Ormai è sicuro, il degassificatore si farà al largo di Grado e forse anche nel Porto Petroli di Trieste, che non ci sia pericolo non ci credono neanche i bambini ma....
Nelle cose bisogna anche trovare i lati positivi...
questo progetto portera' due vantaggi per Grado:
1) l' 80% dei gradesi ha una barca, batela o un motoscafo...con una semplice e piacevole gita nel golfo potranno rifornire le loro bombole di gas, anche quelle per le automobili; naturalmente il prezzo sara' basso perche' si acqusita "all'ingrosso".
2) dopo tanti anni di discussioni e progetti finalmente avremo di nuovo la "terrazza a mare", con gran gioia dei turisti e della G.I.T.
Bastera' attrezzare la terrazza del rigassificatore un po' con sedie a sdraio, tavolini e ombrelloni... la vista panoramica del golfo sara' unica !!!
Questa idea è di Al2.
della serie "rido per no pianzer"...
RispondiEliminae già Paolo, rido per non piangere, vedi in genere io mi occupo poco di politica, perchè sono convinto che i momenti storici sono superiori alle nostre povere forze e ci sia una deriva storica che ci spinga in un senso o nell'altro come un fiume, questo è evidentemente un momento di inversione di flusso, però chi fa politica continua a mentire e questo mi da fastidio e ancor più il senso di impotenza.
RispondiEliminaMa leggi questo articolo: www.peacelink.it/ecologia/a/25881.html, non sono un ecologista e li considero ne più ne meno di estremisti, ma sapere che dietro tutto stò mis mas del rigassificatore ci possa essere una truffa mi fa ribollire, perchè spero si siano assicurati che il gas da rigassificare almeno ci sia!.
Ciao e grazie di seguirmi
Ennio
ho letto l'articolo, sono le domande che ci si pone tutte le volte che si intraprende la realizzazione di uno studio di fattibilità: valutazione del rischio, analisi costi/benefici, scenari...
RispondiEliminadal momento che la scelta di realizzare gli impianti sembra già presa, evidentemente deve esserci stata una valutazione positiva a seguito dell'analisi costi/benefici (chissà quando ci sarà il punto di pareggio...) e allora viene da chiedersi, come faceva il buon gene Gnocchi ai suoi albori, "cui prodest?"
ciao