La cultura a Grado è stato sempre un affare di pochi.
Pochi ma buoni, persone che hanno portato avanti proposte teatrali, prosa, studio del dialetto, poesia, fotografia, e soprattutto canzoni.
Persone che hanno impedito la dispersione di esperienze secolari di una piccolissima comunità isolata e per questo meritevoli di essere ricordate se non altro in questo piccolo, ma inalterabile, spazio web.
Nella foto:
Danilo Onorio Dissette, Giacomo Zuberti, Tullio Svettini, Maria Kiefer-Tarlao, Nico Gaddi, Augusto C. Marocco, Giglio Boemo, Giovanni Marchesan "Stiata", Mario Pigo e Alberto Corbatto.
Ovviamente mancano tantissimi e con il pensiero resteranno nella mia memoria.
la cultura la xè de duti ...senpre.
RispondiEliminagrassie a cu che la sostien, ma vol cultura anche per podè diì monade...tanti i lo fa gratis, purtropo,
da tenpo,
massa tenpo.
un bravo a tu che tà messo la foto peè recorane a duti,grassie a quiì che xè in foto...e quiì che stà da drio
VARDEMO BEN
grassie ENIO
" Graisani "
RispondiEliminaNoi siamo la nostra memoria:
noi siamo quelli che sono gia’ stati,
noi siamo i nostri padri,
noi siamo i nostri nonni,
noi siamo i nostri avi,
noi siamo AustroUngarici,
noi siamo Francesi,
noi siamo Veneziani,
noi siamo Istriani e Dalmati,
noi siamo Ispanici e Portoghesi,
noi siamo Longobardi,
noi siamo Bizantini,
noi siamo Romani,
noi siamo Celti,
noi siamo Greci,
noi siamo Atlantidi,
noi siamo la nostra laguna,
noi siamo il nostro mare...
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Un bel ciapo de cavi grandi,zente che hà dao e che dà al sovo "talento" pe' dai lustro al NOSTRO nio.
RispondiEliminaBravi
Teti
Aggiungo ,noi siamo Grado
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