27 aprile, 2009

Naufragio sul Web



Servizio scarso, dati non aggiornati, assenza di risposte o addirittura la preclusione al rapporto diretto, risultato una valanga di quattrini spesi dalle Amministrazioni pubbliche per siti di pura facciata che non servono a nessuno e con poco personale addetto al loro aggiornamento e manutenzione.

Il Web 2.0 ha cambiato le cose.
L’utente da consumer dei dati e delle informazioni si è trasformato in “prosumer”, ossia produttore e consumatore insieme di contenuti.

Grazie alla realizzazione di interfacce web che integrano in modo elementare varie web application, che spesso permettono all’utente stesso di riempirle di propri contenuti, chi naviga sul web non è solo spettatore più o meno attivo, ma protagonista a pieno titolo dell’opera di produzione e pubblicazione di idee e contenuti.

Insomma, la pubblica amministrazione deve imparare a utilizzare Internet come strumento di dialogo e di partecipazione dei cittadini, cogliendo al volo l’occasione di ridurre la distanza che separa gli uffici dal pubblico.
Uno dei risultati potrà essere quello di realizzare al meglio un modello di servizio efficiente e duttile che rappresenta uno dei nodi cruciali della buona amministrazione e via maestra verso il rinsaldamento del rapporto tra la politica e la gente.

Ora veniamo a una disanima alquanto superficiale ma significativa del sito del Comune di Grado. www.grado.info.
Prima cosa il sito è stranamente registrato a Staranzano -- e vabbè-- diciamo che inizialmente la Società che si è occupata della stesura materiale del sito ha utilizzato la sua residenza per l'acquisizione del dominio, la mail di riferimento infatti è info@ikon.it (sarebbe bello sapere quanto è costato e quanto continua a costare la sua manutenzione),
secondo: è costruito in tecnologia Flash con evidenti perdite di tempo per la lentezza di caricamento e conseguenti rotture di palle per gli eventuali utenti, che non è bene tenere lontani.
Però esteticamente è molto bello, ma non è minimamente interattivo con l'utente che non ha modo di comunicare se non con e-mail che non si sa se avranno risposta.
Non voglio continuare, ma consigliare si, ci sono a Grado un sacco di ragazzi che si occupano di siti Web che potrebbero migliorare l'esistente e comunque consigliare l'Amministrazione sulla gestione di quell'importante finestra sul mondo che ormai Internet è.
Parliamo tutti dei problemi dei giovani, ma non diamo mai loro le occasioni giuste per dimostrare il loro valore, è il momento di farlo sulle nuove tecnologie.

3 commenti:

  1. Alien9:16 PM

    A Grado ci sono molti giovani capaci e di indubbia qualità: diamo loro uno spazio per emergere e per apportare un qualcosa di utile al nostro paese ...
    Ennio, mi associo alle tue parole,
    nello spirito e nel contenuto .
    ciao,

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  2. Anonimo11:03 PM

    Il sitp www.grado.info??
    sarà bello ,ma lo trovo poco utile e per niente pratico.Tra le altre cose perche devo scrivere una e mail per saperne il costo??O forse non mi era facile cercarlo. Altri siti mi danno tutte le informazioni che mi servono e ben visibili.
    esperienza personale.
    Ciao thor

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  3. Hai ragione.
    Sono soldi spesi male, anch'io penso che si potrebbe interagire con il Comune ma........ci vogliono persone di buon senso e questo è ???!!!???.
    Grazie per quello che fai. Ciao
    Gas

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