21 maggio, 2021

la gradese










GRADO Ricordare la

Gradese attraverso uno

dei personaggi più importanti

della storia della società

per la valenza didattica

dei suoi insegnamenti

di gioco e di vita verso

i più piccoli. È quanto ha

deciso la dirigenza lagunare

presieduta da Angelo

Marin incentrando la

rievocazione dei 60 anni

di vita della gloriosa

squadra rossoscudata (è

nata nel 1950 a seguito

della fusione di due squadre

amatoriali) nel ricordare

“Massi Tachèlo” ossia

Massimiliano Cicogna.

Sarà, infatti, un quadrangolare

tra i pulcini

delle migliori squadre

della regione e la formazione

locale a dar vita al

“Memorial Massi Tachèlo”.

Sono pure previsti

una mostra fotografica

e la proiezione di video

storici.

Il torneo e i semplici

ma significati festeggiamenti

sono previsti domenica

prossima. Quest’anno

la Gradese gioca in seconda

categoria. È da sola

al comando del girone

ma a seguirla da vicino

vi sono alcune quotate

formazioni. Fra queste il

Moraro che proprio domenica

giocherà alla

Schiusa.

Sarà una giornata di festa

per ricordare le grandi

avventure, gli incredibili

successi che hanno

portato la Gradese a giocare

addirittura in Serie

D. Per far capire quanto

la formazione lagunare

sia nei cuori della gente

del luogo basta vedere la

foto del campionato

1973-1974 con la tribuna

della Schiusa gremita.

Quell’anno i rossoscudati

non solo si aggiudicarono

il proprio girone di

Prima categoria ma conquistarono

anche, battendo

il Maniago, il titolo regionale

di categoria. Nella

storia della società vi

sono racconti, leggende,

ricordi e avvenimenti, diciamo

così, poco esaltanti.

Un tempo al seguito

della Gradese c’erano

sempre centinaia se non

migliaia di persone. Basta

forse ricordare lo spareggio

promozione con la

Gemonese, anche questo

vinto dai gradesi, disputato

a Palmanova dinnanzi

a 2mila spettatori. Per

certe trasferte al seguito

dei lagunari c’erano fino

a sei corriere di tifosi. Allora

c’erano i derby, quelli

veri, sentiti pieni di

sfottò e di “azioni sceniche”.

Con l’Aquileia in

particolar modo ma anche

con Cervignano, Terzo,

Fiumicello, Gonars,

San Giorgio. Poi sono arrivati

quelli col Pieris e

altre località bisiache.

La Gradese compie sessant’anni

ma ben prima

l’Isola ha avuto delle

squadre come la Pro Grado,

la Libertas Grado con

presidente Gerolamo Rodenigo,

l’Unione sportiva

Gradese, la Gradese Calcio

e oggi l’Associazione

sportiva Gradese calcio.

Senza contare in tempi

più recenti il Grado calcio

e il Centro giovanile

operaio Gradese. E quanti

calciatori lagunari hanno

calcato le scene nazionali

e anche internazionali.

Ricordare Mario David

che ha persino disputato

con la maglia della nazionale

italiana il campionato

del mondo in Cile significa

partire dall’apice

ma non si possono non

menzionare Andrea Tessarin

che giocò nel Genoa

e fece anche un provino

con la Juventus. E

poi Aredio Gimona, i Raise,

Nino Marin, Nico Mazzolini

per arrivare a Marzio

Lugnan che ha giocato

con l’Atalanta.

Domenica, dunque, i festeggiamenti.

Alle 9 ci sarà

il via al “Memorial

Massi Tachèlo”. Prima

della partita fra Gradese

e Moraro all’interno del

chiosco-bar si potrà visitare

la mostra storica e

assistere alla proiezione

di un filmato storico,

quindi verso le 17 commenti

e moviola sulla gara,

premiazioni dei pulcini

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