14 ottobre, 2018

Un giorno non può essere speciale per sempre


In un mondo che vive di sensazionalismi di catastrofismi, di brutalità da sbatterti in faccia, qualche volta si ha bisogno di cose banali, quiete, normali insomma.
Noi tutti trascuriamo l' importanza della normalità.

Sarebbe bello alzarsi la mattina, aprire il giornale e sorseggiando un caffè e leggere solo notizie che fanno piacere. 

Che ne so, roba così:

Inventata lavatrice che lava, asciuga, stira, indossa e rimette in lavatrice
Il tutto senza che ci sia bisogno di sposarla.
Rilassarsi, chiudere gli occhi  trovare una buona posizione sulla sedia o sul cuscino, sentire i piedi sul pavimento   abbassare le spalle, rilassare braccia, mani, gambe.
Distendersi.
Concentrarsi sul  respiro.
Osservarlo. 

Se è veloce, rallentarne il ritmo. 
Inspirare consapevolmente, espirare consapevolmente. 

Riempire i polmoni d'aria. 
Sentire il benessere provocato dall'aria nel nostro corpo, la dolcezza del movimento dell’aria che entra ed esce dal nostro corpo. 
Il ventre si gonfia leggermente, i pensieri si calmano, un piacere sottile ti invade.


Non tutti i giorni, non sempre, solo una volta ogni tanto, perché indignarsi è bello, ma dopo un po’ stufa.


Riscoprire l’importanza dei giorni che sembrano normali, ma che uno dopo l’altro fondano nel profondo la tua vita. 
Perché ciò che è speciale, ciò che è eccezionale, è effimero: 


un giorno non può essere speciale per sempre.

Nessun commento:

Posta un commento