11 febbraio, 2023

il nonno. PIETRO ZULIANI

Un destino feroce ha coinvolto la nostra gente con la prima guerra Mondiale.

I nostri vecchi, gente veneta da sempre, si son trovati messi in mezzo a questioni più grandi di loro, prima conquistati dai francesi poi conquistati dagli austriaci senza combattere e senza saperlo.


ERano Marinai e pescatori che si accontentavano di sopravvivere ma essendo gente di confine per uno strano destino  tanti nostri nonni, sono stati considerati contemporaneamente traditori (dalla parte austriaca) ed eroi (dalla parte italiana) evidenziando ancorpiù lo strazio irrisolto del confine.



'Gnò Nono Piero Zuliani  marinaio di I Classe austriaco durante la prima guerra mondiale era in Cina, prigioniero.


Era tornato a Grado dopo 8 anni, lui, imbarcato come marinaio di I Classe con la marina austriaca appena ventenne nel 1912 con la nave da guerra a.u. "Kaiserin Elisabeth" in missione nei mari della Cina.

La nave  dopo aver combattuto fieramente a fianco dell' alleato tedesco  si autoaffondò e l' equipaggio fu imprigionato dai giapponesi nel 1914,  successivamente si fece il resto della guerra in campo di prigionia in Giappone.



Nella fase finale della guerra l'avevano fotografato, serio con i baffi spioventi, con quella bandiera Italiana alle spalle tenuta da un compagno.

Tornò a casa nel 1920 con la divisa del' esercito italiano a cui aveva giurato fedeltà, come irredento, per poter essere rimpatriato.


Io l' ho conosciuto poco, era un uomo chiuso attorniato da una nidiata di figli (quindici) a cui si sono aggiungiunti i nipoti con il passar del tempo e spartiva i sui rari sorrisi con moderazione con tutti.


Non ti dava soddisfazione, non ti raccontava niente, lui che avrebbe potuto stupirci con il suo passato, zitto.

 

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