31 gennaio, 2009

Caligà a Marano Lagunare



Clima pesante a Marano Lagunare.
Il prefetto di Udine si è visto costretto ad occuparsi dei nostri vicini di Marano Lagunare, dove la situazione rischia di precipitare.
Sono infatti avvenuti dei danneggiamenti a mezzi e cose di maggiorenti locali e ipotizzare l'atto di intimidazione appare molto concreto.
Il prefetto, ieri mattina, ha invitato nel suo ufficio rappresentanti del Comune di Marano, e i rappresentanti delle varie armi per affrontare la questione che evidentemente lo ha preoccupato tanto da portarlo a convocare d'urgenza il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica.
Il problema è legato comunque alla gestione delle attività ittiche.
Nelle settimane scorse c'è stata una sequenza di danneggiamenti ai danni di auto di persone in vista, comunque esponenti pubblici o di categoria.
Ancora ignoti gli autori che se la sono presa con alcune vetture, le cui carrozzerie sono state danneggiate con chiodi o punteruoli.
I danni sono ingenti, ma l'episodio che ha fatto più preoccupare è stata l'introduzione all'interno del motore di una barca di una sostanza, simile ad una pasta abrasiva.
All'accensione del motore quest'ultimo si è surriscaldato prendendo fuoco con gravi rischi per l'incolumità del pescatore.
Da qui l'interessamento della massima autorità per la tutela della sicurezza.
A provocare questa situazione lo scontro fra chi crede che il mondo dei pescatori sia messo troppo in discussone, troppo alle strette e costretto a sottostare a regole che limitano l'attività ittica.
Va ricordato che proprio su una specialità di pesca, quella con il cosiddetto ferro o rampon, a Marano si era scatenato il finimondo.
Quel tipo di pesca è vietata dal maggio 2005, l'uso prolungato in laguna aveva infatti fatto finire sotto indagine l'attuale sindaco .
Va detto che la gran parte dei pescatori, giovani e meno giovani, ha cambiato atteggiamento rispettando le regole, ma ci sarebbe una piccola rappresentanza che invece si sente minacciata perchè privata di un antico diritto (l'uso civico).
A cui non intende rinunciare.

30 gennaio, 2009

Domenico Marocco - Fotografo




Tra i tanti personaggi, sconosciuti ai più ma conosciuti da parte della cittadinanza gradese c'è Domenico Marocco.

Fu uno dei primi fotografi a Grado (iniziò nel 1919) figlio autentico e appassionato del suo paese mise nella pratica fotografica tutto il suo amore per i vari aspetti della realtà che lo circondava.

Nel 1985 il figlio Mauro e la moglie Alba decisero di organizzare una grande mostra delle immagini del nostro Domenico, mostra che, vero e proprio evento culturale, testimoniò attraverso le immagini il percorso di Grado dai primi novecento al 1950.

Grandi trasformazioni, la progressiva crescita dell'industria turistica, il paese vecchio, le opere pubbliche e i recuperi delle chiese, tutto visto e interpretato attraverso l'obiettivo di Domenico Marocco.

Stupisce poi la completezza della documentazione in una realtà come quella gradese ove, per i motivi più disparati - eventi storici, cause accidentali, incuria - ben poca documentazione storica è giunta intatta a noi,
Il plauso va all'amore filiale di Mauro che conservando le lastre del padre ha permesso che l'archivio sia ancora intatto.

Nell'occasione della mostra è stato pubblicato un catalogo "Grado nell'Archivio Marocco" dal 1900 al 1950 che è esaurito ma le foto, tratte dalle lastre originali, si possono comperare presso il negozio di fotografia di Mauro Marocco in Via Marina a Grado.

28 gennaio, 2009

Un mondo di acronimi per vietare tutto


La Laguna per la gente gradese è sempre stata rifugio e dispensa, praticando la pesca, l'agricoltura (poca ora, ma nel passato intensiva) e caccia.

In questi ultimi anni i divieti si sono sommati ai divieti e mascherati da acronimi nascondono la volontà feroce di far cessare ogni attività professionale in Laguna.

Il Sito di Importanza Comunitaria (SIC), è un concetto definito dalla direttiva comunitaria n. 43 del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche nota anche come Direttiva "Habitat", recepita in Italia nel 1997.

Il termine è usato per definire un'area:

1- che contribuisce in modo significativo a mantenere o ripristinare una delle tipologie di habitat definite nell'allegato 1 o a mantenere in uno stato di conservazione soddisfacente una delle specie definite nell'allegato 2 della Direttiva Habitat;
2- che può contribuire alla coerenza di Natura 2000;
3- che contribuisce in modo significativo al mantenimento della biodiversità della regione in cui si trova.

Entro sei anni dalla dichiarazione di SIC l'area deve essere dichiarata dallo stato membro, zona di protezione speciale(Zps).

Io temo che il prossimo provvedimento per tutelare le biodiversità si dovrà occupare di noi umani, visto che l'utilizzo del territorio ci viene negato.

La cartina dell'Arpa mostra le zone protette, si può ben vedere che c'è ben poco spazio per cacciatori e pescatori.

26 gennaio, 2009

Spam su carta, pericolo



Non finiscono mai di provarci, è arrivata una lettera da un presunto Registro Italiano di Internet, chiedendo una semplice firma di accettazione con tanto di timbro di conferma.

Fare grande attenzione
perchè la lettera nasconde una trappola, non hanno nessun titolo per chiedervi di registrarsi, da una società tedesca poi! (credevo fossero seri); buttate nel cestino e non pensateci più e leggete il link per capire meglio i termini della bufala.

Ringrazio Alessandro per la segnalazione

24 gennaio, 2009

I calafai (Calafati)



Un' antico mestiere il Calafao, di grande gestualità , la mano callosa, nodosa ma precisa modella la barca e le sue assi di legno col calore del sole del fuoco e della fantasia.

Una corporazione professionale gelosamente conservata da Venezia che non permetteva ai suoi calafà e maestri d'ascia di uscire dall'area dell'Arsenale, li trattava come fossero depositari di segreti di stato e in sostanza lo erano perché la loro presenza era perlopiù richiesta sulle navi da guerra.

Calafare deriva dal romano "cale facere" o fare caldo l'operazione di bruciatura per ripulire le superfici incrostate delle navi.
Successivamente l'opera viva o fasciame immerso veniva "stoppato" ovvero stagnate le connessure tra gli assi con stoppa pressata a forza di braccia e maglio e di seguito impeciato con bitume liquido per impermeabilizzarlo.

A Grado la tradizione ci conserva ancora tre maestri d'ascia Camuffo, Gaddi e Deltin ma non durerà a lungo perchè di giovani disposti a trascorrere come apprendisti gli otto anni necessari per imparare il mestiere non se ne trovano.

23 gennaio, 2009

Aste al ribasso (aria fritta)


Mi è capitato di imbattermi nelle aste al ribasso, incuriosito e straconvinto che da qualche parte il pacco fosse nascosto, ho fatto un giro per il web per capire.

Mi sono imbattuto sui siti canonici www.bidplaza.it, www.youbid.it che ovviamente invitano alla puntata senza rischi (bisogna però, per ogni puntata pagare 2 euro) magnificando il fatto che con pochi euro o addirittura centesimi ti puoi aggiudicare un bene del valore di diverse centinaia di euro.

Ed è vero, salvo trascurare il fatto che per avere un minimo di probabilità devi coprire un largo settore di puntate (sempre a 2 euro l'una) che ti costeranno molto, alla fine, senza nessuna garanzia di vittoria perchè la puntata oltre che essere la più bassa deve essere unica quindi non compresa dagli altri concorrenti .

La faccio corta rilanciandovi al sito www.PieroTofy.it che spiega più in dettaglio i meccanismi per abbindolare la gente senza commettere reati, l'idea è geniale, e richiede un pò di ragionamento per capirne il meccanismo e comunque una raccomandazione se capitate in uno di questi siti fate grande attenzione non ci sono patacche ne truffe ma se ci cadete vi scottate le dita ugualmente, leggete attentamente il post linkato, parlate con i vostri amici e rilanciatelo.

21 gennaio, 2009

Tuffo nel Deficit


Nel 2009 il deficit italiano salirà al 3,8 %.

Ancora un piccolo sforzo e riusciamo a farlo entrare in Parlamento.

20 gennaio, 2009

Eucharistòn tò Theò kè tì Aghia Eufemìa



Nella basilica bizantina di Grado, S Eufemia, una epigrafe musiva firmata Giovanni mostra la cifra 2170 in lettere greche. Uno studio di Ettore Bianchi e Mario Codebò, vedi Pdf partendo dagli studi precedenti che v’identificano una data, passa in rassegna una serie di possibili spiegazioni, prevalentemente incentrate sul significato mistico dei numeri in ambiente probabilmente gnostico, e perviene ad un’ipotesi astronomica centrata sulla precessione degli equinozi come manifestazione concreta dell’avvento del regno di Cristo, nella consapevolezza, però, di dovere ammettere l’esistenza di conoscenze astronomiche diverse – ma ancora non provate – da quelle tolemaiche.

Tutto molto complicato ma affascinante, pensate una scrittura da extraterrestri in Duomo a Grado.
Bhè! un pò extraterrestri a Grado lo siamo, siamo fuori del mondo.

18 gennaio, 2009

43° Festival della Canzone Gradese


Comunicato del Circolo Jazz con i titoli della canzoni ammesse al prossimo Festival della Canzone Gradese:

 Sono dodici ( non dieci come recita il bando) le canzoni che si contenderanno la quarantatreesima edizione del festival della canzone gradese il prossimo 28 marzo. Festival della Canzone Gradese che dal 1946 ad oggi, vive nel segno della forte identità isolana e della parlata protoveneta che caratterizza la comunità gradese.

Questa eccezione per premiare la qualità delle canzoni presentate.
La commissione selezionatrice, riunita dall’organizzazione “circolo jazz Grado Quelli del festival” ha preso in esame gli elaborati regolarmente presentati, due di questi risultavano giunti da oltreoceano, confermando la bontà della scelte della passata stagione con l’istituzione del premio Graisani del mondo e la giuria che ha votato in diretta da Miami (Usa) infatti i due elaborati sono giunti da graisani attualmente residenti , rispettivamente in Australia ed in Florida (USA).
Preliminarmente alla valutazione la Commissione ha espresso vivo apprezzamento per l’impeccabile organizzazione del festival a cura del Circolo Jazz di Grado, che anche quest’anno garantisce alla città l’effettuazione di quella che è di gran lunga la più importante manifestazione culturale e sociale della nostra comunità isolana, l’unica che mette in moto una diffusa partecipazione popolare con dispiego di preziose energie creative e di genuina aggregazione tra gradesi.
La Commissione al termine ha pubblicamente espresso un giudizio lusinghiero nei confronti delle canzoni concorrenti, che anche quest´anno hanno saputo egregiamente rappresentare i gradesi nelle loro espressioni autentiche, sia nell´orginale parlata che nel sentimento della poesia.
Ecco l’elenco delle canzoni finaliste con i relativi autori che entro la settimana dovranno consegnare i nomi dei cantanti.

Cuori de vento (parole e musica di Andrea, Paolo e Luciano Cicogna)

Mensetrelo de Gravo (parole e musica di Gasparo Tognon)

I me à assunto in spiagia
(parole e musica di Aldo Tognon)


In quíi ultimi muminti
(parole di Gian Nicola Corbatto e musica di Sebastiano Corbatto)

L´oltra metà (parole di Gian e Diego Marchesan e musica di Gian, Claudio e Mattia Marchesan)

La cortegà (parole e musica di Riccardo Gordini)

La vose del cuor
(parole e musica di Andrea Barzellato e Fabrizio Dovier)

Là, intel´oltra parte del sielo (parole e musica di Andrea Felluga)

´Na cantada in conpanía (parole e musica di Nicola Grigolon)

Ricordi di vita (parole e musica di Ilario Fanò)

Torna indrío (parole di Paolo e Domenico Lauto e musica di Domenico Lauto)

Vecio casón (parole e musica di Alberto Camuffo)

Comunicato n.3 /09
CJG

Presepi a Grado


Si conclude oggi la rassegna "Presepi a Grado", l'impegno di tutta la comunità a rappresentare il Natale attraverso il suo simbolo più noto , il Presepio.
Sono stati 150 i partecipanti che hanno esposto le loro opere nei luoghi più disparati e costruito il Presepio con le tecniche e fantasie più varie.

A me piace pensare al significato profondo del Presepio, il rinnovo della vita, la nascita di Gesù, lo stringersi della gente con un grande abbraccio attorno al simbolo dell'umanità che si estende nel futuro, il Bambino.

Biagio Marin scrisse questa poesia nel 1985 nei suoi ultimi anni, ma la freschezza e l'emozione intellettuale è sicuramente giovanile:

Da Lontane Rade
Cò incontro fantulini
che core per le strae
su piculi piedini,
pupile inamorae,

voravo fame strada, voravo fame sielo
e fame rada
per un fantastico batelo
cargo de fantulini
cargo de quii matini.

17 gennaio, 2009

Grado, il Castrum e nuovi ritrovamenti


E' di questi giorni la conferma da parte della Sovraintendenza del ritrovamento di reperti storici sulla fascia esterna del castrum gradese, si tratta di una piccola porta che collegava la città con il mare.
Il muro della vecchia città, in realtà, è una continuazione di Calle Lunga, la strada più esterna del castrum verso il mare. Ora questo varco attesta l’esistenza di una porta, probabilmente segreta che permetteva il passaggio verso l'esterno della cinta muraria.

La sovraintendenza ha voluto sottolineare il fatto che finita la catalogazione dei reperti e la raccolta del materiale fotografico, tutto verrà nuovamente ricoperto e i lavori di pedonalizzazione del centro storico potranno proseguire senza ulteriori ritardi.

14 gennaio, 2009

Waterpod


Un gruppo di esperti designers americani ha realizzato un progetto di casa galleggiante ecocompatibile, il Waterpod.

L'idea di base parte considerando il progressivo riscaldamento della terra che provocherà l'innalzamento dei mari e la necessità di non farsi sorprendere.
Ecco allora l'idea di una casa galleggiante (ricordate l'Arca di Noè) come palafitta moderna alimentata da turbine eoliche e pannelli fotovoltaici.

La progettazione ha avuto cura anche del lato estetico/artistico con un disegno particolarmente audace della struttura che diventa a tutti gli effetti un' eco-abitazione.

Per quanto riguarda Grado (la Laguna è ideale per l'utilizzo immediato, non bisogna aspettare che l'acqua salga lo fa praticamente ogni giorno e ci sorprende sempre) e il rapporto che potrebbe avere con il Waterpod , io lo vedo inserito come casa da noleggio al molo di Belvedere (un modo come un altro per combattere la cementificazione in paese), oppure come sostitutivo dei casoni che non pagherebbero così nessun canone (vecchia idea di Giovanni -Archimede- Marin), non dovrebbero scavare cavane e se utilizzati come albergo diffuso possono raggiungere i clienti in terraferma.

Continuiamo così per distrarci!

13 gennaio, 2009

Ostriche Triploidi


Una brutta epidemia ha colpito le ostriche concave francesi, senza distinzione di zona di provenienza, provocando una grande moria e panico tra i produttori.
Ma l' Ifremer l'Istituto per lo sfruttamento delle risorse marine ha lanciato sul mercato le ostriche triploidi, allevate e prodotte in allevamenti specifici, a loro dedicati.
La parola risveglia sensazioni spiacevoli, a metà tra film d' orrore e fantascienza. In termini scientifici, si tratta di una combinazione genetica grazie alla quale le ostriche nascono sterili.
Lontane dai mutamenti ormonali che coincidono con il periodo riproduttivo e ne alterano la piacevolezza (risultando smagrite e lattigginose), le ostriche diventano così un piatto per tutte le stagioni.

L'Istituto francese, a fronte delle critiche dei puristi , ha assicurato di aver semplicemente finalizzato una ricerca americana sui cromosomi dei molluschi, senza sconfinare nel campo minato degli Ogm.
Al contrario, passando da due a tre cromosomi attraverso la combinazione con larve di ostriche tetraploidi (cioè in possesso di 4 cromosomi, riscontrabili anche in natura, seppure in minime percentuali), i sostenitori dell' ostrica Frankenstein sostengono che si allungano i tempi vitali, che la consistenza diventa più carnosa. E soprattutto che rimane costante durante tutto l' anno, da gennaio a dicembre.

Il fatto è che, da esperimento, la produzione di quest'ostrica ormai occupa il 50% del mercato soprattutto in esportazione. (i francesi hanno il nasino all'insù)

Di certo una cosa, ora sarà più difficile per loro vantarsi della specificità delle zone di produzione, trattando di ostriche nate in laboratorio.

11 gennaio, 2009

I 100 anni della Società Canottieri "Ausonia"




La Società Canottieri "AUSONIA" di Grado compie 100 anni, nasce negli ultimi anni di occupazione Austriaca delle nostre terre, il 1909.
Nasce su iniziativa di 10 persone, con lo scopo principale di dedicarsi alla cura del corpo e dello spirito dei giovani ma con un segreto intento irredentista per l'unione di ideali di italianità.
Su incarico del comitato promotore, il Poeta Biagio Marin scelse il nome AUSONIA contando sulla difficoltà, per le autorità austriache, di accostare il suo significato reale al nome Italia ed il colore sociale verde che andava ad aggiungersi ai colori obbligatori dell'Austria bianco e rosso, formando così a tutti gli effetti i colori della nostra bandiera.
I soci fondatori, è bene ricordarli perché fanno tutti parte della storia del nostro paese, furono: Biagio Marin - Giovanni Marocco - Nicolò Olivotto - Luigi Degrassi - Romano Marocco - Ugo Grignaschi - Bartolomeo Grigolon - Augusto Marchesini – Alessandro Tarlao – Antonio Marchesini Piemontese­.

Il primo Presidente fu Antonio Marchesini - Piemontese.

Il Presidente attuale è il sig. Aldo Olivotto.
La Società ha 100 anni ed é sempre stata un fiore all'occhiello della nostra comunità sia per longevità sportiva che per la costanza di risultati sportivi di assoluto livello nazionale e in qualche caso mondiale.

Autentico vivaio di giovani, che in molteplici circostanze hanno dimostrato capacità tecnica nelle discipline nautiche e successivamente, a riprova della bontà dell'esercizio sportivo, operosità e successi nella vita professionale.
Due guerre mondiali, sconvolgimenti politici e sociali, vissuti da una piccola realtà come quella gradese non hanno impedito alla Società di sopravvivere ne è mai venuto meno lo spirito e l'orgoglio di quattro generazioni nel tenere alto il nome dell'AUSONIA in ogni competizione a cui hanno partecipato.

Va ricordato che la barca ed il remo sono per i gradesi strumenti di vita.
Ma sono anche strumenti di libertà, di libera formazione del carattere, di intelligente contatto con il mare e con la sua forza e bellezza, sono dunque espressione di alto grado di civiltà.
"B.Marin"

La cultura non deve essere soltanto intellettuale, la cultura fisica la completa, completa la formazione e la dignità dell’uomo.

10 gennaio, 2009

Carnevale per la Julia Felix





Per dare una botta di vita al nulla, l'immagine di Nettuno messa fuori del Museo del Mare che ospiterà la Julia Felix a Grado, si è vestita in maschera per il Carnevale.

08 gennaio, 2009

Nuovo Parcheggio in Via Milano


Tempo fa il cons.Comunale Bonaldo pubblicò sul Piccolo una lettera aperta al sindaco di Grado lamentando l'insensatezza della costruzione di un parcheggio sotterraneo in via Milano utilizzando lo spazio del terrapieno di sostegno.

Ricevo da Luciano, un commento e un progetto a tali considerazioni che vogliono essere solo propositivi non polemici sulla questione.

Le considerazioni su cui si basa Luciano partono essenzialmente dalla pericolosità della modifica strutturale del terrapieno, il cui ruolo principe è fare da argine contro sciroccate e acqua alta (il primo dicembre è molto vicino e i danni provocati alla diga modificata con strutture leggere dovrebbero insegnare qualcosa).
Proseguono con l'opportunità data dalla stazione di pompaggio della vena d'acqua calda proprio in quella zona di spiaggia per costruire una piscina termale a costi zero utilizzando per il parcheggio di superficie (sopra il terrapieno) che porterà a 310 posti macchina con coperture in pannelli solari per produrre elettricità per il funzionamento dell'impianto o termico o di refrigerazione della piscina.

Pista ciclabile e zona giovani, anfiteatro con vista mare sulla diga d'accesso al porto, utilizzando la parte posteriore della spiaggia che nella sua funzione principe di veicolo turistico non verrebbe mai toccata.

Un'ultima considerazione, vale la pena incrementare i parcheggi in una via Milano già intasata normalmente durante la stagione estiva?, in caso di temporale improvviso sappiamo tutti cosa succede, ore di code per uscire da una Grado ad imbuto, clacson e bestemmie in allarme rosso, non mi pare il massimo dei servizi possibili.

La proposta di Luciano merita di essere studiata attentamente da parte dell'Amministrazione, che torno a ripetere potrebbe utilizzare il suo sito Grado.info non solo per stringati comunicati ma per creare una finestra di comunicazione con la gente.

06 gennaio, 2009

Al Monte Confin


Grado, è un'isola piatta con i suoi punti più alti concentrati attorno alle chiese (poca roba eh!), ma negli anni 60 con la colmata del canale dei Moreri in località la Rotta e la successiva bonifica della Sacca (città Giardino fino alla pineta) fu creata una stradina che divideva in due il territorio lagunare e marino e permetteva a noi ragazzi di arrivare in Pineta a piedi.

Quale meraviglia, le grandi dune spiaggiate dal mare a ridosso della pineta avevano creato un paesaggio montano con  saliscendi fino a 5/6 metri che per noi, mai viste le montagne se non in lontananza come panorama, equivalevano a veri e propri monti.     Il più elevato e ultimo di questi venne seduta stante denominato "Monte Confin" e tale è rimasto nel nostro immaginario di bambini ormai cresciuti.

Si sognava di scendere in picchiata, ci si rotolava felici, si festeggiava la Pasquetta come fosse una gita fuori porta ( a piedi rigorosamente),  bastava poco allora per essere contenti.

il Monte Confin ovviamente esiste tuttora anche se all'interno di un Campeggio ma sopravvive sul serio solo nei nostri ricordi di bambini.


04 gennaio, 2009

L' Oroscopo de la vecia Bela


Grado, la sua lunga storia è intrisa di spiritualità, di misteri e da vecchie in odore di stregoneria.
Avviandoci verso l'Epifania, al giorno de le Varvuole, questo che scrivo è l'oroscopo 2009 de la Vecia Bela, una fadona, per i graisani e sostenitori foresti che ci credono.
Ariete
Cu cata un amico, cata un tesoro.
Anno de riflesiuni, ma megio del 2008. Tignive più cari i amissi e la famegia. Comò sempre, inamoraminti d'istae e se molè in autuno.

Toro
Esse determinai.
Anno de transision. Dovè consolidà quel che vè e ghità via le incertesse, sé sul giusto. A la longa, ma mundi longa, 'ndarà duto ben.

Gemeli
Avanti veloce.
Dopo un anno bruto, ripartì. Ve dismisiarè zuvini e forti, le soferense le ve ha 'ndurio, per i sintiminti dovè, anche voltri, spetà l'istae.

Cancro
Cercà una strada sigura.
Batarè meno fiaca e varè progeti ambisiusi e novi. Movese ma catando la strada giusta perchè la via no ze scontagia.
Per la coppia prove de certesse.

Leone
Cu se contenta gode.
Anno de stanca, co mominti dificili, specie dal lato amoroso.
'Ndè vanti cò i pie ben piantai per tera, pericolo de ilusiuni e de confusion.

Vergine

Ze finia la fadiga.
Saturno al ve saluda cò i sovi periodi niri e entrarè in un periodo favorevole giutai de Plutone.
Racolta in duti i sinsi da l'amor ai soldi.

Bilancia

La riscossa.
Finio un ano bruto entrarè in un anno de grando favor.
Dovè solo decide che domandà. lo otignarè.
In amor, possibili matrimuni o (comò che ze de moda) convivense.

Scorpion
In primavera tolarè decisiuni importanti.
Ve speta un anno agitao, mominti calmi e tempeste.
Ve ocorarà grinta per tò decisiuni definitive.
L'amor sarà temporalesco.

Sagittario
Sospiro de solievo.
Dopo un anno acidentao la strada la sarà più scorevole.
Dovarè sielge cò atension e no mancarà ostaculi e rinunce, ma i la farè. Punté mundi su l'amicisia.

Capricorno
Al vostro anno.
Duto l'anno in positivo, metarè a posto ogni roba del 2008, sul sociale sarè brilanti e convinsarè la zente de le vostre ragiuni.
Za da l'inisio anno sodisfasiuni, ma atinti a no stancave massa.

Acquario
Su le ale de la fortuna.
Poche dificoltà che frontarè cò fasilità.
Buni progeti e amicissie sigure.

Pesci

Duta un oltra musica.
Dopo anni scuri finalmente vegarè la luse, anche se dovarè spetà setembre pè completà al vostro progeto.
Fine anno de trionfo.

02 gennaio, 2009

Bon prinsipio


Seguendo ormai la regola del lunario di Tore Degrassi fato da:
"moti, sentensie,diti e proverbi a la man pensai e puo scriti in dialeto graisan" vi propongo questo Lunario de Zenaro:

Bon Prinsipio

Eco un oltro novo ano
vien incontro fresco e belo;
nostro resta el vecio afano
e Dio ne manda un ben novelo.

Sora i tanti antichi fali
se destende la bontae,
per coverze duti i mali
cò la sova caritae.

Amor novo, amor imenso
che ne sprenze a fa giudissio:
questo xe, me par, el senso
d'augurasse "Bon Prinsipio".