07 febbraio, 2010

Grado Teatro



Una compagnia teatrale, quella di "Grado Teatro", che vanta un curriculum di assoluto rispetto.

Fondata nel 1962 da Tullio Svettini e da diversi amatori gradesi prende il nome prima di Associazione "Grande Teatro" e poi di "Grado Teatro".

Le opere iniziali sono orientate al teatro classico e alle farse, poi la scoperta degli autori autoctoni e la nuova strada del teatro dialettale veneto e delle tradizioni locali.

"Attila ante portas" è il capolavoro e venne rappresentato per la prima volta nell'anno 1974 nel Teatrino del "Sans-Souci" di Grado.
Esso narra della storia di Grado dal tempo di Attila fino ai giorni nostri.
Lo spettacolo-cabaret era impreziosito dalle canzoni di Pietro Marchesan "Piero Canaro", noto cantautore locale degli anni venti.
Allora lo spettacolo fu una vera novità per la scena gradese e regionale tanto che venne apprezzato anche dalla stampa nazionale.

Oggi, a distanza di oltre trent'anni, lo spettacolo, ovviamente aggiornato ai tempi moderni, viene riproposto con il titolo di "Attila ante portas 2005", con il contributo ai testi di Andrea Cicogna e Giovanni Marchesan Stiata.
La regia è di Tullio Svettini che ne è pure interprete con gli attori dell’Associazione Grado Teatro.

L'Associazione con la sua scuola teatrale prepara diversi giovani nell'esperienza teatrale con successo crescente tanto da portare i suoi spettacoli in giro per l'Italia e nella zona Istriana.

Attualmente Tullio Svettini, oltre che attore, ricopre gli incarichi di direttore artistico e regista, mentre la carica di presidente è affidata alla signora Sonia Zuberti.

Tullio Svettini è pure un pregiato interprete della poesia di Biagio Marin e organizzatore della Rassegna "Teatro in Piazza", che si tiene annualmente sul lungomare del Centro storico di Grado durante il periodo estivo.

2 commenti:

  1. Bisognarave supportà e sostigni' de piu' queste inissiative ... le continua a fà restà viva le nostre "memorie" storiche.
    Bravi.

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  2. bravi ,bravi, nianche zavevo che gno cusini i feva del teatro.
    ciao thor

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