02 aprile, 2021

LA DIGA E LA SALUTE

Si tratta di piante assai singolari, sia per aspetto che per la capacità di adattamento ad un ambiente inospitale per la maggior parte delle altre piante, come quello delle zone litoranee o lagunari in cui il terreno è intriso di acqua salata e periodicamente viene da questa sommerso. Morfologicamente assai simili tra loro, il genere Salicornia, è costituito da piante tutte annuali erbacee che differiscono per il portamento, le dimensioni dei fiori e per il numero cromosomico; il genere Arthrocnemum comprende piante a ciclo biologico perenne e lignificate alla base; il genere Sarcocornia è affine ai primi due. L’individuazione delle specie, data la scarsità e la variabilità dei caratteri differenziali, non è sempre facile: si richiede un attento esame di più esemplari freschi (con l’essiccazione, i caratteri diagnostici si alterano profondamente). Come dice il nome, le salicornie contengono molti sali tra i quali quelli di iodio e di bromo; per questo i loro succhi avrebbero le proprietà di fornire iodio agli ipotiroidei e di avere un effetto calmante. Contengono vitamina C e la loro attività antiscorbutica era conosciuta dai Vichinghi che le portavano con sé nelle loro lunghe navigazioni. Il succo calma il dolore delle punture d’insetti e ha azione deodorante sulla pelle dei piedi.La ‘diga’ è nata come una struttura in legno, una sorta di palizzata conficcata nell’argilla, costruita dalla Repubblica Veneta a metà del 700, a protezione della città vecchia del castrum?

Nonostante l’antica città fosse stata rialzata di 1 metro, il mare allagava periodicamente le calli e le piazze del castrum. Presto fu sostituita da un argine in pietra, costruito durante la dominazione Francese, fino ad arrivare al 1885, anno in cui gli austriaci (Grado allora faceva parte dell’Impero Austro Ungarico) costruirono l’attuale basamento a dorso d’asino della passeggiata, a cui seguirono ulteriori modifiche.

Solo nel 1934, fu completata la passeggiata fino alla zona dell’odierna spiaggia Costa Azzurra. Per fare questo, si dovettero deviare le acque del canale che congiungevano il porto di Grado, al mare aperto (situato nella zona dell’attuale Auditorium Biagio Marin) fino a raggiungere alcuni dossi della laguna.

Negli anni venne trasformata e modificata e dal secondo dopoguerra venne adattata a passeggiata a mare.    una camminata di 1 ora con il contornarsi del mare le parole del mare sul limitare di piccolerondini  con aliti di spuma.troppo bello e a gratis.

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