01 maggio, 2023

FEMENE DELLE CAPELUNGHE


 Ieri sera a Grado c'è stata la presentazione di un documento regionale che regola:

 "I Mestieri della Pesca nella Laguna di Grado e Marano: 

criteri e modalità di esercizio dell' attività di pesca professionale".

Uno strumento che disciplina l' utilizzo degli strumenti di pesca e raccolta professionale in Laguna di Grado e Marano.


Uno strumento che fotografa e disciplina anche lo sforzo di pesca compatibile nella varie zone divise tra le comunità lagunari.

Un grosso lavoro statistico delle situazioni esistenti e delle attrezzature usate, che sono simili.


Naturalmente non è prevista  nè disciplinata la presenza di amatori, che vengono rimandati ai singoli regolamenti comunali di competenza, ci sarà sicuramente da aspettarsi un inasprimento delle presenze e dei quantitativi asportabili dall' ambiente.

Per quanto riguarda la pesca sportiva in mare le notizie al riguardo non sono buonissime:

oltre alla proibizione della raccolta manuale a riva, quasi sicuramente i permessi richiesti e concessi gratuitamente si trasformeranno in permessi a pagamento e, a quanto si vocifera, non proprio leggero.


Eppure noi a Grado siamo cresciuti con il lavoro, 

"De le femene de le capelonghe" 

da la Mugia, sui Dossi de l'Oro, dal Tragio de Anfora

Le Bianchine, le Pititele, le Ciode le Balanse le Pelote le Farinele le Trotole, le Bele, le Zuliani, le Dotore e tante altre. 

Con le batele cò i tricicli, a pie con ogni tempo, infermabili. 


Erano e sono il simbolo di Grado della capacità di sacrificio e dedizione alla famiglia. 




Ora con queste nuove regole non potrebbero più fare quello che hanno fatto con dolore e sacrificio, sembrano una fotografia fissa nel tempo, senza possibilità di evolvere, un sedimento solidificato.






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