08 febbraio, 2021

Arciducale


Il primo dei regnanti d'Austria a presentarsi a Grado fu l'arciduca Carlo Ludovico d'Asburgo nel lontano 1873, provenendo da Aquileia che cominciava a restituire dal sottosuolo i tesori romani e aveva destato l'attenzione delle teste coronate di mezza Europa creando così,anche per la nostra Isola, interesse e curiosità.


Nel 1885 arrivò a Grado, proprio dopo un terribile fortunale che distrusse quasi tutti i campi coltivati e fece diverse vittime tra i pescatori impegnati in mare, l'Arciduca Alberto d'Asburgo che informato della cosa fece una donazione per le famiglie toccate dall'evento.


Nello stesso anno arrivò in pompa magna l'Arciduchessa Stefania a bordo del vapore "Fantasia" imbarcandosi dal molo di Belvedere .


L'arrivo dei coronati ospiti, ogni volta suscitava l'entusiasmo della gente ben poco abituata a vedere gente di così alto lignaggio e squisito comportamento.


Insomma da quei di: vemo scuminsiao a piegasse in do a ogni vista de foresto ben vistio (in foto), me par de vighili co i oci dei nostri veci e fantulini del tempo i varà parso de veghe alieni, l'efeto ne ze restao fin incuo,Oggi voglio parlare di questa cosa in cui siamo dentro adesso, ossia internet e dei mezzi di marketing che si usano per attirare il popolo del Web. Si sa che su internet esistono dei bandieroni pubblicitari colorati e lampeggianti. Si chiamano banner . Insomma, voi state leggendo un sito che vi piace o guardando qualcosa, delle foto per esempio, e sopra o di fianco, c’è questo cartellone animato che si agita come un ossesso nel tentativo disperato di attirare la vostra attenzione. A voi di lui non frega niente, lo vedete


solo con la coda dell’occhio. Però un pochino tutto quel dimenarsi vi da fastidio. Si dice che nell’ultimo anno, nessuno al mondo sia stato talmente fesso da cliccare su uno di codesti banner, per cui non si sa cosa succeda dopo. Comunque, nonostante tutto, c'è qualcuno che ci marcia più che bene.


Un altro fastidioso oggetto pubblicitario è il pop up. Già il nome è da scemo. Viene dall’inglese: to pop up, comparire all’improvviso, insomma, rompere le palle. Il pop up è quel coso che fiorisce in mezzo alla pagina senza neppure avvisare, per impedirci di consultarla. In alto ha un bottoncino piccolo piccolo con scritto ‘chiudi’: esso rappresenta l’unico modo per disintegrare il pop up. Peraltro spesso il pulsante 'chiudi' non funziona, o finge di non saper funzionare. Fortunatamente, il pop up risulta quasi in estinzione. Ci sono infatti altre forme pubblicitarie, meno invasive ma altrettanto insinuanti.


Ad esempio: tu stai leggendo la ricetta della pizza margherita, oppure stai solo cercando una ricetta della pizza margherita. Bene. Il sito – astuto come una volpe – capisce che sei interessato a un argomento specifico, e che quindi sarebbe meglio offrirti una promozione pubblicitaria mirata: allora indaga la semantica del caso e a corredodella lettura ti propaganda indirizzi di pizzerie.

 

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