23 novembre, 2006
novo comandaor
Bhe, bisogna girare proprio molto per sentire le notizie più piccanti sulle elezioni di primavera.
Non è facile poi, in questa fase, capire ciò che è vero da quello che serve da paravento.
Ma ad ascoltare bene si può dedurre che ci sia un' Unione detta e da farsi che propone con la benedizione di R.C.
un nome importante da spendere, per ora lo identifico come A.D., qualche traccia può darla il fatto che sia stato un funzionario
comunale ( aridaie ) e dovrebbe fare il guardiano dei conti: Si è sentito e sussurrato che questa Amministrazione abbia impegnato le risorse comunali (perfettamente legale) per i prossimi dieci anni.
La riunione in cui si è proposta questa linea d' azione è avvenuta martedì.
A dir la verità una grande delusione: presenti i soliti noti, ex trombati, ex frustrati; insomma sempre quelli.
Grande attenzione per le proprie piccole cose con un unico obiettivo colpire in qualche modo chi esce dal Comune.
E vabbè ci attenderà un periodo curioso che secondo me dopo tante riunioni ad alto livello partorirà il solito piccolo topolino.
Seguirò con grande attenzione e curiosità.
12 novembre, 2006
commento
Sussurri delle cube
Il nostro appassionato amico ha aperto una finestra di discussione importante: la rapidità della proposizione del piano da parte del Comune, l' ansia di ottenere il consenso rapidamente e radicalmente da parte di tutti (si sussurra tra le cube che non sia vero che le associazioni maggiormente interessate siano daccordo con l'Amministrazione e ci siano state riunioni per stabilire una linea d' azione comune) è sospetta quanto meno.
Io mi limito a citare un' ostacolo, se pur non insuperabile, che osteggia formalmente un progetto del genere:
Regolamento comunale per la concessione di mote e casoni in Laguna. cito per intero l'art. 11 " E' fatto divieto al concessionario di subconcedere a qualsiasi titolo il bene avuto in concessione o di mutare la destinazione d'uso. E' altresì vietata l'utilizzazione o la fruizione anche temporanea del bene a persone estraee senza la presenza del titolare" Il rischio che corre il concessionario è sancito dall' art. 13 che prevede la revoca del beneficio.
Albergo diffuso
Sussurri delle cube
Vi riporto una lettera scritta da un gradese che ben si sposa con l'argomento del blog.
Il progetto promosso dal Comune distruggerebbe la laguna di Grado «L'albergo diffuso! non deve passare»
Il tempo passa. E per rendersi conto di come il tempo Sia passato a Grado in quanto a spirito CiVICO, vale la pena di raccontare e meditare su due episodi di vita sociale isolana molto lontani uno dall'altro e riguardanti il bene incommensurabile della laguna. Circa trentacique anm fa era trapelata la notizia che ci sarebbe stata una concessione per fare una «piantumazione di latifogli» nel territorio lagunare gradese. Ciò era bastato a sollevare un putifeno: la nostra laguna non si tocca! Questa era stata la parola d'ordine per tutti. Iniziarono subito le riflessioni dentro i partiti di allora, ci furono vere e proprie decisissime prese di posizione contrarie da parte di cittadini e di giovani, specialmente del sodalizio degli studenti universitari. Il consiglio comunale non avallò quella prospettiva Imprenditoriale e tutto finì lì. La laguna rimase mtonsa e il paese tirò un sospiro di sollievo, ritenendo giustamente che ogni intervento sul delicatissimo ambiente lagunare si può sapere come incomincia, ma non è certo possibile prevederne gli sviluppi futuri. Oggi non c'è stata nessuna indiscrezione, ma da vari articoli pubblicati in bella evidenza si viene a sapere che la nuova prospettiva imprenditoriale con oggetto la nostra laguna è addirittura turistico-alberghiera, quindi molto meno soft del tentativo precedente. Ciò significa, ovviamente, quanto meno lavori edili, smaltimento rifiuti e acque reflue, servizi igienici, condotti fognari, fosse biologiche, rifornimenti, motoscafi su e giu per canali e canaletti, esercizi di vendita prima necessità e di ristoro, piste ciclabili, sentierini sugli argini, raccolta mitili e fiuri de tapo, utilizzo delle
spiagge vergini del Banco d'Orio. In sintesi si potrebbe dunque intravedere forse una sorta di urbanizzazione. Stavolta non è una società privata a farsi avanti ma che, fidando pare anche su un congruo contributo regionale, sarebbe il Comune stesso a promuovere questa impresa, realizzandola attraverso un albergo «orrizzontale», appunto nel comprensorio del nostro prezioso ambiente naturalistico, che è di tutti, riconosciuto anche come sito europeo di interesse comunitario. Un ambiente dunque che prima di tutto è da salvare e da salvaguardare nel presente e per il futuro, nell'interesse non solo dei gradesi che ne sono i titolari storici e attuali, ma di tutte le persone che al mondo comprendono ed apprezzano la natura e la sacralità di un luogo lagunare. Purtroppo sembrerebbe quasi che tutti fossero d'accordo di intervenire oggi sulla laguna nel modo descritto. Sul punto nessun -partito si sta infatti opponendo, le associaziom civili e parrocchiali neppure, la gente tace. Non si vede traccia nemmeno crei tanti giovani consapevoli ed associati di una volta. Che abbiano un po' tradito da adulti i nobili ideali propri della loro gioventù che fu tanto utile a Grado o, peggio, non saranno mica diventati irrimediabilmente carrieristi in politica e nella società? Spero di no. Dunque, se c'è ancora qualcuno sensibile alla protezione della nostra laguna, gli direi di battere un colpo, poiche, a mio modesto avviso di non disimpegnato giovane del passato, questa cosa dell'albergo diffuso sulla laglina non può e non deve filare via liscia, come non passò liscia trentacinque anni fa la questione latifoglio.
Vi riporto una lettera scritta da un gradese che ben si sposa con l'argomento del blog.
Il progetto promosso dal Comune distruggerebbe la laguna di Grado «L'albergo diffuso! non deve passare»
Il tempo passa. E per rendersi conto di come il tempo Sia passato a Grado in quanto a spirito CiVICO, vale la pena di raccontare e meditare su due episodi di vita sociale isolana molto lontani uno dall'altro e riguardanti il bene incommensurabile della laguna. Circa trentacique anm fa era trapelata la notizia che ci sarebbe stata una concessione per fare una «piantumazione di latifogli» nel territorio lagunare gradese. Ciò era bastato a sollevare un putifeno: la nostra laguna non si tocca! Questa era stata la parola d'ordine per tutti. Iniziarono subito le riflessioni dentro i partiti di allora, ci furono vere e proprie decisissime prese di posizione contrarie da parte di cittadini e di giovani, specialmente del sodalizio degli studenti universitari. Il consiglio comunale non avallò quella prospettiva Imprenditoriale e tutto finì lì. La laguna rimase mtonsa e il paese tirò un sospiro di sollievo, ritenendo giustamente che ogni intervento sul delicatissimo ambiente lagunare si può sapere come incomincia, ma non è certo possibile prevederne gli sviluppi futuri. Oggi non c'è stata nessuna indiscrezione, ma da vari articoli pubblicati in bella evidenza si viene a sapere che la nuova prospettiva imprenditoriale con oggetto la nostra laguna è addirittura turistico-alberghiera, quindi molto meno soft del tentativo precedente. Ciò significa, ovviamente, quanto meno lavori edili, smaltimento rifiuti e acque reflue, servizi igienici, condotti fognari, fosse biologiche, rifornimenti, motoscafi su e giu per canali e canaletti, esercizi di vendita prima necessità e di ristoro, piste ciclabili, sentierini sugli argini, raccolta mitili e fiuri de tapo, utilizzo delle
spiagge vergini del Banco d'Orio. In sintesi si potrebbe dunque intravedere forse una sorta di urbanizzazione. Stavolta non è una società privata a farsi avanti ma che, fidando pare anche su un congruo contributo regionale, sarebbe il Comune stesso a promuovere questa impresa, realizzandola attraverso un albergo «orrizzontale», appunto nel comprensorio del nostro prezioso ambiente naturalistico, che è di tutti, riconosciuto anche come sito europeo di interesse comunitario. Un ambiente dunque che prima di tutto è da salvare e da salvaguardare nel presente e per il futuro, nell'interesse non solo dei gradesi che ne sono i titolari storici e attuali, ma di tutte le persone che al mondo comprendono ed apprezzano la natura e la sacralità di un luogo lagunare. Purtroppo sembrerebbe quasi che tutti fossero d'accordo di intervenire oggi sulla laguna nel modo descritto. Sul punto nessun -partito si sta infatti opponendo, le associaziom civili e parrocchiali neppure, la gente tace. Non si vede traccia nemmeno crei tanti giovani consapevoli ed associati di una volta. Che abbiano un po' tradito da adulti i nobili ideali propri della loro gioventù che fu tanto utile a Grado o, peggio, non saranno mica diventati irrimediabilmente carrieristi in politica e nella società? Spero di no. Dunque, se c'è ancora qualcuno sensibile alla protezione della nostra laguna, gli direi di battere un colpo, poiche, a mio modesto avviso di non disimpegnato giovane del passato, questa cosa dell'albergo diffuso sulla laglina non può e non deve filare via liscia, come non passò liscia trentacinque anni fa la questione latifoglio.
05 novembre, 2006
Sussurri delle cube
Sussurri delle cube
L'Albergo diffuso in Laguna di Grado:
un tema di attualità che si presta bene per iniziare questo blog,
perchè presenta varie facce ed interpretazioni.
L'Albergo diffuso in Laguna di Grado:
un tema di attualità che si presta bene per iniziare questo blog,
perchè presenta varie facce ed interpretazioni.
L' Albergo diffuso in Laguna.
Si sussurra fra le cube sull' utilità o meno di questa nuova formula di fare turismo.
La domanda è " cui prodest"?
Si sà ci sono quattro o cinque realtà già avviate in Laguna che abbisognerebbero di fondi pubblici
per investire con più convinzione sulle loro proprietà ma al popolo dei "casuni" che gli viene in tasca nel mettere a disposizione di terzi estranei quello che normalmente è vissuto più come seconda casa e soprattutto come ideale di tranquillità.
La mia è solo una domanda, che merita secondo me un dibattito per approffondire tutte le tematiche ed evitare che solo pochi usufruiscano dei benefici previsti dalle legge e gli altri, che pure sono necessari per garantire la realizzazione del progetto, restino con le pive nel sacco.
Stepi
Si sussurra fra le cube sull' utilità o meno di questa nuova formula di fare turismo.
La domanda è " cui prodest"?
Si sà ci sono quattro o cinque realtà già avviate in Laguna che abbisognerebbero di fondi pubblici
per investire con più convinzione sulle loro proprietà ma al popolo dei "casuni" che gli viene in tasca nel mettere a disposizione di terzi estranei quello che normalmente è vissuto più come seconda casa e soprattutto come ideale di tranquillità.
La mia è solo una domanda, che merita secondo me un dibattito per approffondire tutte le tematiche ed evitare che solo pochi usufruiscano dei benefici previsti dalle legge e gli altri, che pure sono necessari per garantire la realizzazione del progetto, restino con le pive nel sacco.
Stepi
Inizio del Blog
Aprire un blog, è un' impegno che prima di tutto si prende con se stessi perchè, ovviamente, bisogna che tu abbia qualcosa dire. Io cercherò di sussurrare a quelli che sono interessati le vicende del mio paese sentite camminando per le "cube". Esporre, cioè, il punto di vista del popolino sulle varie novità che si leggono distrattamente sui quotidiani, ma che a volte modificano profondamente la realtà quieta di un piccolo paese com' è il nostro, Grado, senza che nessuno pensi bene di intervenire se non con le "ciacole" di Strada.
Questo richiede l'intervento di quanti vogliano comunicare con me, ovviamente per criticare o per aggiungere opinioni e commentarle insieme.
buon viaggio a tutti.
Stepi
Questo richiede l'intervento di quanti vogliano comunicare con me, ovviamente per criticare o per aggiungere opinioni e commentarle insieme.
buon viaggio a tutti.
Stepi