02 maggio, 2021

TIMAVO

Sempre più frequentemente sentiamo dire che l’acqua sarà il petrolio del futuro, che il valore dell’acqua supererà tra non molto quello dell’oro nero, che l’acqua potabile sarà un bene raro e che diventerà preziosa merce di scambio.


Al di là delle parole, è ormai certo che è necessario avviare azioni concrete per salvaguardare il patrimonio idrico. Le azioni devono essere fondate su solide conoscenze e la Regione del Veneto ha, in questo ambito, promosso da tempo molteplici iniziative, anche a livello comunitario, i cui risultati si concretizzano in studi di carattere generale e particolare e in una conside- revole mole di dati indispensabili per la pianificazione, sia a livello locale che regionale.


Nel presente volume sono raccolte le informazioni sulle sorgenti in area montana utilizzate per la redazione del Piano di Tutela delle Acque della Regione del Veneto: uno strumento di programmazione che definisce le strategie volte alla protezione e alla corretta gestione delle acque e al mi glioramento della qualità dei corpi idrici, che sole possono rendere possibile bile il conseguimento degli obiettivi, spesso assai ambiziosi, previsti dalla normativa comunitaria e nazionale.La riserva d’acqua sotterranea del territorio veneto rappresenta un patri- monio prezioso, tra i più importanti a livello comunitario.


Intensamente sfruttate da secoli per scopi potabili ed agricoli, le acque sotterranee hanno assunto sempre maggiore importanza anche nel settore industriale ed hanno avuto un ruolo essenziale nello sviluppo socio-econo- mico della nostra regione. Le sorgenti montane in particolare, importanti spie della circolazione sotterranea, per l’ottima qualità e la disponibilità rappresentano una risorsa strategica per vaste aree del territorio regionale.


L’acqua sotterranea che non aora naturalmente, in parte è sfruttata me- diante la realizzazione di pozzi e gallerie, in parte continua il proprio per- corso ricaricando gli acquiferi di pianura.


Non va dimenticato tuttavia che in molti casi le attività antropiche hanno determinato nelle acque sotterranee notevoli squilibri quantitativi e qua- litativi e che per il futuro è assolutamente necessaria una pianificazione ed una tutela attenta ed accurata.


Negli ultimi decenni molti studi scientifici hanno consentito di approfon- dire l’idrogeologia regionale, soprattutto quella relativa alle aree di pianura, maggiormente abitate ed antropizzate, in la cui risorsa idrica sotterranea è maggiormente sfruttata.


Mancava però, nel contesto regionale, un censimento delle sorgenti mon- tane, pedemontane e collinari, realizzato in maniera omogenea sull’intero territorio.


Con la pubblicazione dell’atlante delle sorgenti montane del Veneto, rea lizzata nell’ambito del progetto SAMPAS, la Regione Veneto  hanno voluto fornire una prima risposta organica a tale esigenza, nell’am- bito di un percorso più generale, che mira ad accrescere le informazioni relative alle acque sotterranee, a supporto di un corretto utilizzo ed una adeguata protezione di questa preziosa risorsa.

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