11 settembre, 2017

Settembre e gabbiani


Giorni di scirocco  che pesano come il piombo.

Lo scirocco uno lo sente prima di alzarsi, a letto con gli occhi chiusi: le cose si fanno più pesanti, specialmente il corpo, e ogni cosa costa fatica doppia, specialmente pensare.

Così, mentre non si pensa a niente e ci si muove pianissimo – anche il tempo funziona molto lentamente, quando è scirocco,  i giorni possono durare settimane intere 

Settembre, il blu del mare si stinge dall' azzurro al grigio, perché tutto a settembre è più dolce e sfumato, ma in Paese l' aria è frizzantina, parole lente e a mezzavoce circolano, c'è voglia di muoversi.

"corcali" si stanno risvegliando dal lungo sonno estivo.

I "corcali" si stanno riprendendo la spiaggia. È come se lo sentissero che la stagione sta finendo. 

Piano piano, planano, prima da soli, poi in gruppo, e passeggiano sempre più sicuri fra gli asciugamani in spiaggia che diventano radi. 

Camminano lenti come se fossero un comitato di valutazione, alle volte mandano gridi acuti per richiamare qualcuno. 

Sono lì a sorvegliare che gli umani invasori se ne vadano presto, senza lasciare tracce, perché il loro tempo è finito, e la sabbia deve tornare al mare ed a loro, che sono i legittimi proprietari.

In sottofondo l’eco di onde pesanti che arrivano sempre più vicine, sulla battigia.


E i "corcali" guardano, e controllano, con negli occhi una velata disapprovazione per tutto questo affannarsi di noi stupidi umani.  

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