare dal più vecchio, il fortunato prescelto sceglieva la seragia che riteneva nel punto migliore e così via sino ad assegnarle tutte. 

Per eventuali contrasti sulla pesca, molto rari, i pescatori nominavano un giudice di pace i cui giudizi erano inappellabili. 

Son fantastici i nomi antichi e dimenticati dai più dei luoghi deputati alla Seragia sembrano poesia o un rosario:


fratarin, la montà. la mantela, le spisse, la culassa de canal, la spiasa de l'albero, la velma, canaleto, la palona, l'oro del canaleto, l'isola longa, la ponta del tratagno, al sibaro, la tragio, le cree, al dosso, al balo de le ostreghe, la caseta, la velma de fora, al balo dei corcali, le pierisele, l'oro longo, le oche, i sibuli, l'oro de le vache, la bacia, la sabionera, al balo del campanil, al siego, la granchiusa, la velma dei cani, al tron, la ponta de la silisa, la chiusa mata, al batocio, i bareli.... 


Ovviamente tutto questo non c'è più, la pesca in laguna non si pratica più in maniera intensiva e tutto scade a ricordo del passato con un velo di malinconia che si stende. 
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