29 novembre, 2017

Lettura de "L' Aviso"


"Cussì al Comandaor al son de la tromba al monteva su la piera del bando rente al stendardo del Comun e lezeva l' Aviso".

Piano piano la tradizione veneta dell' "Aviso Publico" letto da un alto funzionario,  venuta dai Patriarchi, Dogi e Conti, venne sostituita da un messo comunale che magari con meno dignità ma con sicuri minori costi leggeva "L' Aviso" passando da Calle in Calle e fermandosi sulle Piazze rullando su un tamburello che sostituiva la tromba per richiamare l' attenzione dei cittadini gradesi.

E' proseguita sino agli anni '30 la tradizione del banditore che annunciava gli Avvisi Pubblici.

L'ultimo di questi banditori fu  Zef del Tamburo - Giuseppe Bepo Gereon de Belveder -, che girando per le calli con un tamburello e un codazzo di bambini urlava (letteralmente) gli annunci deComandaor , come nuove disposizioni, modifiche ai Regolamenti Comunali o semplici richieste pubbliche.

"Vi averto!...
E' stato perduto un bracioleto de oro
in vial!
Cu che lo ha catao, che lo porti
in Corpo de Guardia
che i sarà dao la mancia!..."

Pare di vederlo, piccolo, con un berretto sformato con il frontino e occhiali scuri a ripararsi dal sole, ogni tanto si arrabbiava con i bambini che lo prendevano in giro, ma sapeva che non avrebbero smesso ma solo allontanati un poco. 

Nella foto Zef circondato da bambini graisani e contornato da turisti divertiti. 

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