09 dicembre, 2008
Nuove Terme, accordo fatto
GRADO.
Ora è ufficiale il futuro turistico dell’isola del sole passa attraverso un moderno polo termale.
Grado è destinata ad avere nuovi stabilimenti termali, moderni ed attraenti, che rappresenteranno una straordinaria opportunità per un autentico rilancio della località, con la possibilità di avere una stagione lunga 12 mesi, e non limitata esclusivamente all'estate.
Dopo giugno 1892 con l’editto imperiale che indicava Grado come il centro di cura della Mitteleuropa dicembre 2008 rappresenta la seconda data storica della destinazione turistica.
Una nuova era turistica.
La valorizzazione delle risorse termali della nostra cittadina balneare è partita di fatto oggi, con un'intesa tra Regione ed Amministrazione Comunale, che è stata sottoscritta a Trieste dal vicepresidente della Giunta del Friuli Venezia Giulia e assessore al Turismo, Luca Ciriani, e dal sindaco Silvana Olivotto. Era presente anche il consigliere regionale e già primo cittadino di Grado, Roberto Marin.
In base a questo accordo, che Ciriani ha definito il primo passo concreto per dare prospettive di sviluppo a Grado, facendone un polo termale di rilevanza internazionale, la Regione ha già messo disposizione risorse per 13,5 milioni di euro, cui si aggiungono un finanziamento "una tantum" di 900 mila euro per la progettazione dell'intervento, nonché altri 10 milioni che la Giunta ha previsto di inserire nella legge finanziaria del 2009, attualmente all'esame del Consiglio regionale.
L'obiettivo, hanno spiegato Ciriani e Olivotto, è che questi finanziamenti pubblici, cui altri potranno aggiungersi, facciano da volano ad investimenti da parte di imprenditori privati: diversi hanno già manifestato il proprio interessamento.
Lo strumento individuato per realizzare il nuovo polo termale, che sarà completato dall'ammodernamento degli stabilimenti esistenti, e con buona probabilità anche da un nuovo centro congressi e un albergo a cinque stelle adiacente alle terme, è quello del project financing, e dunque con il concorso di capitale pubblico e privato, per investimenti complessivi nell'ordine di una settantina di milioni di euro.
L'intesa siglata oggi, oltre a dare basi certe alla collaborazione tra Regione e Comune, fissa anche reciproci impegni per la messa a disposizione delle aree, complessivamente circa cinque ettari, su cui andare ad operare.
Si tratta di terreni di proprietà comunale su cui è stato costituito un diritto di superficie a favore della Regione fino al 2025 ed altre aree comunali attualmente in uso alla GIT-"Grado Impianti Turistici".
Ad essere coinvolto, è stato spiegato, è anche il Parco delle Rose, che farà parte del comprensorio termale, pur rimanendo un grande polmone verde a disposizione del pubblico.
Per il vicepresidente della Regione quello avviato a Grado è un progetto ambizioso, che dovrà essere preso a modello dalle altre località del Friuli Venezia Giulia, Regione che per attrarre turisti ha bisogno non solo di promozione ma anche di infrastrutture adeguate.
La concreta realizzazione del nuovo polo termale verrà affidata ad un commissario straordinario, nominato dal Comune in accordo con la Regione, ed individuato in Alessandro Baucero, già direttore centrale della Regione, che si avvarrà di un Ufficio speciale di progetto.
Per quanto riguarda i tempi, saranno i più brevi possibili, ha assicurato Ciriani, spiegando che entro il 2009 si conta di aggiudicare il progetto e l'anno successivo di dare il via ai lavori.
Nel frattempo, ha precisato il sindaco, le vecchie terme continueranno ad operare, senza alcun disagio per i turisti.
Dal canto suo il consigliere regionale Marin ha rimarcato come durante la fase dei lavori sarà avviata un'intensa campagna di comunicazione per far sapere in Italia e all'estero quanto Grado potrà offrire.
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